domenica, Luglio 13, 2025
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Con “Le zanzare non sono più quelle di una volta”, parte la tre giorni del Teatro al Castello Monforte

Due fratelli si incontrano dopo diversi anni di lontananza; prima di andare a dormire, fra un racconto divertente e un brano musicale d’annata, si ritrovano a combattere contro una fastidiosa zanzara che abilmente sfugge alle ciabattate. Uniti come non capitava da tanto nella caccia alla zanzara, piano piano scoprono di avere entrambi dei piccoli segreti nel cuore. Il loro viaggio nei ricordi dell’infanzia vissuta negli anni settanta li porta verso una nuova ed inaspettata presa di coscienza attraverso una riflessione profonda e, forse, non casuale.

Questa, in breve, la trama dello spettacolo “Le zanzare non sono più quelle di una volta” di William Mussini, Incas Produzioni, con Marco Caldoro e Francesco Vitale, che sarà in scena lunedì 26 agosto alle 20.30 nel cortile del Castello Monforte di Campobasso e aprirà la tre giorni di Teatro al Castello prevista nel cartellone degli appuntamenti di “Eventi in città. ContaminAzioni Culturali tra luoghi e generi” dei mesi agosto e settembre, stilato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso.

Le altre serate teatrali previste nella corte del castello cittadino, vedranno come protagonista martedì 27 agosto Silvia Siravo con “Signora Ava”, omaggio a Francesco Jovine, e mercoledì 28 agosto “Si ma… canto”, spettacolo di parole e musica a cura di Open Arts.

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito e non è prevista la prenotazione.

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Boccardo (UIL): Ambiente, facciamo del Molise la prima regione green d’Italia


“Quando viene a trovarci qualcuno da fuori, che non conosce la nostra terra, l’osservazione che fa e l’impressione positiva che ne riporta è tutta per la bellezza del territorio, per la salubrità del clima, per l’ambiente incontaminato. Davvero il Molise, sospeso fra le spiagge incantevoli di Termoli e la montagna del Matese, disegnato fra le colline del basso Molise e i boschi dell’interno, è un paradiso. E l’ambiente, la natura, la coniugazione fra i borghi e gli ampi spazi poco antropizzati, sono i suoi gioielli.”
”Dovremmo essere capaci di trasformare questa realtà, della quale spesso noialtri non riusciamo nemmeno a capacitarci, in ricchezza, in opportunità di sviluppo e di crescita economica e produttiva, in occasione per lavoro nuovo e qualificato per le nostre genti. Questa sarebbe la vera opportunità del cambiamento, che da tempo e da più parti, richiamiamo e rivendichiamo.” Riflette su questo Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, proprio oggi che i potenti della terra si riuniscono in Francia per dibattere sulle strategie globali per combattere le estreme differenze fra Paesi, e si trovano a gestire il gigantesco problema del polmone del mondo che, nella foresta amazzonica in Brasile, va in fumo.


D’altra parte, in questo periodo storico l’attenzione verso l’ambiente è cresciuta esponenzialmente, complice anche il movimento lanciato da Greta Thunberg ,“Friday For Future”. I dati sono allarmanti, per la Terra è iniziato un vero e proprio conto alla rovescia “di cui noi siamo artefici ma allo stesso tempo gli unici a poterne rallentare il decorso.”
La sindacalista osserva: “In questi anni sentiamo parlare sempre più spesso di tutela ambientale, inquinamento, cambiamenti climatici e di surriscaldamento globale: questioni urgenti, da sostenere nell’immediato, ma purtroppo ancora non seriamente affrontate. Proprio per sensibilizzare la politica, il settore produttivo,  le istituzioni e i cittadini ad una maggiore responsabilità nei confronti dell’ambiente, dobbiamo, come sindacato ed a partire da ogni contesto territoriale, magari anche marginale come è il Molise, sollecitare e spingere ognuno, a partire dalle Istituzioni, a fare di più per cercare soluzioni di sviluppo fondate sulla sostenibilità, favorendo l’economia circolare e la giusta transizione verso un’energia pulita, perché è fondamentale affrontare la questione ambientale in termini complessivi. 

