Soppressione Prefettura di Isernia, CSA: il solito populismo

Ogni giorno qualcuno manifesta sui giornali la sua contrarietà alla soppressione della Prefettura di Isernia, che ormai è cosa fatta. Dai fatti, però, emerge che la Prefettura di Isernia nessuno la vuole, perché solo in pochi hanno aderito all’invito di questo Sindacato di scendere in campo e manifestare veramente: parlamentari, sindacati, associazioni, cittadini e soprattutto i Sindaci di tutti i comuni con le loro fasce tricolore.
In realtà si assiste tutti i giorni al seguente scenario:
· un sindacato anticipa l’altro per fare riunioni e dire che è assolutamente contrario alla soppressione della Prefettura;
· un parlamentare al giorno scrive al Ministro;
· un Sindaco al giorno dice, giustamente, che la soppressione della Prefettura determina ulteriore povertà nella nostra provincia;
· la Prefettura stessa ci mette il suo solito carico da “90” continuando a danneggiare ed indispettire i cittadini respingendogli i loro legittimi ricorsi avverso le ingiuste sanzioni comminate dai Comuni con le loro macchinette, tanto è vero che anche ieri abbiamo ritirato l’ennesima sentenza con la quale il Giudice ha condannato ancora una volta quella Prefettura a risarcire il ricorrente;
· sempre la Prefettura che scrive alla Commissione Nazionale di Garanzia sugli scioperi, probabilmente con l’intento di far sanzionare un sindacato che legittimamente aveva organizzato lo sciopero del personale della Polizia Municipale di Isernia che non veniva pagato.
Insomma, pare si faccia il solito populismo: da un lato si dice che si è contrari alla soppressione della Prefettura e dall’altro lato si fa di tutto per sopprimerla.

Il Coordinatore del CSA (Feliciantonio Di Schiavi)

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