Dal 1 luglio vietato viaggiare in treno per gli abbonati senza prenotazione. Interrogazione al Ministro Delrio

“Dal 1 luglio Trenitalia non consente più agli abbonati di viaggiare senza prenotazione sui treni ad alta velocità; diventa così obbligatoria la preventiva prenotazione del posto sul treno scelto ed ogni abbonato potrà effettuarne due al giorno, una per l’andata e una per il ritorno;  viene altresì stabilito, per ogni corsa, un numero limitato di prenotazioni per gli abbonati. Si tratta di un meccanismo che presenta profili di criticità. Nelle ore a maggior traffico passeggeri il rischio è quello di un congestionamento delle prenotazioni dei pendolari abbonati, molti dei quali rischiano di non trovare posto all’interno dei treni che utilizzano quotidianamente, pur avendo pagato l’abbonamento. Va infatti ricordato al Ministro in indirizzo che gli abbonati, che spendono annualmente dai 405 ai 440 euro, rappresentano una clientela vitale e stabile per Trenitalia. Le nuove disposizioni sono, dunque, dannose a livello economico non solo per gli abbonati, ma anche per l’azienda stessa. Soluzioni con maggiore flessibilità potrebbero garantire ugualmente economicità e sicurezza del servizio, anche attraverso l’adattamento della carrozza esecutive che spesso risulta viaggiare sostanzialmente vuota, che fornisce un servizio poco richiesto ed antieconomico per lo stesso gestore. In mancanza di una effettiva alternativa molti pendolari sarebbero costretti a lasciare il posto di lavoro”. È quanto si legge in un’interrogazione rivolta al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, dall’On. Monica Gregori. La Deputata, che ha recentemente lasciato il PD per contribuire a costruire una nuova Sinistra nel Paese, chiede al Ministro se intenda “acquisire tutti gli elementi necessari volti alla formazione di un orientamento in materia, anche ai fini di rendere noto a Trenitalia, per quanto di rispettiva competenza, che tale disposizione sugli abbonati venga revocata o comunque si proceda ad individuare soluzioni alternative, non lesive dei diritti del passeggero abbonato”.

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