lunedì, Luglio 7, 2025
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Ossario Molisano: viaggio tra i cimiteri della nostra regione. 11° tappa cimitero di Monteverde (Bojano).

Scrivo questo articolo mentre in Libia un raid aereo ha colpito un centro di detenzione per migranti illegali vicino Tripoli e in Italia una donna tedesca, capitano di un’Ong, ha ricevuto insulti per aver salvato dei migranti, seppur abbia disobbedito a qualche divieto. Che la legge vada rispettata non ci sono dubbi, ma allo stesso modo va rispettata la vita.

Senza entrare troppo nel merito di pensieri personali (la verità sta sempre al centro!) certo è che quando si parla di immigrazione si fa riferimento al flusso di informazioni, oggetti e idee, ma ci si dimentica di parlare delle persone, le vere protagoniste, vittime di politiche di controllo innescate proprio in quelli che vengono definiti centri di accoglienza, dentro i quali, in molti casi, viene negata la dimensione umana. E mentre in Germania l’immigrazione è funzionale, in Francia avviene per assimilazione, in USA si parla di “bowl salad” (che determina il fallimento del multiculturalismo) l’Italia è caratterizzata da un non sistema emergenzialista per la sua tattica posizione geografica.

Non vorrei cadere in frasi fatte. “Anche gli italiani sono emigrati e anche loro venivano trattati male, soprattutto a livello lavorativo!”. Ma è vero. Sicuramente tutti avrete sentito parlare del sogno americano, della valigia di cartone, con una sola maglia a V, che per avere il girocollo veniva messa al contrario, ma piena di speranze e aspettative. Molte volte disattese, altre no. E la malinconia per il paese di origine.

E il buono e il marcio che, come oggi, c’erano anche quando gli italiani erano immigrati. Dal 1870 in poi, infatti, l’Italia ha spinto circa diciassette milioni di italiani ad emigrare nell’arco di cinquant’anni. Nel nuovo mondo, le mete favorite erano le città industriali della costa orientale degli Stati Uniti, per la vicinanza sia alle zone portuali che alle grandi città limitrofe. Alla paura e alla criminalizzazione dello straniero, nei primi anni, seguirono riflessioni legate alla pratica dell’immigrazione e gli stranieri iniziarono ad essere visti come braccia utili al funzionamento dell’economia nazionale.

Oltre che l’America le mete più ambite dagli italiani erano la Svizzera, la Germania, il Belgio e l’Inghilterra. In alcuni casi sono nati progetti di collaborazione con il paese d’origine che resta nel cuore, nei sogni, nei desideri del migrante… E alle volte si ritorna. Diffuso è, nell’ultimo periodo, infatti, il turismo di ritorno o la scelta di concludere il ciclo nel paese di origine, inebriandosi di ricordi e scoperte, che cancellano il tempo perso. Ad esempio, a Monteverde di Bojano, se si entra nel cimitero, sul lato sinistro, in basso, compare la foto di un uomo allegro che suona fieramente la fisarmonica. Sulla lapide la scritta “Antonio Scinocca, nato il 16 marzo 1942”. E morto? Antonio Scinocca gode di ottima salute e io gli auguro altri 100 anni di suonate, cantate e ballate con la sua fisarmonica.

È un emigrato, vive in Francia, da quando era bambino, e a Brive la Gaillarde ha messo su famiglia. Ha fatto fortuna nel mondo dell’edilizia, ma non passi un’estate senza tornare nella sua adorata terra, l’Italia, il Molise! Antonio ha scelto già tutto per quanto arriverà il momento, il posto, la lapide e la foto. Scaramanzia o no, la scelta di quest’uomo non è sicuramente legata a dinamiche familiari. È una scelta di cuore che dimostra l’attaccamento e la gratitudine alla terra dove è nato e dove sono nati i suoi cari. Questa di Antonio non è l’unica storia del genere.

Altri casi simili sono stati riscontrati anche al cimitero di Guardiaregia. Solitamente è una pratica frequente tra persone sole che spesso non hanno parenti, oppure sono quelle che, pur avendoli, non vogliono far gravare le spese dei funerali sui loro familiari. Mentre Antonio di parenti ne ha, ha tanti amici, tra cui la musica e ha reso nota la sua volontà, quella di farsi tumulare nel cimitero della sua borgata. Fra cent’anni e più, ovviamente!
di Angelica Calabrese

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Il sindaco Gravina in contatto diretto con il Mibac per i lavori della Cattedrale

A otto mesi dalla chiusura della Cattedrale di Campobasso, interdetta ai fedeli a causa del cedimento di una parte del solaio, il nuovo sindaco di Campobasso Roberto Gravina, ha immediatamente interessato il Mibac al fine di giungere ad uno stanziamento straordinario per il completamento dei lavori e la successiva riapertura. 

