Diventare professionisti delle Scienze motorie quest’anno all’UniMol è davvero un’occasione da non perdere. Il corso di laurea è infatti ad accesso libero. Il prossimo anno accademico dunque, il corso di studi in Scienze Motorie e Sportive sarà ad accesso libero, con una numerosità massima sostenibile pari a 230 studenti. Per poter rientrare nei 230 posti disponibili, l’immatricolazione “on line”, che potrà essere effettuate dal 1^agosto 2019, deve essere necessariamente perfezionata presso gli sportelli della segreteria studenti con l’assegnazione del numero di matricola, raggiunti i 230 immatricolati si chiuderanno le iscrizioni. Il Corso di Laurea ha una durata di tre anni e si articola in insegnamenti, laboratori, attività tecnico-pratiche, tirocini e stage, ed una prova finale per un totale di 180 crediti. Non resta che cogliere sin da subito questa importante opportunità! Scienze Motorie e Sportive è un percorso didattico e formativo con canoni diversificati, multidisciplinari e speciali, concepito per rispondere alle esigenze nuove ed emergenti del contesto di riferimento e creato per aiutare a costruire fondamenta solide su cui realizzare e sviluppare la professionalità come esperti delle Scienze Motorie. UniMol ha dunque preparato programma ed un percorsi di studi e tirocini specifici e dedicati che, coniugati ad un impegno di studio continuo, favoriscono l’efficacia di raggiungimento e ottenimento del risultato finale. Impegno, concentrazione, coinvolgimento, contributo, desiderio di crescere insieme, voglia di diventare professionisti delle Scienze Motorie e Sportive… Questo è ora l’obiettivo. È evidentemente molto ambizioso, ma anche molto rilevante: Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua.
Fiscalità di vantaggio, Di Lucente: Già è in una proposta di legge, ma i colleghi consiglieri nemmeno lo sanno
“Se il consigliere Aida Romagnuolo avesse letto le proposte di legge che lo stesso Consiglio regionale di cui fa parte sta producendo, avrebbe notato che la fiscalità di vantaggio è un tema già all’attenzione della Prima Commissione e di cui si parla nella legge sulla Montagna. Bastava leggere e informarsi. Il Comune di Capracotta, come alcuni altri centri molisani che si sono pronunciati in precedenza, ribadiscono un andamento verso il quale il Consiglio si sta già orientando” spiega il consigliere regionale Andrea Di Lucente, presidente della Prima Commissione, attualmente impegnata ad esaminare la proposta di legge sulla Montagna molisana.
“All’interno di quel testo, si ribadisce che la Regione si farà promotrice presso gli enti competenti affinché venga riconosciuta una zona franca montana all’interno della quale applicare sistemi fiscali differenti rispetto al resto del territorio. Si tratta di una misura necessaria per riavviare il ripopolamento delle nostre zone interne, ma anche come principio di perequazione nei confronti dei molisani che vivono in montagna e che subiscono penuria di servizi associata a ingenti sacrifici, ma non hanno gli stessi vantaggi delle città o delle zone meno periferiche” prosegue Di Lucente.
Sorpresa ha destato la dichiarazione del consigliere Aida Romagnuolo che ha plaudito all’ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Capracotta, dimenticando l’iter in corso e il lavoro che anche altri Comuni stanno portando avanti.
“Capracotta, centro tra i più interessati a questa possibile novità legislativa, ha fatto bene – e direi anche finalmente – ad esprimersi. Sarà uno strumento in più per fare leva sul governo centrale affinché possa trattare con la Comunità Europea per ottenere zone che abbiano una fiscalità agevolata. Si tratta di una misura che, ad esempio, il ministro grillino Costa aveva promesso di adottare per le zone ricadenti entro i confini di parchi naturali con la legge di stabilità 2019, impegno poi disatteso.