Proprio questo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità può creare occupazione di qualità e garantire salute e sicurezza alle popolazioni. E su questo percorso, elemento importante, incroceremo la sensibilità delle nuove generazioni, delle ragazze e dei ragazzi, che sono il futuro della comunità e che, proprio loro, devono diventarne i protagonisti e i primi attori.”
“Conte saprà bene rappresentare la strategia del nostro Paese anche su questi temi. Ma la partita dell’ambiente è, tipicamente, una questione da affrontare in chiave glocal: globale, con un rapporto fra gli Stati e intese e accordi internazionali, ma al contempo da praticarsi in chiave locale.”
“Cominciamo, allora, nel nostro piccolo Molise – questa l’ennesima sfida della UIL agli amministratori ed alle altre forze locali – Possiamo far diventare il Molise la regione più green d’Italia, attirare qui il turismo di coloro che cercano nella natura incontaminata l’elemento centrale del loro periodo di ferie; possiamo favorire quelle imprese turistiche ed accompagnare gli investimenti di coloro, imprenditori privati non soltanto locali, che puntano su agriturismi e campeggi a contatto con la natura; possiamo essere la prima realtà territoriale che dichiara fuori legge la plastica e si impegna a ridurne l’uso sul proprio territorio; con il tanto eolico che ha invaso le nostre colline e la tanta acqua che può produrre energia non dovrebbe essere difficile per noi percorrere, fra i primi, la strada della decarbonizzazione dell’energia. E, ancora, quando pensiamo ai lavoratori in ammortizzatore sociale da impegnare in attività di pubblico interesse e a beneficio della collettività, diamo a queste un connotato di difesa, valorizzazione e promozione dell’ambiente (d’altra parte, i tanti progetti dei nostri Comuni che hanno intessuto il Contratto Interistituzionale di Sviluppo, non vanno proprio in quella direzione?). E orientare la stessa formazione professionalizzante e la ricerca e l’impegno dell’Università proprio sui temi dello sviluppo sostenibile e l’acquisizione di competenze per questa nuova economia su cui il futuro, inevitabilmente se non vorremo soccombere, si imposterà.”
Ma la Segretaria generale della UIL non immagina proprio un Molise messo sotto una campana di vetro. “Lo sviluppo di una industria manifatturiera, della quale nessun territorio può fare senza a meno di arrendersi ad uno sviluppo fatto solo di caciotte e zampogne (e non è certo la posizione del nostro Sindacato), può, deve essere coniugato con uno sviluppo armonico nell’ambiente. Non tutte le aziende sono di per sé inquinanti, le modalità di abbatterne l’impatto sono oggi ben più avanzate che decenni fa, i primi soggetti portatori di innovazione anche sul versante del rispetto dell’ambiente sono spesso proprio imprenditori consapevoli (e di costoro ne avrebbe tanto bisogno la nostra economia). Altrettanto possiamo dire per l’agricoltura: uno sviluppo armonico e di ampia visione di questo settore primario dell’economia si concilia con la valorizzazione del territorio e diventa, di per sé, elemento di qualificazione e promozione e salvaguardia dell’ambiente (purché il tutto sia ben concepito, adeguatamente controllato, sostenuto ed accompagnato negli investimenti). Da tempo lo diciamo: le 3 A strategiche sono per noi l’Ambiente, Artigianato, Agricoltura.”
Sostanzialmente, alla UIL piacerebbe tanto avere una Regione, degli amministratori responsabili ma anche altri soggetti della rappresentanza, che di tutto questo discutessero, che mettessero a fuoco, anche attorno alla questione ambientale, la famosa IDEA FORTE PER LO SVILUPPO DEL MOLISE.
“Se presento qui alcune riflessioni da fine delle ferie, non lo faccio certo per spirito polemico o per la ricerca di spazio nel, sonnacchioso, dibattito locale. La partita che dobbiamo giocare, Conte a Biarritz e noi qui in Molise, è ben più importante: dobbiamo consegnare alle generazioni future un pianeta in condizioni almeno pari rispetto a quelle in cui l’abbiamo ereditato, garantendo ad esse il diritto di usufruire nella stessa misura e senza degrado delle stesse risorse naturali di cui beneficiamo come generazione attuale.”