È così, che dopo aver incontrato informalmente il Ministro Bonisoli a Roma e dopo aver interessato la struttura ministeriale, lo scorso venerdì, Gravina ha formalmente scritto una nota al capo di gabinetto per “sollecitare, compatibilmente con le risorse disponibili, un intervento finanziario riguardo i lavori di restauro già in atto presso la Cattedrale di Campobasso, lavori per i quali i fondi già attivati risultano insufficienti allo scopo”.

Successivamente, dopo aver consultato Monsignor Bregantini e in accordo con la Curia, si è concordato che in questa fase, il Comune svolgerà il ruolo di facilitatore nella comunicazione con la struttura ministeriale e per essa, con la locale soprintendenza, curando la trasmissione della documentazione e tutto quanto utile per velocizzare la risoluzione del problema.

“Al Mibac, nei prossimi giorni, – ha precisato Gravina – gireremo la documentazione della Curia relativa ai lavori da effettuare per poter riaprire la Cattedrale alla città. Come amministrazione comunale ci stiamo attivando in modo diretto e concreto per porre all’attenzione del Ministero la necessità di prevedere un finanziamento che dia modo di giungere alla conclusione dei lavori una volta avviati. Il nostro è un ruolo di connessione che intende agevolare il più possibile le procedure e le tempistiche necessarie alla riapertura di un luogo che rappresenta per Campobasso un patrimonio di fede e di storia.”

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San Giacomo degli Schiavoni/ sequestrata discarica abusiva, due denunce

In data 16.07.2019, personale della Stazione Navale di Termoli, in seguito ad una meticolosa attività info-investigativa coordinata dal Reparto Operativo Aeronavale, ha sottoposto a controllo una vasta area trasformata in discarica abusiva ubicata in C.da Croce nel Comune di San Giacomo degli Schiavoni (CB). L’attività ispettiva consentiva di accertare che l’intero sito, sul quale insistono capannoni fatiscenti con copertura in fibro cemento amianto più noto come eternit, era stato trasformato con la complicità dell’incuria dei proprietari, in una discarica abusiva sulla quale insistevano centinaia di metri cubi di rifiuti pericolosi e non (materiale edile alla rinfusa, scarti di lavorazioni industriali, fusti contenenti olii esausti, pneumatici, rifiuti radio elettrici RAEE). Per quanto precede l’area, costituente una potenziale fonte di pericolo per la pubblica e privata incolumità, è stata sottoposta a misure cautelari reali. Sei persone sono state deferite alla Procura della Repubblica di Larino, le quali dovranno rispondere in concorso tra loro di inquinamento ambientale e attività di gestione non autorizzata di rifiuti. L’operazione si è svolta con la collaborazione dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA) Molise e personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Giacomo degli Schiavoni.

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La molisana Alisia Ialicicco, ospite al Premio Roma Danza 2019