Altre zone d’Italia, come ad esempio i Comuni del parco del Cilento, hanno votato in massa a favore di queste misure, ultima speranza per un territorio che adesso si vede minacciato anche dall’autonomia differenziata. Di grande interesse, inoltre, sono state le parole del consigliere comunale ed ex sindaco Antonio Monaco sull’odg approvato Capracotta: ha ribadito come la fiscalità sia un punto di partenza, ma che la tutela di servizi essenziali quali sanità e infrastrutture resti in egual modo prioritaria”.
Isernia: denunciato stalker. Per lui anche misura coercitiva del divieto di avvicinamento alla vittima
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Isernia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa a carico di un 43enne di questa provincia.
I poliziotti hanno accertato che l’uomo, nel corso di una relazione sentimentale con una 30enne di Isernia, la maltrattava con continue offese, arrivando a palpeggiarla e a molestarla anche dopo che la relazione era finita. In un’occasione, nel tentativo di sottrarle il telefono, le aveva cagionato lesioni giudicate guaribili in 5 gg.
L’uomo e la giovane compagna avevano convissuto per un breve periodo; neanche i due bambini nati dalla loro relazione lo avevano indotto ad avere un comportamento ponderato nei confronti della vittima. Di recente, al contrario, l’uomo aveva iniziato a seguirne gli spostamenti e ad inviarle continui messaggi minacciosi ed ingiuriosi, tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita e ad uscire sempre in compagnia dei familiari.
Per questi comportamenti, il 43enne era già stato destinatario, ai primi di giugno 2019, della misura di prevenzione personale dell’ammonimento da parte del Questore e, all’inizio, lo stesso aveva assunto un comportamento più tranquillo.
Il personale della Questura aveva mantenuto i contatti con la vittima, seguendo da vicino l’evolversi della situazione. Così la giovane donna, visto il reiterarsi dei comportamenti persecutori da parte dell’uomo, si è rivolta alla Polizia per denunciare gli stessi.
Grazie a quanto emerso da un attività di indagine breve ma approfondita e completa, la Polizia ha denunciato all’A.G. l’uomo per atti persecutori aggravati, violenza sessuale e lesioni personali, chiedendo ed ottenendo dalla Procura della Repubblica di Isernia l’emissione della misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alla vittima con le prescrizioni di mantenere una distanza di almeno 500 metri dai luoghi frequentati dalla vittima e di non comunicare con la stessa attraverso qualsiasi mezzo.
Furto in abitazione, arrestati due termolesi
Nella tarda serata dello scorso 20 luglio, a Termoli, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di furto in abitazione due termolesi, D.F.A. di anni 41 e G.N. di anni 35.
L’episodio trae origine da una richiesta di intervento al 113 da parte dei proprietari di un’abitazione, i quali riferivano che il sistema di allarme interno al loro appartamento segnalava la presenza di intrusi. Gli stessi, portatisi nel frattempo sul posto, vedevano due persone che, uscite dall’abitazione, si allontanavano portando al seguito una valigia e suppellettili varie.
Grazie anche alla dettagliata descrizione fornita dai padroni di casa, gli operatori della Volante del Commissariato P.S. di Termoli riuscivano a rintracciare immediatamente i due soggetti, bloccandoli nelle immediate vicinanze. Dopo averli identificati e sottoposti a perquisizione, l’intera refurtiva veniva recuperata, essendo tutti gli oggetti (utensili vari, stoviglieria, pentolame) riconosciuti dai legittimi proprietari come trafugati dalla loro abitazione.
Su indicazione dell’A.G., al termine delle operazioni di rito, la donna è stata sottoposta agli arresti domiciliari, mentre l’uomo, già gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato tradotto in carcere a Larino.
Incetta di medaglie per l’irresistibile tintilia “Herero.16” della Cantina Herero di Toro
Al 27° Concorso Internazionale “Mondial des Vins Extrêmes”, organizzato dal CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana) di Aosta, con il patrocinio dell’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) e la relativa autorizzazione del Ministero alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la tintilia del Molise Doc “HERERO.16” annata 2015 ha ottenuto la “Gran Medaglia d’Oro”.
