Seduta odierna del Consiglio regionale: il resoconto della mattinata.

Con le rituali comunicazioni del Presidente Niro all’aula, tra cui quelle riguardanti l’inoltro al Presidente della Giunta regionale della delibera approvativa del Bilancio del Consiglio e del relativo parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, ai fini della predisposizione del Bilancio regionale, e dell’assenza per impegni istituzionali del Governatore Frattura e degli assessori Facciolla e Nagni, è stata aperta la seduta antimeridiana di oggi, 31 marzo 2015, del Consiglio Regionale del Molise tornato a riunirsi a seguito dell’aggiornamento disposto nell’incontro di martedi scorso, 24 marzo 2015 dallo stesso Presidente Niro.

Subito dopo il vice presidente, Filippo Monaco, ha chiesto la iscrizione e immediata discussione, votate alla unanimità, di un ordine del giorno il cui primo firmatario è il Presidente Vincenzo Niro, riguardante la “Riforma della pubblica amministrazione in riferimento alla figura del Segretario comunale e provinciale quale garante della imparzialità e della efficienza dell’azione amministrativa alla luce del contenuto del disegno di legge n.1557 – Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.

Con il disegno di legge n.1557, in riferimento all’inquadramento dei segretari comunali e provinciali, si prevede l’abolizione della figura del segretario comunale.

Con l’ordine del giorno proposto, votato alla UNANIMITA’, si “impegna il Presidente della Giunta Regionale a porre in essere ogni utile iniziativa, presso il Governo nazionale, per la difesa e la contestuale rivalutazione del ruolo e della posizione del Segretario comunale quale garante della legalità, della corretta gestione, della efficienza e di coordinamento dell’azione amministrativa, con particolare riferimento alla revisione complessiva del sistema autonomistico che non può prescindere dalla salvaguardia delle ^garanzie di sistema^, dei controlli interni e della responsabilità nella direzione degli enti locali”.

L’ordine del giorno è stato illustrato dal vice Presidente Monaco che ha affermato come “il disegno di legge nazionale n.1557, inerente la ^riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche^, attualmente all’esame del Senato, prevede l’abolizione della figura del segretario comunale e provinciale….La loro abolizione significherebbe un atto di notevole portata, politica e istituzionale, considerato l’importante ruolo che svolgono all’interno della pubblica amministrazione, un ruolo recentemente rafforzato dalla attribuzione della responsabilità del sistema dei controlli interni e della prevenzione della corruzione negli enti…..Il Segretario rappresenta una risorsa per i Comuni che non deve essere abolita ma rivista e potenziata anche alla luce di una riforma complessiva degli enti locali”.

Il vice Presidente ha, quindi, invitato il Consiglio ad approvare l’ordine del giorno, che esprime contrarietà alla proposta di abolizione della figura del segretario comunale.

Sull’argomento hanno preso la parola anche i consiglieri Di Pietro “occorre rivedere il sistema. Oggi i segretari comunali e provinciali vengono chiamati direttamente dal Sindaco e dai Presidente della Provincia, creando una certa dipendenza. Bisognerebbe magari tornare al sistema precedente allorquando erano i Prefetti a nominarli”, Federico “il movimento 5 stelle aderisce all’ordine del giorno, condividendo quanto affermato dal Consigliere Di Pietro”, Ciocca “sono in linea con gli interventi di Di Pietro e Federico”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la dichiarazione del Presidente Niro che ha sostenuto la tesi della “rivalutazione del ruolo del Segretario”.

Come detto l’ordine del giorno è stato votato alla UNANIMITA’.

Prima del suo esame, il consigliere Cavaliere ha manifestato la sua disapprovazione sulle continue inversioni degli argomenti in agenda, specie quando gli stessi non sono di interesse collettivo. In proposito ha chiesto l’anticipazione del punto quattro riguardante una proposta di legge conosciuta come “Piano casa” e che consentirebbe di rimettere in moto un settore, quello edilizio, che accusa momenti di forti difficoltà.

I consiglieri Parpiglia, Di Pietro e Ciocca si sono dichiarati d’accordo con la richiesta di Cavaliere, evidenziando, però, sia l’assenza del Governatore che quella dell’assessore al ramo, Nagni, per cui hanno chiesto una breve sospensione, accordata dal Presidente Niro, per parlare del punto in maggioranza.

Alla ripresa dei lavori si è stabilito, favorevole anche il consigliere Cavaliere (“un rinvio di poco tempo va bene”), che il “Piano Casa” sarà il primo punto all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio.

Si è andati avanti con la richiesta di rinvio, per approfondimenti, da parte del consigliere-relatore Di Pietro, dei punti uno (Riforma dei consorzi per lo sviluppo produttivo del Molise) e due (Riordino delle funzioni in materia di aree produttive) in agenda. La richiesta è stata accolta.

Si è proceduto, quindi, con la proposta di legge n.101, di iniziativa della Giunta Regionale, concernente modifiche alle disposizioni normative sulla “Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali”.

Con essa si modifica l’articolo 2 della legge regionale in materia, recependo la normativa nazionale di tutela e che intende per “albero monumentale”: -l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità o longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico….; -i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; – gli alberi ad alto fusto in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali aad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private; ai fini della individuazione degli alberi monumentali singoli o delle formazioni vegetali monumentali, di cui alla legge, si considerano gi esemplari appartenenti sia a specie autoctone – specie naturalmente presenti in una determinata area geografica nella quale si sono originate o sono giunte senza l’intervento dell’uomo -, che alloctone –specie non appartenenti alla flora originaria di una determinata area geografica, ma che vi sono giunte per l’intervento diretto dell’uomo -.