Alisia Ialicicco, danzatrice, coreografa ed insegnante campobassana, studentessa dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma, aggiunge un tassello importante al mosaico della sua carriera. Diplomata I Livello in Danza Contemporanea nel 2017 e diplomanda II Livello ad Indirizzo Metodologico in Danza Contemporanea presso Accademia Nazionale di Danza, Alisia, ha abbracciato l’arte della danza da ragazzina nel capoluogo molisano per poi approfondire i suoi studi a Roma presso l’unica Istituzione Statale di Danza, riconosciuta a livello universitario, che rilascia diplomi di 1° e 2° livello come Istituto di alta formazione culturale AFAM riconosciuto dal MIUR. Un percorso di studi che l’ha portata a lavorare con docenti di grande rilievo nel panorama nazionale ed internazionale e con coreografi provenienti da tutto il mondo come Azuela, Simeoni, Rago, Siard, etc. Un percorso ricco che ha svolto nelle vesti di danzatrice indagando il mondo della danza contemporanea, delle sue tecniche e del suo repertorio; e nel percorso di formazione come docente, non solo attraverso lo studio metodologico delle tecniche ed i metodi di approccio, ma bensì anche attraverso lo studio teorico, fonte inestimabile di valore per avere un ampio bagaglio di conoscenza teorica, storica ed anatomica. A tutto questo, Ialicicco, ha da sempre unito la sua passione per la creazione coreografica, un istinto naturale che la spinge a tradurre nel suo corpo ed in quello delle sue danzatrici un linguaggio forte e profondo. Arriva così una grande soddisfazione per l’artista molisana, che insieme alle sue danzatrici e studentesse dell’Accademia Nazionale di Danza: Roberta Fanzini, Maria Grazia Marrazzo, Valentina Squarzoni e la campobassana Sara Ferrigno, sono state scelte dal Comitato Artistico in qualità di ospiti per il prestigioso Premio Roma Danza 2019. Un riconoscimento che lascia il segno nella carriera di queste artiste, che hanno danzato lo scorso 11 Luglio 2019 sull’incantevole palco del Teatro Grande dell’Accademia Nazionale di Danza, diretta da Enrica Palmieri, in occasione del Premio Roma Danza che nasce nel 2001 sotto l’Alto Patrocinato del Presidente della Repubblica, divenendo uno dei più prestigiosi concorsi di danza a livello internazionale. In tale occasione, Alisia Ialicicco, ha presentato una sua creazione dal titolo “Ti prefiggi quando”, un lavoro sulle note del Concerto per Oboe di Domenico Cimarosa, andato in scena lo scorso 20 Maggio 2019 per la prima volta proprio in terra molisana, presso il Teatro Savoia accompagnato dalle note dell’Orchestra del Conservatorio L.Perosi di Campobasso. “Portare su una scena così importante un mio lavoro, dinanzi ad una giuria di fama mondiale, ha rappresentato per me un dono inestimabile che custodirò con cura e del quale devo ringraziare il Comitato Artistico per aver creduto fermamente in noi ed il Direttore Enrica Palmieri. L’emozione di poter mostrare ad un pubblico così importante, il mio linguaggio, la forte connessione che vi è tra le danzatrici, resterà un momento assolutamente prezioso di cui sono grata. Ogni creazione che arriva sulla scena è frutto di un lungo e duro lavoro, spesso accompagnato da dubbi, delusioni e ripensamenti, ma la gioia immensa del palcoscenico ripaga ogni singolo momento, poiché in pochi minuti, attraverso i movimenti, mostriamo al pubblico tutto il processo sia corporeo, che interno”. Così Alisia Ialicicco descrive l’emozione di aver danzato davanti ad una giuria molto importante: Lutz Förster, Amancio Gonzalez, Guo Lei, Adela Mucollari e Ae Soon Ahn; e custodisce con cura questa soddisfazione che affianca la sua precedente Borsa di Studio ricevuta nel 2017 per la Martha Graham Dance School di New York che le ha permesso di vivere per ben tre mesi nella Grande Mela e studiare quotidianamente con la Martha Graham Dance Company, danzare per J.Buglisi e nei più grandi centri di danza del luogo, e la vittoria come Coreografa Emergente presso Accademia Nazionale di Danza per Mare Nostrum Elements 2019 programma che l’ha riportata nella città di New York nei mesi di Gennaio e Febbraio 2019 per creare un proprio lavoro coreografico e studiare presso Martha Graham Dance School, Cunningham Trust, Gibney, Peridance, etc. Da quest’ultima esperienza newyorkese, al fianco di Christine Dakin, è nato il lavoro “Ondanima” che negli ultimi mesi è stato scelto nell’ambito degli eventi dell’AND per ben dieci performance. La grinta di volare sempre più in alto, non fa tralasciare all’artista molisana, le sue idee e progetti in arrivo nella sua terra per aiutare i talenti della regione ed il suo impegno nell’insegnamento presso la scuola di danza A.S.D. Dance Art Campobasso diretta da Gianna Fiore.

( Foto: SIMONA COLADANGELO)

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Incidente stradale/ perde la vita 22enne Guardia giurata dell’Ivri

FOTO DI REPERTORIO

La scorsa notte un tragico incidente stradale si è verificato lungo il viadotto SS 652, in territorio di Castel di Sangro, al confine tra Abruzzo e Molise. La vittima è Enzo Casaburi, 22 anni Guardia Giurata dell’Ivri, in servizio a Campobasso, che viaggiava con l’auto di servizio. Il giovane ha perso il controllo dell’auto, per un malore o per un colpo di sonno, le cause al momento sono sconosciute, e lo schianto gli è stato fatale. Sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e operatori del 118.

