L’aumento del carburante sarà una sciagura del 2023 anche per i cittadini molisani

La legge di Bilancio del Governo Meloni affossa famiglie, lavoratori e piccoli comuni, ignorando totalmente sanità, cultura, giovani e donne.

Il 2023 per i consumatori inizia con un sensibile incremento dei prezzi dei carburanti.
Come abbiamo potuto vedere nel corso degli ultimi giorni del 2022, il Governo Meloni ha
deciso di non rinnovare il taglio delle accise voluto dal Governo Draghi per
calmierare l’aumento del costo dell’energia e dei carburanti.
Dal primo gennaio, dunque, fare un pieno di benzina o diesel costa minimo 18 centesimi
di euro in più al litro. Una decisione che ha fatto molto discutere visto che andrà a pesare
e non di poco, sui bilanci delle famiglie che già stanno affrontando, tra le altre cose, le
conseguenze dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi dell’energia. Ancor più pesante sarà
questo inizio anno per gli autotrasportatori e per tutti i lavoratori che utilizzano i veicoli
visto anche l’aumento dei pedaggi autostradali e dei biglietti dei mezzi pubblici.
Questo è il risultato della politica populista di destra che, quando è all’opposizione o in
campagna elettorale tuona contro le accise ed il consto dei carburanti, mentre una volta al
governo non esita ad aumentarle colpendo duramente cittadini e famiglie, ma elargendo
prebende e regali a chi non ne ha certamente bisogno.
Infatti, c’è un’altra vergognosa scelta del Governo di destra che dovrebbe indignare gli
elettori il cosiddetto “salva calcio”: cioè la decisione di inserire nella legge di bilancio la
rateizzazione in 5 anni in favore delle società di calcio di serie A per gli 890 milioni di euro
che devono all’erario. Di contro gli 8 mila Comuni italiani non riescono a far quadrare il
bilancio a causa dell’enorme aumento dei costi energetici da sostenere, senza che il
Governo preveda una forma di sostegno per evitare ai sindaci di vedersi costretti a
tagliare i servizi ai cittadini.
Nella Legge di Bilancio di Meloni, niente per i giovani, niente per la cultura niente per la
sanità, perfino niente per le donne; tutto questo nel silenzio e nella complicità più
assoluta dei nostri parlamentari eletti dai molisani appena tre mesi fa.
Non è più tollerabile il modo di fare politica tipico dei partiti populisti quali M5S, Lega o
Fratelli d’Italia, che in campagna elettorale promettono cose irrealizzabili ed una volta al
Governo del Paese fanno l’esatto contrario; sarebbe ora che gli elettori comincino a capire
il giochetto per imparare ad affidarsi a formazioni politiche e politici seri.
Il Segretario Regionale
Luigi Valente

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