Regione/ricordate le vittime della strage di via Fani in cui perirono gli agenti della scorta dell’onorevole Aldo Moro

Prima di iniziare i lavori il Consiglio regionale, mercoledì 16 marzo, con gli interventi del Presidente dell’Assise Salvatore Micone e del Consigliere Vittorio Nola, ha ricordato le vittime della strage di via Fani in cui perirono gli agenti della scorta dell’onorevole Aldo Moro, che poi fu rapito. Tra questi l’agente molisano Giulio Rivera.


“La vile strage di 43 anni fa e il rapimento che la determinò –ha detto il Presidente Micone- furono uno dei momenti più bui di quella che un grande giornalista, Sergio Zavoli, con una sua memorabile inchiesta sugli anni di piombo, definì la notte della Repubblica.

Il sacrificio di quegli agenti, e dei tanti servitori dello Stato che prima e dopo quell’evento persero la vita per fermare una lotta terroristica vile e sconsiderata, non è stato vano, perché sul loro senso del dovere e sulla loro dedizione alle istituzione e alla democrazia, abbiamo trovato come nazione la forza culturale e valoriale per superare quegli anni e rigettare senza se e senza ma una contrapposizione politica basata sulla violenza e sulla prevaricazione”.


Il Consigliere Nola nell’evidenziare il sacrificio degli agenti della scorta e del corregionale Rivera ha chiesto ed ottenuto che l’Aula osservasse un minuto di silenzio in loro ricordo.
L’Assemblea ha quindi continuato la discussione del primo punto all’ordine del giorno relativo alla Mozione, a firma dei Consiglieri Niro, Di Baggio, Pallante, Cotugno, Cefaratti, D’Egidio, Cavaliere, Di Lucente, Calenda e Micone, avente ad oggetto “Revoca della nomina di Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dai disavanzi del SSR molisano Dott. Angelo Giustini”, iniziata nella scorsa seduta del 9 marzo.

In particolare si sono svolte le dichiarazioni di voto dei Consiglieri Niro, Iorio, Calenda, Greco, Fanelli, Primiani, Romagnuolo e Facciolla sui tre emendamenti presentati.


Il Consigliere Andrea Greco ha quindi depositato una Mozione di sfiducia al Presidente della Giunta regionale a norma di Statuto, e, nell’evidenziare l’ultroneità del prosieguo della discussione sia sull’argomento in esame che su quelli iscritti all’ordine del giorno rispetto alla preminenza politico e istituzionale dell’atto appena posto all’attenzione del Consiglio, ha chiesto che la seduta venisse sospesa.


Il Presidente Micone ha quindi aggiornato i lavori dell’Assise al 6 aprile prossimo

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