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Meteo/ Anticiclone africano, nuova fiammata in arrivo

da www.meteoinmolise.com

SITUAZIONE ATTUALE: Il meteo d’estate, quello della canicola opprimente, è stato completamente spazzato via. Attualmente l’Italia risente della fase apicale di un deciso refrigerio, derivante dal passaggio rapido di un vortice ciclonico freddo in quota. Dal prossimo weekend anche l’Italia tornerà a sperimentare una fase via via più calda, con l’anticiclone africano che potrebbe di nuovo radicarsi ed insediarsi per lungo tempo sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo.

Meteo Molise :

Mercoledì: giornata prevalentemente soleggiata su tutta la regione sia al mattino che nel pomeriggio. Rari addensamenti, in un contesto comunque di schiarite estese e diffuse, nel corso del pomeriggio a ridosso dei rilievi più elevati. Venti deboli all’interno, moderati da nord-ovest sulla costa. Temperature in aumento, specie nei valori massimi. Mare da mosso a poco mosso.

Giovedì: al mattino cielo poco nuvoloso ma con tendenza a cielo sereno nelle ore seguenti. Venti deboli. Temperature in ulteriore lieve rialzo con valori sui 26-28 gradi. Mare poco mosso.

Venerdì: poche variazioni di rilievo rispetto ai giorni scorsi con esteso e diffuso soleggiamento. Venti generalmente deboli di direzione variabile. Temperature ancora in ripresa fino a 28-30 gradi. Mare calmo.

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Commissione Antimafia/ Nola: primi obiettivi, controlli su fondi pubblici

Ieri mattina si è riunita per la prima volta la Commissione speciale regionale a carattere temporaneo, di studio sul fenomeno della criminalità organizzata nel Molise, composta nelle scorse settimane all’unanimità dal Consiglio regionale e presieduta da Vittorio Nola. 
“In apertura di seduta – spiega il presidente Nola, portavoce M5S in Consiglio regionale – ho proposto ai colleghi di invitare la consigliera Paola Matteo a ritirare le dimissioni presentate nei giorni scorsi per problemi interni alla maggioranza. Poco dopo, in Consiglio regionale, la stessa maggioranza è confluita nuovamente sul nome di Matteo a cui sarà riproposta la carica di vice presidente. 
Ma, soprattutto, in Commissione abbiamo discusso della organizzazione dei lavori che focalizzerà alcuni obbiettivi prioritari, l’uno riguardante la destinazione di tutti i fondi pubblici regionali, nazionali e comunitari diretti ad attività che si concretizzano in Molise e l’altro improntato sulla sensibilizzazione del mondo della scuola per informare e contemporaneamente formare le giovani generazioni ai principi dell’etica e della legalità, con particolare attenzione alla lotta alle dipendenze. 
La costituzione della Commissione – prosegue Nola – appare quanto mai opportuna anche alla luce delle ultime notizie. Solo ieri, il prefetto di Campobasso Maria Guia Federico ha annunciato di aver emesso sette interdittive antimafia a carico di altrettante ditte operanti in Molise e sospettate di avere legami con la criminalità organizzata in maniera diretta o indiretta. L’ennesima prova che la regione non è esente da possibili infiltrazioni e la conferma che la Commissione speciale può e deve porsi come argine a tali fenomeni”.

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Arrestato 48enne e denunciate 2 persone, per detenzione di sostanza stupefacente e violazione degli arresti domiciliari

