Sanità/ Greco e Primiani : garantire continuità alle cure e rispetto che chi è in prima linea

Se è vero che ci stiamo avviando verso la fine dell’emergenza sanitaria, è altrettanto vero che non è ancora possibile abbassare la guardia.
Abbiamo più volte denunciato l’incredibile lentezza nelle procedure di reclutamento di personale medico e sanitario, prima della pandemia e ad emergenza in corso. Ci aspettavamo che, dopo un periodo di grande sofferenza per l’intera rete sanitaria, i vertici di Regione e Asrem avessero compreso l’importanza di disporre di personale qualificato, capace di affrontare i diversi picchi pandemici. Lo abbiamo rimarcato in diverse azioni portate avanti in Consiglio regionale ed abbiamo ottenuto, lo scorso 14 gennaio, un impegno preciso.
Nella mozione approvata col voto unanime dell’Aula, infatti, chiedevamo la proroga dei contratti libero professionali di quanti avevano già prestato servizio nei nostri ospedali durante la prima e seconda ondata di Covid. In attesa di un’auspicabile accelerazione delle procedure concorsuali per il reclutamento di personale a tempo indeterminato, infatti, il Consiglio ha accolto la nostra proposta di garantire la continuità delle cure a chi ancora lotta contro il virus. L’Azienda sanitaria, secondo il documento licenziato a Palazzo D’Aimmo, avrebbe dovuto prevedere dei meccanismi di premialità per i nuovi bandi utili al reclutamento di personale sanitario. Meccanismi che, evidentemente, non sono stati mai inseriti nei successivi bandi.
È così che ci troviamo, ancora una volta, a ‘scaricare’ quelli che, fino allo scorso anno, tutti chiamavamo gli ‘angeli del Covid’. 140 tra infermieri e Operatori Socio Sanitari che hanno contribuito, con innegabile abnegazione, a salvare le vite dei molisani. 140 professionisti che, nonostante abbiano maturato sul campo una preziosa esperienza, vengono via via lasciati a casa senza rinnovo contrattuale. Gli ultimi contratti ancora in corso di validità sono quelli di circa 80 OSS, la cui situazione resta la più difficile visto che usciranno definitivamente dai reparti degli ospedali molisani a fine maggio.
Una vicenda inaccettabile, che ci lascia pensare all’ennesima dimostrazione di lassismo della dirigenza sanitaria molisana. La pandemia non è stata ancora superata, ma l’Asrem decide di poter fare a meno di chi sa come affrontarla. Sono stati gli stessi medici e primari, nelle scorse settimane, a chiedere una proroga di quei contratti, o almeno un affiancamento per le nuove reclute. Ma anche questo appello è stato ignorato.
Allora, insieme all’altro gruppo di opposizione, abbiamo depositato una richiesta di Consiglio monotematico. L’obiettivo è stimolare, ancora una volta, il Presidente Toma e la sua maggioranza a mantenere gli impegni presi in precedenza e portarli all’attenzione della Direzione Generale di Asrem. Bisogna restituire dignità ai tanti professionisti, che in questi lunghi mesi hanno curato i molisani. Ma anche garantire a questi ultimi che le cure restino adeguate. Non è ancora il momento di cantare ‘vittoria’.

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