Di Nunzio: il ritrovamento archeologico ad Isernia diventi volano per il turismo in Molise

Il ritrovamento del dente di un bambino di Homo heidelbergensis vissuto 600 mila anni fa rappresenta una nuova spinta propulsiva per promuovere la ricchezza inestimabile del Molise archeologico. Nel congratularmi pubblicamente con gli autori del ritrovamento (scavi condotti dalla Soprintendenza per i Beni archeologici  del  Molise e Università di Ferrara), auspico che tale evento possa diventare volano di crescita turistico-culturale dell’area isernina e dell’intero Molise. La ricchezza di biodiversità e di patrimoni storici, pone la provincia di Isernia in una condizione favorevolissima per un imminente sviluppo del territorio. E’ per questo che mi auguro che il ritrovamento avvenuto, possa inserirsi nel circuito virtuoso già inaugurato con l’ampliamento della Riserva Mab Unesco di “Collemeluccio-Montedimezzo-Alto Molise”; ciò  permetterà di valorizzare con maggior vigore la straordinarietà dei siti archeologici e di peculiarità ambientali e silvo-pastorali dell’Alto Molise e della zona isernina. L’impegno a proseguire in tale direzione potrà conferire all’intero territorio un’ampia valenza nella conservazione e valorizzazione della diversità biologica e del paesaggio culturale, favorendo così una crescita in termini di infrastrutture e servizi al fine di rafforzare e dare qualità alla richiesta turistica.

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