Nello scorso fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Bojano hanno svolto molteplici servizi di controllo straordinario del territorio, sia in uniforme che in abiti civili, allo scopo di prevenire e reprimere i reati predatori, contro la persona, nonché quelli in materia di sostanze stupefacenti.
In particolare, domenica scorsa i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato un 73enne residente a Bojano, che sottoposto alla misura della detenzione domiciliare è stato sorpreso a violare la prescrizione del divieto di allontanarsi dalla propria domicilio senza autorizzazione.
Ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Bojano hanno dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento di misura coercitiva emessa dal Tribunale di Campobasso nei confronti di un 48enne più volte sorpreso a violare la misura dell’obbligo di dimora e pertanto sottoposto agli arresti domiciliari.
Sempre nella notte di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, nel corso di specifici servizi finalizzati al contrasto della detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, hanno controllato un ventiduenne campano, trovato a circolare con la propria autovettura nei pressi di un night club, il quale a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di circa grammi 0,20 di cocaina. Il ragazzo pertanto è stato segnalato agli organi competenti e la sostanza stupefacente è stata sottoposta a sequestro.
Al fine di garantire maggior sicurezza ai cittadini nel periodo estivo, nei prossimi giorni saranno ulteriormente intensificati i servizi di controllo del territorio, in particolare i controlli alla circolazione stradale e di contrasto all’uso di sostanze stupefacenti.

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Criminalità organizzata nel Molise, riunione della Commissione Speciale regionale

Presieduta dal suo Presidente Vittorio Nola, si è riunita in mattinata la “Commissione Speciale, a carattere temporaneo, di studio sul fenomeno della criminalità organizzata nel Molise”.
In apertura della seduta la Commissione ha preso atto delle dimissioni del Commissario Paola Matteo, invitandolo a ritirare le dimissioni e in caso contrario ha chiesto al Presidente del Consiglio regionale, Salvatore Micone, di attivare immediatamente le procedure per la nomina del nuovo componente.
Il Presidente Nola, raccogliendo anche le posizioni dei vari Commissari, ha evidenziato quanto, anche alla luce dei fatti di cronaca di questi giorni sui rischi di infiltrazione delle criminalità organizzata in Molise, l’azione politica della Commissione Speciale sia utile in aggiunta a quella giudiziaria, portata avanti dalla Magistratura e di polizia, portata avanti dalle forze dell’ordine. Nola ha poi confermato la volontà della Commissione di operare un controllo puntuale e attento su tutti i fondi pubblici regionali, nazionali e comunitari per garantire un ulteriore riscontro sulla impermeabilità alle infiltrazioni malavitose delle varie procedure politico-amministrative previste dalla legge.
La Commissione ha infine esortato il mondo della scuola a procedere da subito nella diffusione di una cultura della legalità e del contrasto a fenomeni malavitosi per attivare un virtuoso processo di formazione delle giovani generazioni.

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Ursula von der Leyen Presidente della Commissione UE, Patriciello: Programma coraggioso

Il programma della Commissione per il prossimo quinquennio è certamente ambizioso. Ma non basta votarlo, occorre soprattutto attuarlo, a cominciare dalla riforma del regolamento di Dublino sulla gestione dei flussi migratori”.

Lo ha detto Aldo Patriciello, europarlamentare e membro del Partito Popolare Europeo, al termine della votazione con cui l’Europarlamento, riunito a Strasburgo in seduta plenaria, ha dato il via libera alla nomina di Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea.

“Piena soddisfazione per le parole e i punti programmatici ascoltati in aula da parte di Ursula von der Leyen. La sua elezione a Presidente della Commissione Europea – ha dichiarato Patriciello –  è una scelta che, oltre ad aver riscosso un ampio consenso tra i deputati del Parlamento europeo, assume altresì un significato politico rilevante considerando che, per la prima volta nella storia dell’Unione, viene nominata una donna. Mi auguro che il Parlamento europeo sia in prima linea per sostenere e appoggiare con convinzione i punti del programma che abbiamo ascoltato nel corso della seduta plenaria. I cittadini – ha proseguito l’eurodeputato azzurro – vogliono un’Europa più forte, più unita, più democratica. Un’Europa indipendente non solo sotto il profilo politico ma anche sul piano energetico; che scommetta sull’innovazione e sulla crescita industriale; che difenda le libertà come anche il commercio e le nostre imprese dalla concorrenza sleale; che protegga le fasce deboli, lo stato di diritto e i valori su cui si fonda la nostra Unione.  Ho espresso il mio voto in favore di Ursula von der Leyen con convinzione, non soltanto perché ritengo sia una figura politica di grande esperienza e una convinta europeista, ma anche perché – ha concluso Patriciello – sono certo che saprà guidare la Commissione in maniera energica ed indipendente dagli interessi dei singoli Stati, dotandola di tutti gli strumenti necessari per affrontare le urgenti sfide che attendono l’Europa nei prossimi anni”.

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