Misure di sostegno e incentivi alle imprese che attivano il lavoro agile o smart working della Regione Molise” , è il titolo della proposta di legge regionale – contraddistinta con il n. 183 – di iniziativa del Consigliere Micaela F anelli. I l testo prevede che l a Regione promuova e sostenga lo sviluppo, il potenziamento e la qualificazione del lavoro agile o smart working quale modalità di esecuzione del rapporto subordinato e/o parasubordinato funzionale alla riduzione dello spopolamento e incentivazione al ripopolamento della diverse aree del Molise.
In quest’ ottica l’ iniziativa legislativa definisce “Lavoro agile o smart working”, ai sensi dell’art. 18 della legge n. 81 del 2017, la modalità di esecuzione del rapporto d i lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi , cicli e obiettivi e senza precisi vinco li di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo d i strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa.
La prestazione lavorativa può esser e eseguita, all’interno di locali aziendali o all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva. La Regione, dunque, si evidenzia nell’ articolato, nell’ ambito degli indirizzi stabiliti dalla Giunta regionale, concorre a sostenere e sviluppare il lavoro agile attraverso :
– l ’aiuto per il lavoratore in smart working per imprese del Centro – Nord, cioè che ricadono nelle categorie “regioni in transizione” e “regioni più sviluppate” della Programmazione UE 2021 – 27 ; l’ aiuto ammonta ad un massimale che verrà definito con specifico atto di giunta in modo proporzionato agli sgravi per i lavoratori in area svantaggiata o obiettivo 1 .
– l ’aiuto per il lavoratore in smart working per imprese del Sud, cioè che ricadono nella categori a “regioni meno sviluppate” della Programmazione UE 2021 – 27 ; l ’aiuto ammonta ad un massimo d i 1/3 del contributo per ogni lavoratore ed è conferibile a tutte le imprese ;
– il sostegno a investimenti, acquisto di hardware e software e personalizzazione di applicazioni e integrazione con altri sistemi informativi aziendali, attivazione o adeguamento di impianti tecnici e dei locali necessari per l’esercizio dell’attività in smart working ;
– il finanziamento di corsi di formazione professionale e manageriale per i dipendenti; i corsi devono essere strettamente funzionali all’esercizio dell’attività in smart working e devono essere forniti da operatori accreditati per l’erogazione di attività di formazione professionale dalla Direzion e regionale competente ;
– il finanziamento per consulenze per la riorganizzazione aziendale in funzione dello smart working ;
– il finanziamento per i Comuni che realizzano HUB per lo smart working ;
– il finanziamento per la promozione di piani e interventi di “destagionalizzazione” .
A tal fine la Giunta regionale propone al Consiglio regionale un Piano regionale per la promozione dello smart working che definisca g li indirizzi specifici, le azioni, le dotazioni e gli interventi sperimentali . Viene quindi istituito il Fondo regionale per sostenere e potenziare la stipula di contratti di lavoro di questo tipo . Infine, ai soggetti beneficiari dell’agevolazione, in possesso dei requisiti richiesti è prevista la concessione di un voucher aziendale, a fondo perduto, per la realizzazione di : a ) servizi di consulenza e formazione finalizzati all’adozione di un piano di smart working con relativo accordo aziendale o regolamento aziendale approvato ; b ) acquisto di “strumenti tecnologici” funzionali all’attuazione del piano di smart working ; c ) formazione con l’obiettivo di accompagnare i lavoratori e le lavoratrici a gestire la propria attività in assenza di vincoli orari o spaziali, anche con l’utilizzo di nuovi strumenti tecnologici, e assicurar e loro le giuste conoscenze e competenze in ordine alla sicurezza in caso di infortuni e malattie professionali ; d ) formazione finalizzata alla acquisizione di competenze relative alla gestione di software per l a realizzazione delle attività in smart working . La proposta di legge passa ora alla Commissione permanente competente che , dopo l’ istruttoria e l’ espressione del parere di competenza, la invierà all’ esame definitivo del Consiglio regionale.