Sanità/ Radioterapia al Gemelli, il sen.Ortis attacca il presidente Toma

Dall’Ufficio stampa del Sen. Fabrizio Ortis Riceviamo e pubblichiamo

“Qualcuno qui in Molise sembra vivere su Marte: sul rischio interruzione delle cure per i malati che hanno bisogno della radioterapia oncologica del Gemelli, unica struttura in regione che eroga questo tipo di prestazioni, Toma finalmente si accorge che il privato è guidato da un’etica squisitamente imprenditoriale. Meglio tardi che mai! Peccato che si sia messo a fare il difensore della sanità pubblica dopo ben quattro anni e mezzo, in piena campagna elettorale, mostrando ancora una volta di essere inaffidabile e inadeguato, oltre che scarsamente interessato alla salute dei suoi concittadini”.

Lo afferma il senatore Fabrizio Ortis, dopo aver letto le dichiarazioni del governatore-commissario ad acta per la Sanità del Molise nel corso di una conferenza stampa.

“Toma parla di necessità di redistribuire il budget non consumato per i privati indirizzandolo sulle terapie salvavita con tanto di provvedimento commissariale – dichiara Ortis – Affermazioni pienamente condivisibili, ma decisamente fuori tempo massimo. Ricordo che Toma è stato eletto con i voti di chi ha costruito le sue fortune politiche e imprenditoriali grazie alla sanità privata. È surreale che ora dica di volere che le prestazioni che il pubblico è in grado di fare, come le analisi, la Tac e altre vadano sottratte al privato. Per anni abbiamo rivendicato questa posizione senza essere ascoltati: ora apprendiamo che a fine luglio Toma aveva chiesto ai Ministeri di mettere fuori budget i fondi per la radioterapia, senza essere ancora autorizzato. Solo che, ancora una volta, il presidente si è mosso dopo aver sentito ‘odore’ di appuntamenti elettorali: Draghi si era infatti dimesso da pochi giorni e lui, che ha più volte detto di essere a disposizione del suo partito per una candidatura, si batteva ‘a orologeria’ a difesa del diritto alla salute che, con i suoi alleati di coalizione, ha contribuito a far calpestare da quando è stato eletto”.

“I molisani diffidino di questo suo interventismo di facciata – incalza il senatore – animato solo da interessi elettorali a sostegno di un centrodestra che mai ha mosso un dito per disturbare il manovratore. Il diritto alla salute andava e va tutelato senza se e senza ma: per mesi ho rivendicato l’esigenza di un Decreto Molise sulla falsariga della Calabria, che permettesse alla struttura commissariale, ben prima di Toma, di operare in maniera realmente funzionale risolvendo il problema del deficit sanitario. Un problema – conclude Ortis – che non è interesse di nessuno risolvere per davvero. Del bilancio della sanità molisana e di tutti i disagi negli ospedali patiti da cittadini che vedono a rischio il loro diritto costituzionale alla salute, non importava e non importa evidentemente a nessuno, a ogni livello istituzionale”.

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