Tale manifestazione enologica mondiale è l’unica specificamente dedicata ai vini prodotti in zone caratterizzate da viticolture eroiche di montagna. Il concorso seleziona i migliori vini, frutto di una viticoltura estrema, faticosa ed eroica con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico. Si tratta di autentiche “isole della biodiversità viticola“ dove gli alti costi di produzione e realizzazione dei vigneti (la coltivazione e la realizzazione di un vigneto in queste zone costa dieci volte di più di un vigneto in pianura) mettono in serio rischio la loro longevità.
Si tratta del terzo risultato straordinario ottenuto dalla tintilia del Molise doc “HERERO.16” annata 2015 dopo l’altra “Gran Medaglia d’oro” al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino – “International Wine City Challenge” ottenuta il 24 giugno u.s. e il “Premio Douja d’or – 2019” del 47° Concorso Enologico Nazionale organizzato dalla CCIAA di Asti che verrà consegnato il 7 settembre 2019.
L’edizione 2019 del Mondial des Vins Extrêmes ha battuto tutti i record sia per numero di vini che per aziende e Paesi partecipanti.
Sono stati 922 i vini iscritti da 340 aziende provenienti da 25 Paesi europei e non, tra cui Francia, Spagna, Germania, Croazia, Portogallo, Svizzera, Georgia,
«E’ stata l’edizione dei record – sottolinea Roberto Gaudio, presidente Cervim – con numeri che testimoniano la continua crescita del concorso e la sempre maggiore attenzione al concorso da parte delle aziende. Mondial che con i numeri di quest’anno rientra a pieno titolo tra i grandi concorsi internazionali, se si tiene conto che il nostro concorso è esclusivamente rivolto a vini prodotti in contesti particolari e con precisi parametri di ammissione. Grande soddisfazione, inoltre, avere ogni anno aziende partecipanti da nuovi paesi: quest’anno Perù, Bolivia, Cipro e Malta; mentre fra le regioni italiane, è stata la prima volta per Basilicata e Molise».
La cantina Herero può, alla luce dei risultati conseguiti, essere annoverata tra le aziende rivelazione del settore e tra le più dinamiche, promuovendo concretamente, attraverso la tintilia il Molise fuori regione e oltre confini nazionali.
La premiazione avverrà il 1 dicembre 2019 nella splendida cornice del Forte di Bard in Valle d’Aosta.
Sciopero generale del trasporto pubblico urbano ed extraurbano il 24 luglio
La Segreteria Territoriale FAISA CISAL aderisce alla prima azione di sciopero nazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti, proclamata dalla Cisal Trasporti per il giorno 24 luglio 2019 (nota n. 76/2019 del 26 giugno 2019 e adesione nazionale della Faisa Cisal n.91/SN/19 del 28 giugno2019).
Di seguito indicazioni, articolazioni e modalità per settore, specifiche per aziende/territorio per la giornata di sciopero del 24 luglio 2019:
PER IL SETTORE TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Trasporto Urbano
- Area di esercizio: 4 ore con modalità dalle ore 19.30 alle ore 23.30 nel rispetto delle fasce di garanzia aziendali;
- Personale connesso e funzionale al servizio di mobilità delle persone (biglietterie, attività accessorie di manutenzione, ecc.): 4 ore con la medesima articolazione dell’area di esercizio;
- Restante personale non direttamente connesso alla mobilità delle persone: ultime quattro ore del turno;
Trasporto Extraurbano
- Area di esercizio: 4 ore con modalità dalle ore 19.30 alle ore 23.30 nel rispetto delle fasce di garanzia aziendali;
- Personale connesso e funzionale al servizio di mobilità delle persone (biglietterie, attività accessorie di manutenzione, ec..): 4 ore con la medesima articolazione dell’area esercizio;
- Restante personale non direttamente connesso alla mobilità delle persone: ultime quattro ore del turno;
PER IL SETTORE AUTONOLEGGIO CON CONDUCENTE
- Area di esercizio: 4 ore dalle ore 10.00 alle ore 14.00;
- Restante personale non direttamente connesso alla mobilità delle persone: ultime quattro ore del turno;
Le presenti norme sono elaborate in ossequio alla delibera 138 del 23/04/18.
