South Beach/no a proposte che violano il territorio, con l’aggravante di non creare sviluppo e occupazione

Il territorio non è un semplice supporto sul quale collocare qualunque cosa ci piaccia. Il territorio – scrive in una nota Vincenzo Notarangelo, segretario regionale di LEU Sinistra Italiana – ha una sua identità, geologica, botanica e zoologica, dunque ambientale e paesaggistica. Il territorio non definisce solo se stesso, ma anche le popolazioni che lo abitano e che gli appartengono. Non il contrario. Il territorio non è solo un dato fisico, ma anche un dato culturale ed emozionale. Un popolo che non rispetta il proprio territorio non ha rispetto di se stesso e non merita il rispetto altrui.

Le giunte di destra che guidano Montenero ed il Molise non dimostrano rispetto alcuno del territorio e delle popolazioni che le hanno elette, ma si fanno incantare dall’idea di trasformare 156 ettari della Contrada Marinelle in una città vacanze di 4,5 milioni di metri cubi di cemento, che si propone di accogliere oltre 45.000 abitanti, dunque con una densità abitativa quadrupla rispetto ad Hong Kong.

Un intermediario, di cui non si sa nulla, ha prospettato un investimento di tre miliardi di euro, da parte di non si sa quali soggetti, che creerebbe 6.000 posti di lavoro durante la costruzione della new town e 2.000 a regime. Di fronte a questi specchietti per le allodole – continua la nota – agli amministratori comunali e regionali è venuto meno non solo il rispetto per il territorio, ma anche il più elementare spirito critico, visto che cotante promesse sono supportate da due esigui documenti privi di qualunque seria analisi, sia imprenditoriale che ingegneristica.

Anche prescindendo dai vincoli (demanio, sito di interesse comunitario, tratturo l’Aquila-Foggia), che gravano sull’area sulla quale si vorrebbe realizzare l’intervento immobiliare, esistono pesanti limiti idrogeologici, che mal si coniugano con la costruzione di torri alte fino ad 80 metri.

L’analisi di marketing, se così si può dire, si concentra sull’attrattiva turistica dell’Italia in confronto al Montenegro. Verrebbe da dire parafrasando un noto montenerese: “Che ci azzecca?”. Si dichiara che l’idea è pensata per il Molise, ma è del tutto avulsa dal contesto in cui verrebbe collocata. Insomma, la proposta South Beach non sta in piedi da qualunque lato la si consideri per cui non richiamerà investitori, né turisti, né genererà posti di lavoro.

Il Consiglio regionale faccia l’unica cosa sensata che c’è da fare: intervenga per annullare per difetto di istruttoria e mancanza di pubblico interesse la delibera di Giunta 67/2021, con cui la Giunta regionale, con sprezzo del ridicolo, ha istituito un Tavolo tecnico per addivenire ad un Accordo di programma sulla proposta South Beach.

Commenti Facebook