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Kiss Me Deadly,torna con un programma di esperienze e visioni a tinte fortemente nere, thriller e pulp

KISS ME DEADLY, la kermesse nata nel 2015 per esplorare le nuove frontiere del noir, torna anche quest’anno, dal 26 al 31 agosto, sulla terrazza del Palazzo GIL con un programma di esperienze e visioni a tinte fortemente nere, thriller e pulp.

A palazzo Gil si si è svolta la presentazione con il presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti, Leopoldo Santovincenzo direttore artistico della manifestazione e Maria Grazia Galasso presidente dell’Associazione culturale Kiss me Deadly.
La kermesse – evento ideato e realizzato dall’Associazione Culturale Kiss Me Deadly e prodotto dalla Fondazione Molise Cultura, con il patrocinio di Lucca Comics & Games – si aprirà con l’anteprima di IL REGNO di Rodrigo Sorogoyen, straordinario noir politico vincitore di 7 Premi Goya. Il film fotografa l’ultima drammatica stagione della vecchia partitocrazia e le sue aberrazioni con un thriller ansiogeno che affonda il protagonista in una notte sempre più tenebrosa.

Per gli INCONTRI CON GLI AUTORI, Valerio Varesi, creatore delle avventure poliziesche del commissario Soneri ci parlerà del giallo come “meccanismo di scandaglio della realtà”.
Mentre il giornalista d’inchiesta Fabio Sanvitale presenterà il suo documentario Pasolini, poesia e sangue, nel quale si torna ad indagare, sotto una nuova prospettiva, sull’omicidio dello scrittore e regista; Scrivere il Crimine è il titolo del suo incontro serale con il pubblico mentre nel workshop pomeridiano ci introdurrà al “Giornalismo investigativo: cos’è e come si fa”.
La presentazione della Guida alla letteratura noir di Walter Catalano completa le proposte dedicate alla letteratura di genere.

Per la tradizionale sezione COMICS, curata da Andrea Fornasiero, avremo ospite Maurizio Lacavalla che ci racconterà il suo libro a fumetti Due attese, onirica indagine su un uomo misteriosamente scomparso dove la Seconda Guerra Mondiale fa da sfondo alla trama.
Daniele Bigliardo, fondatore della Scuola Italiana di Comix, ci parlerà invece delle storie disegnate per Dylan Dog e delle trasposizioni a fumetti dei romanzi di Maurizio de Giovanni dedicati al commissario Ricciardi.
Entrambi condurranno dei workshop pomeridiani sul fumetto: L’INNESTO SURREALE a cura di Lacavalla e INCUBO NOIR condotto da Bigliardo. Per iscriversi gratuitamente: laboratori.kmd@gmail.com

OCCHI SUL NOIR è la grande mostra della V edizione, dedicata all’epopea delle fotobuste cinematografiche dei film noir e curata dal collezionista e critico Paolo Zelati, che guiderà il pubblico attraverso la storia, gli artisti e gli aneddoti sulla cartellonistica cinematografica. Occasione rarissima per rivedere i volti dei più grandi protagonisti della stagione classica del noir: da Humphrey Bogart a Barbara Stanwyck, da Lauren Bacall a Robert Mitchum.

Novità assoluta della kermesse è la prima produzione originale di Kiss Me Deadly, il progetto PULPmanzo, di Manuel Civitillo con gli scatti di Massimo Di Nonno, in collaborazione con il Centro per la Fotografia Vivian Maier di Campobasso: durante la settimana dell’evento verrà realizzato un fotoromanzo noir in stile anni ’70, tutto ambientato a Campobasso, che sarà poi stampato e distribuito, in un’edizione da collezione a tiratura limitata, il giorno di chiusura.
NASCITA DI UN PULPmanzo, è il backstage che sarà realizzato da Matteo Blanco sui set fotografici e che verrà proiettato l’ultima sera.

La sezione cinematografica includerà anche una seconda anteprima, il noir franco-belga A BLUEBIRD IN MY HEART di Jérémie Guez, inedito in Italia. Gli altri film selezionati per le DARK NIGHTS, sono: COCAINE – LA VERA STORIA DI WHITE BOY RICK di Yann Demange ricostruisce la vera vicenda del più giovane informatore dell’FBI nella Detroit degli anni ’80, nella città simbolo dell’industria automobilistica nazionale assediata da un perenne inverno, per buttare uno sguardo sul passato che è anche, in filigrana, uno sguardo sul presente. Premio del Pubblico al Sundance Film Festival 2018, al Rotterdam International Film Festival 2018 e al Torino Film Festival 2018, IL COLPEVOLE di Gustav Möller, virtuosistico tour-de-force in tempo reale che racconta la lunga notte di un poliziotto in un giallo fitto di colpi di scena.