Istruzione e formazione professionale, pubblicato il Catalogo Formativo
Dopo 10 anni di vuoto novità importantissime per la formazione professionale: la Regione Molise ha pubblicato il Catalogo dell’offerta formativa finanziata con fondi messi a disposizione dall’Amministrazione regionale: 4.500.000,00 di euro per la formazione professionale, con 76 progetti approvati per oltre mille partecipanti.
La procedura è stata avviata dalla Giunta Regionale con la delibera n. 438 dello scorso 10 settembre 2018 con la quale sono stati delineati gli interventi formativi strettamente collegati alle esigenze di formazione, con un occhio attento alle necessità manifestate dalla imprese per l’inserimento e il reinserimento lavorativo.
Numerose le domande pervenute, oltre cento, grazie alla tipologia diversificata delle iniziative di formazione proposte, alcune fortemente innovative, e alle cospicue somme che andranno a finanziare 76 percorsi formativi spalmati sull’intera regione.
Potranno quindi partecipare a corsi di formazione oltre mille partecipanti, i quali, oltre alla formazione negli ambiti più diversi (meccatronica, servizi alla persona, manager dei beni eno-gastronomici, operatore lattiero caseario, falegnameria, paghe e contributi, marketing e tanti altri), riceveranno un’indennità di frequenza di €3,00 per ogni ora di formazione.
La Regione Molise punta sull’istruzione e sulla formazione professionale, con un’offerta formativa ampia e di elevato standard qualitativo: elemento di novità assoluta è la possibilità per i ragazzi che frequenteranno i corsi di effettuare stage presso le aziende partner dei progetti formativi, potendo intraprendere un percorso di acquisizione di competenze più diretto ed efficace e, contemporaneamente, avranno l’occasione di instaurare rapporti di reciproca conoscenza che potrebbero anche sfociare nella costituzione di un rapporto di lavoro.
“Erano 10 anni che il Catalogo dell’Offerta formativa non veniva pubblicato, – afferma l‘Assessore regionale Di Baggio – una carenza gravissima per i ragazzi molisani; una cosa inconcepibile per una terra che reclama lavoro, dove vi sono aziende che trovano difficoltà nel reperire le figure necessarie per i propri processi aziendali per questo stiamo dedicando energie e risorse in favore dei giovani che vogliono formarsi per poter spendere competenze certificate nel mondo del lavoro. E’ un risultato importantissimo che arriva dopo anni di immobilismo, durante i quali sono state precluse ai nostri giovani importanti opportunità di formazione: oggi con questo Catalogo la Regione Molise mette a disposizione percorsi di formazione completamente gratuiti, anzi retribuiti con un’indennità oraria di frequenza pari ad € 3,00 per ogni studente iscritto e con possibilità di stage aziendali.
Sono molto soddisfatto di tutto il lavoro di squadra, svolto in maniera attenta e condivisa e della grande attenzione mostrata dagli Enti di Formazione che si sono attivati per proporre percorsi innovativi per i nostri giovani; adesso dobbiamo attivarci per proseguire su questo terreno, così da contrastare il fenomeno della disoccupazione con fatti concreti e senza proclami inutili.
Stiamo lavorando sull’istruzione e sulla formazione professionale ogni giorno, l’obiettivo è puntare all’innalzamento della qualità del sistema formativo, troppo spesso sminuito nella sua valenza e soprattutto nella reale possibilità di favore lavoro e sviluppo.
Abbiamo il dovere morale di restituire al Molise la dignità di un popolo laborioso e culturalmente preparato, pronto a competere sui mercati nazionali ed esteri del mondo del lavoro e dello sviluppo per contribuire a risolvere definitivamente il problema della disoccupazione. E lo sviluppo, la
crescita socio-economica di un territorio parte e riparte dall’istruzione e dalla formazione dei giovani”.
Gli interessati possono visionare il Catalogo dei corsi attivati, che è pubblicato sul sito moliseineuropa.regione.molise.it”, Sezione Bandi e Avvisi.