E’ stato il consigliere Parpiglia a tenere la relativa relazione nella quale ha affermato che “La tutela e la gestione degli alberi monumentali italiani è attualmente affidata alle Regioni. In Italia non sono stati fatti molti passi avanti per migliorare la loro conservazione, al contrario di altri stati europei, come per esempio, la Gran Bretagna, in cui l’albero, in quanto essere vivente, viene tutelato non solo per il suo valore storico-culturale, ma anche per i suoi molteplici ruoli, da noi ancora troppo poco conosciuti…..Un’altra problematica legata agli alberi monumentali, dopo quella della disomogeneità nell’attribuire un valore ad un bene così importante, riguarda il fatto che se pur molte regioni italiane abbiano aggiornato il proprio elenco di alberi monumentali ed attuato leggi specifiche per la loro tutela, il Corpo Forestale Statale non ha ancora modificato i dati in suo possesso in base ai nuovi alberi monumentali censiti su scala regionale. Sarebbe utile e necessario creare una maggior collaborazione tra Stato e Regioni al fine di uniformare regole comportamentali per quel che riguarda la salvaguardia dei monumenti verdi nazionali…..L’iniziativa della proposta di legge – ha concluso Parpiglia – nasce dalla esigenza di modificare la legge regionale alla luce della normativa nazionale, recependo, innanzitutto, la nuova definizione di albero monumentale e non limitarsi solo a recepire la definizione di ^albero monumentale^”.

Sull’argomento sono stati presentati anche due emendamenti che, dopo brevi interventi dei consiglieri Monaco (voto favorevole per l’importanza di questi alberi), Manzo (anche noi del movimento cinque stelle siamo favorevoli alla tutela e conservazione di alberi monumentali, proponendo di applicare anche sanzioni) e Fusco Perrella (la proposta forse viene sottovalutata, ma è molto importante), sono stati esaminati e votati alla UNANIMITA’. Uno del movimento cinque stelle sulle sanzioni, per le quali ci si riporta alla legge nazionale, e l’altro di modifica del titolo della legge, mediante l’aggiunta “Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali”.

La proposta di legge è passata ala UNANIMITA’.

Alla UNANIMITA’ è passato anche l’ordine del giorno iscritto al punto 24 e la cui inversione è stata chiesta, ed ottenuta, dalla consigliera Fusco Perrella, riguardante “L’ampliamento dei posti nella Polizia di Stato al fine di assumere gli allievi che hanno superato il concorso nell’anno 2014”.

Con l’ordine del giorno – ha detto la Fusco, prima firmataria – si vuole impegnare il Presidente della Giunta Regionale “a farsi portavoce presso il Ministero dell’Interno affinchè si attivi per un ampliamento dei posti disponibili del concorso per 650 allievi Agenti della Polizia di Stato anno 2014, consentendo ai circa 250 idonei , al momento non ancora chiamati, di poter dar seguito al superamento del concorso in esame e immetterli subito al corso di formazione per Allievi Agenti della Polizia di Stato”.

L’ordine del giorno – ha detto ancora la Fusco “vuole raggiungere un duplice obiettivo: garantire la sicurezza nella nostra Regione e più in generale in tutto il Paese e allo stesso tempo incentivare i livelli occupazionali. Una iniziativa che abbiamo accolto favorevolmente seguendo l’esempio di altre Regioni che già si sono espresse in merito”.

A seguito del concorso del 2014, per 650 posti, regolarmente partiti per il corso di Allievi Agenti, risultarono idonei 900 candidati. Per potenziare la sicurezza dei cittadini e incentivare i livelli occupazionali si vorrebbe che il Ministero facesse partire per il corso di Allievi anche gli altri 250 concorrenti dichiarati idonei.

Sul punto si è dichiarato d’accordo anche il consigliere Monaco affermando che la sicurezza “è una esigenza avvertitissima”.

La seduta antimeridiana si è conclusa, ancora con una votazione UNANIME, con una delibera della Giunta Regionale riguardante “L’autorizzazione al trasferimento in favore del Comune di un’area di proprietà della Regione Molise sita a Riccia”.

Il provvedimento è stato licenziato nella stessa mattinata di oggi dalla apposita commissione, convocata “ad horas” dal presidente Totaro.

E’ stato lo stesso consigliere Totaro ad illustrarne il contenuto: “La Giunta comunale di Riccia, con propria deliberazione ha richiesto alla Giunta Regionale che la Regione Molise trasferisse a titolo gratuito la proprietà di una area di circa 1650 metri quadrati. Area che è stata interessata negli anni da diversi interventi di urbanizzazione effettuati dal Comune di Riccia stesso, con conseguente configurazione di arteria stradale comunale, collegata con la strada provinciale n.93 e con la strada comunale ^Colle delle Macchie^…… La Giunta Regionale ha ritenuto di assecondare la richiesta del Comune di Riccia in considerazione del fatto che l’area in questione, attualmente, assolve a finalità pubbliche istituzionali attribuibili esclusivamente alla competenza comunale”.

Il consigliere Ciocca ha dichiarato di non partecipare alla votazione che, come detto, è stata UNANIME nell’assecondare la proposta.

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