L’ANGELO DEL CRIMINE di Luis Ortega, è il film ispirato alla vera storia di Carlos Eduardo Robledo Puch, lo psicopatico pluriomicida più famoso d’Argentina che, ventenne, fu condannato all’ergastolo per 11 delitti.
FRATELLI NEMICI-CLOSE ENEMIES di David Oelhoffen rilegge la grande tradizione del polar aggiornandola allo scenario delle moderne periferie urbane e dell’immigrazione.
Un omaggio a Georges Simenon con due classici ispirati ai romanzi dello scrittore, restaurati dalla Cineteca di Bologna, chiude il cartellone delle proiezioni.

Per celebrare il centenario della nascita della Bauhaus, il Bang Bang Bar, allestito nel Palazzo GIL, sarà arredato con una serie di opere grafiche che ripropongono l’estetica della storica corrente artistica. Completano il programma i quotidiani aperitivi musicali con il vinile che si chiuderanno sabato 31 in compagnia di Luzy L noto animatore di eventi musicali romani super pop che proporrà una selezione che spazia da Yma Sumac agli Air, da Badly Drown Boy a Catherine Spaak, ideale da ascoltare sorseggiando un aperitivo ma anche per danze sfrenate, come se Peter Sellers fosse con noi a bordo piscina.

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Intervento dei Vigili del Fuoco a Termoli e Guglionesi per incendi di sterpaglie

Ancora numerosi gli incendi di sterpaglie, canneti ed incolto che, durante la notte, hanno tenuto impegnati il personale di Termoli ed in particolare, intorno alle ore 1.30, un violento incendio di un canneto a bordo strada, in Via del Mare, ha creato problemi alla circolazione veicolare. Altri interventi per incendi in Contrada Difesa Grande e nel territorio del Comune di Guglionesi.

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Termoli/ auto finisce contro il guard rail, un ferito

Alle 23 c.a. di ieri sera la squadra del Distaccamento di Termoli interveniva sulla SS 87 Km.220+200 (ingresso autostrada A14) per un incidente stradale che ha coinvolto un’autovettura, con il solo conducente a bordo, che ha impattato violentemente contro il guard-rail. Sul posto il personale ha provveduto alla messa in sicurezza dell’auto permettendo un agevole intervento del medico 118 per le cure del caso. Traffico bloccato fino al recupero del mezzo incidentato ed al ripristino delle condizioni dell’asfalto. Ad effettuare i rilievi di prassi la Polizia Stradale di Termoli.

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Campomarino: Identificato l’autore dell’aggressione ad un operatore specializzato

FOTO DI REPERTORIO

Nel volgere di pochi giorni i Carabinieri della Stazione di Campomarino, coordinati da quel Comandante, hanno dato un volto ed un nome all’uomo che il 06 agosto scorso, aggrediva violentemente un operaio specializzato in pieno centro a Campomarino Lido.

Erano da poco trascorse le 17.00, di quell’assolato martedì pomeriggio, quando l’ignaro operatore di una ditta del settore ecologico, nell’espletare il suo turno di lavoro, veniva aggredito nella zona lido di Campomarino e precisamente nella pubblica Via Kennedy, sotto gli occhi degli increduli passanti e bagnanti di rientro dal mare.

Un’aggressione violenta quanto repentina, che provocava diverse lesioni alla vittima, soccorsa da alcuni testimoni prima e successivamente da un’autolettiga del 118 che lo trasportava al pronto soccorso del nosocomio “San Timoteo” di Termoli.

Immediato l’intervento sul posto di una gazzella dei Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Termoli, i cui militari sentono i presenti e recuperano informazioni rivelatesi poi utili per il prosieguo dell’attività investigativa.

Quello che appariva assurdo era il motivo di cotanta violenza, riconducibile ad un errore – ovviamente non scusabile sotto alcun punto di vista – di persona. Infatti il destinatario doveva essere un ausiliario del traffico che poco prima aveva sanzionato l’autore del gesto per una infrazione al C.d.S., riconducibile verosimilmente ad un parcheggio.