Bando per lavori di pubblica utilità, Fontana (M5S): ancora dubbi su una misura concepita male
“Qualche giorno – spiega Fontana – fa abbiamo ricevuto risposta formale alla nostra interrogazione riguardante l’avviso pubblico rivolto ai comuni per l’attivazione di lavori socialmente utili. Una misura fortemente attesa da tanti disoccupati (soprattutto gli ex lavoratori dello Zuccherificio del Molise) che a causa della crisi versano in condizione di grave indigenza.
Lo stanziamento previsto per tale iniziativa, come noto, è di 3.500.000€ ma, nella risposta fornita dalla struttura, apprendiamo che all’avviso hanno risposto 93 comuni con il coinvolgimento di 967 potenziali lavoratori interessati, per una dotazione economica necessaria totale di 5.899.418€.
La conclusione del procedimento era subordinato, da parte della Regione, alla sottoscrizione di specifiche convenzioni con il Ministero del Lavoro, con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e con l’INPS. Adempimenti che – afferma il portavoce M5S – per cause sconosciute e non chiarite, hanno subito gravi ritardi a causa di una serie di osservazioni, revisioni e richieste di chiarimento. Quello che manca, al momento, è la sottoscrizione della convenzione tra la Regione Molise e L’INPS, ovvero l’ente che effettuerà materialmente i pagamenti.
Da informazioni ottenute presso gli uffici competenti – continua il Consigliere Fontana – ci è stato assicurato che anche questo passaggio, pare, sia in dirittura d’arrivo. Quello che invece non è stato chiarito in alcun modo sono le carenze insite nel bando, quelle che da subito abbiamo segnalato e più volte criticato a gran voce:
– Con quali criteri si provvederà a selezionare le domande presentate?
– Con che tempistica si provvederà a stilare la graduatoria definitiva?
– Quali criteri oggettivi verranno adottati per assegnare un punteggio a ogni singolo progetto?
Il silenzio dell’amministrazione in questo senso perdura e non fa altro che confermare la fondatezza dei nostri dubbi, più volte sollevati anche con nostri atti presentati e discussi in Consiglio regionale. Dubbi su una misura concepita male e attuata peggio – conclude il portavoce M5S – che non dà nessuna certezza a tutti quei lavoratori imprigionati in un limbo di disoccupazione, mobilità e speranze tradite.”
Gli anziani italiani non si curano più. Terapie costose, tempi lunghi e carenze di medici
Aumentano, in Italia, gli ultra sessantacinquenni che, scoraggiati dalle difficoltà, rinunciano a curarsi o a sottoporsi ad accertamenti clinici: sarebbero circa 3 milioni e 200 mila su 4 milioni di malati cronici. Secondo il rapporto Osserva Salute 2018, nel 2028 il numero di malati cronici salirà a oltre 25 milioni, più dell’80% dei quali sopra i 65 anni, i nostri anziani si curano sempre meno, scoraggiati dalla carenza di personale medico, dal costo dei farmaci, dalle infinite liste d’attesa per effettuare controlli clinici, mancanza di strutture ambulatoriali.
Un fenomeno che si solito aumenta durante l’estate, complici le alte temperature che scoraggiano gli anziani e li limitano negli spostamenti fuori casa anche nel caso di malesseri per i quali dovrebbero rivolgersi al pronto soccorso o andare dal medico di famiglia.
Basti pensare che non tutti i farmaci che servono a un malato cronico possono essere oggetto di prescrizione medica.
Si tratta di emergenza causata sia dai tagli alle spese di Stato e Regioni che devono contenere i costi della sanità e quindi limitano i servizi sia dal complesso sistema di accesso alle prestazioni e ai piani terapeutici individuali.
Le procedure amministrative previste sono spesso complicate per cui più di un quinto di malati cronici abbandona la cura senza rendersi conto che gli effetti negativi sulla propria salute, nella maggior parte dei casi, non sono immediati ma possono comparire anche dopo molto tempo.