L’attività di indagine dei Carabinieri della piccola Stazione, ha consentito di individuare un 50enne residente in Trentino Alto Adige, in ferie con la famiglia nella piccola località turistica, che non aveva mandato giù la contravvenzione e dopo aver visto l’operaio specializzato aggirarsi in zona con un tablet aveva pensato di rivalersi con la violenza.

La vittima ha ringraziato l’operato dei Carabinieri e la pronta risposta, senza nutrire alcun rancore nei confronti del suo aggressore, che risponderà all’Autorità Giudiziaria dei reati di lesioni personali e violenza privata.

La Compagnia Carabinieri di Termoli sottolinea l’importanza di una segnalazione quanto la sua tempestività, invitando chiunque a non girarsi dall’altro lato perché il prossimo potremmo essere noi.

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Allagamenti Isernia, PCL: danni dovuti all’incuria

Riceviamo e pubblichiamo

Gli allagamenti del 23 agosto nella città di Isernia sono in gran parte dovuti all’incuria a partire dalla mancanza di ordinaria programmazione della manutenzione dei tombini ed alle piccole opere necessarie per evitare tali eventi dannosi .

Necessita infatti un piano urbano, anche di piccole opere manutentive, per la prevenzione da tali rischi di allagamento, poiché è inaudito che alla minima pioggia un po’ più intensa del solito si vada incontro a tali situazioni.

Quanto accaduto è la riprova che questa ennesima amministrazione di destra, mentre si disinteressa totalmente delle reali problematiche sociali e urbane, si è mostrata invece molto energica e talebana nel perseguire scelte dannose per collettività, come il demenziale rigetto dello SPRAR cavalcando le idiozie xenofobe che hanno peraltro distratto la popolazione locale verso falsi obiettivi e guerre tra poveri, e il disastro sociale ed amministrativo totale, con la consegna della città a due capitalisti, uno per la gestione privatizzata dei tributi, l’altro legato alla scandalosa vicenda speculativa dei parchimetri, di cui stiamo rivelando e impugnando tutte vessazioni sociali e legali, con una lotta a oltranza sino alla revoca e all’annullamento degli atti.

E per la memoria collettiva, questa volta non si dimentichi chi ha sostenuto alle scorse elezioni questa amministrazione: liste “civiche” dell’area della destra isernina, più “Fratelli D’Italia” e “Casa Pound” (quest’ultima sigla seppure elettoralmente insignificante con lo zero virgola per cento, è entrata in consiglio grazie all’espediente nella lista di FI, poi uscita dalla maggioranza solo per non aver ricevuto la poltrona di assessore).

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI – ISERNIA

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Comune di Campobasso/ Tante le opportunità per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche

Il Comune di Campobasso intende rilanciare all’attenzione della cittadinanza le opportunità offerte dalle forme di contributo per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche.

La legge9 gennaio 1989 n 13 “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” prevede per la realizzazione di opere dirette al superamento e all’eliminazione di tali barriere, dei contributi a fondo perduto con le modalità di cui al comma 2 dell’art. 9 della suddetta legge.

La legge11 dicembre 2016 n 232 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017 – 2019 “ha previsto (art 1, comma 140) l’istituzione presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di un fondo destinato, in parte, all’eliminazione delle barriere architettoniche.

La Regione Molise ai sensi della legge n. 13/89, art.9 ha previsto dei contributi a fondo perduto per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, nella misura prevista dal suddetto art 9:

Hanno diritto al contributo con le procedure determinate dagli artt 10 e 11 legge 13/89: le persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti, ovvero quelle relative alla deambulazione e alla mobilità;coloro che hanno a carico i citati soggetti;i condomini in cui risiedono le persone disabili, per opere relative alle parti comuni.

Non hanno, invece, diritto al contributo le persone disabili che: presentano menomazioni e/o limitazioni funzionali temporanee; non hanno la residenza anagrafica nell’immobile oggetto di intervento; cambiano la residenza dopo aver presentato la domanda e prima di aver effettuato i lavori; richiedono il contributo per eseguire i lavori di “accessibilità” (come definiti dalla circolare Ministeriale pubblicata nella G.U. 145 del 23/06/1989), per edifici costruiti dopo l’entrata in vigore della legge n 13 del 09/01/89.