Ma cosa accade in concreto? «Un diabetico, per esempio, non prenda più le sue compressine perché costano o perché è difficile ottenere la prescrizione del medico: subito non avrà sintomi ma si sentirà male dopo sei mesi…». Sapere di dover attendere anche un anno per una tac e una scintigrafia, è un altro fattore che induce a lasciar perdere, il numero dei medici, ospedalieri e di base è insufficiente.
Quali provvedimenti sono necessari, allora? «La prima cosa da fare è diminuire le liste d’attesa attraverso l’aumento del numero di ore sul territorio degli ambulatori specializzati portandoli al massimale orario di 38 ore settimanali e istituendo nuovi turni per le branche critiche.
Una soluzione sarebbe l’aumento delle borse di studio nelle specialità carenti come medicina d’urgenza, radiologia, anestesia, chirurgia, ginecologia, ortopedia.
Manca una rete di assistenza socio-sanitaria adeguata, occorre il potenziamento delle strutture territoriali, dopo anni di depauperamento dei servizi, che sta costringendo i cittadini a rinunciare alle cure o a rivolgersi in maniera inappropriata al pronto soccorso.
Inoltre i farmaci: non tutti quelli che servono a un malato cronico, gli over 65, sono mutuabili: costano e non sempre sono reperibili.
Quando nel 2028 il numero di malati cronici salirà a oltre 25 milioni, la patologia più frequente sarà ipertensione, con quasi 12 milioni di persone affette, l’artrosi/artrite interesserà quasi 11 milioni di italiani: per entrambe le patologie si stima già la presenza di oltre 1 milione di malati in più nel 2018 rispetto all’anno precedente. Tra 10 anni gli italiani affetti da osteoporosi, invece, saranno circa 5,3 milioni (+500 mila) e i diabetici saranno oltre 3,6 milioni, i cardiopatici circa 2,7 milioni, un “esercito” al quale bisogna cominciare a pensare subito con iniziative concrete. «L’allarme c’è: gli anziani aumentano e i soldi pubblici non sono sufficienti, i cittadini si sono stancati, governo e parlamento devono intervenire.
Alfredo Magnifico
Concesso il patrocinio dell’amministrazione comunale alla manifestazione del Molise Pride
Dopo aver portato in Commissione Cultura e aver fatto passare per quella sede il discorso sul patrocinio da concedere alla manifestazione del Molise Pride da parte del comune di Campobasso, l’assessore alla cultura e alle pari opportunità Paola Felice, al termine della seduta della Commissione di questa mattina, ha annunciato che il patrocinio è stato ufficialmente concesso dall’amministrazione cittadina.
“Abbiamo voluto far passare la discussione sul patrocinio da concedere alla manifestazione del Molise Pride che si terrà a Campobasso sabato 27 luglio, attraverso la Commissione consiliare – ha dichiarato l’assessore Felice ( nella foto) – per ribadire come un tale evento debba avere, anche in fase di dibattito, un atteggiamento inclusivo, aperto al confronto su idee contrapposte, sempre nel rispetto delle differenti opinioni. Con questo modo di intendere le contrapposizioni e discutere intorno ad esse, riteniamo di fare la differenza rispetto al passato amministrativo di questa città. Del resto, siamo in contatto diretto con gli organizzatori della manifestazione da tempo, sia per migliorare la riuscita dell’evento e sia per concordare con loro un programma di sensibilizzazione, da realizzare nel corso di tutto l’anno, legato alle tematiche proposte. Detto ciò, sulla posizione favorevole della nostra maggioranza al patrocinio non c’erano già dubbi, – ha puntualizzato Felice – vorrei ricordare che lo scorso anno, in Commissione Cultura, proprio il mio voto favorevole permise la concessione del patrocinio e quest’anno, già a maggio il sindaco Gravina, in piena campagna elettorale, aveva espresso la sua attenzione per le tematiche proposte dagli organizzatori del Molise Pride.”
Favorevoli al patrocinio tutti i componenti del M5S e quelli del PD presenti in Commissione Cultura, di parere opposto, invece, la consigliera Fasolino e la consigliera D’Alessandro.Area degli allegati