La domanda di contributo deve essere, in ogni caso, presentata esclusivamente dal disabile o da colui che esercita la potestà o possiede la tutela del soggetto. Non possono, quindi, presentare la domanda altri soggetti. Di conseguenza, nel caso del proprietario di un alloggio o dell’amministratore di un condominio in cui risiede un disabile, deve essere il disabile stesso a presentare la domanda di contributo, con il benestare del proprietario o dell’amministratore, indicando, nell’apposito spazio sul modulo di domanda, che il destinatario del contributo è il proprietario dell’immobile o il condominio stesso.

Gli adeguamenti e gli interventi finanziabili possono riguardare sia opere per l’accessibilità all’immobile, sia opere per la visibilità che per l’adattabilità.

Il disabile, o colui che esercita la potestà o possiede la tutela del soggetto, deve presentare la domanda di contributo (in bollo) compilando l’apposito modulo, per l’immobile in cui ha la residenza, per gli adeguamenti necessari. I moduli compilati vanno consegnati con tutta la documentazione al S.U.E. Sportello Unico per l’Edilizia del Comune, negli orari di apertura al pubblico (lunedi – mercoledi dalle ore 9.30 alle ore 13.00; gioved^ dalle ore 15.30 alle ore 17.30).

Per maggiori Informazioni: ci si può rivolgere al geometra Carlo Oriente ai seguenti recapiti: carlo.oriente@comune.campobasso.it, telefono: 0874-405486.

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Opera al Laghetto, sold out a Venafro per Tosca. Il primo dei quattro appuntamenti del Festival Internazionale

Quasi si tocca con mano l’entusiasmo per la seconda edizione del Festival Internazionale Opera al Laghetto, manifestazione clou dell’estate venafrana approntata dall’amministrazione comunale e rientrante nel progetto regionale “Turismo è Cultura” dell’assessorato al Turismo.

Questa sera sul palco che emerge dalle acque del laghetto cittadino ci sarà la prima rappresentazione di Tosca di Giacomo Puccini per la quale si è vicini al sold out. La tecnologia a supporto dell’arte e lo scenario esclusivo regaleranno uno spettacolo unico agli spettatori; ristoranti, hotel e B&B della zona sono divenuti un importante supporto per l’accoglienza da fuori regione.

Lunedì, sullo stesso palco, saranno presentate le opere di Arte all’Opera, una mostra collettiva ispirata a Tosca nella quale pittura e fotografia sono a servizio della lirica.

Martedì 27, invece, con “Italians in The World” saranno premiati quei personaggi che diffondono la cultura italiana all’estero e mercoledì 28 la seconda e ultima messa in scena del capolavoro di Puccini.

Un evento che coinvolge artisti di spessore, talenti provenienti anche da Brasile e Inghilterra e giovani promesse molisane.

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La città Invisibile/ Questione casa a Termoli: le nostre proposte per riutillizare edifici vuoti

Dopo le prime due puntate (in cui abbiamo affrontato il tema degli sfratti e quello delle politiche abitative) prosegue l’inchiesta de La Città Invisibile/ Termoli sulla questione casa nel nostro territorio con questa terza ed ultima parte, dove ci dedichiamo ad elaborare alcune proposte per intervenire sui bisogni collegati alla casa.
Se, come pensiamo, infatti, la casa è un diritto inalienabile di ogni persona, allora è necessario e urgente porre al centro delle politiche locali strumenti adeguati affinché tale diritto venga riconosciuto. La questione delle politiche abitative è, certamente, un tema molto complesso: esso si interseca con le problematiche e la visione degli amministratori rispetto alle politiche sociali, culturali, turistiche, urbanistiche.
Alla luce della nostra esperienza di lavoro con i senza tetto e con le altre marginalità sociali, alla luce dei dati raccolti, ci sentiamo di proporre alcune misure e iniziative che potrebbero essere prese per intervenire efficacemente sulle situazioni di disagio abitativo. Sono proposte fattibili, nel breve e medio termine, in parte realizzabili con risorse già a disposizione, in parte realizzabili attraverso studio e progettazione, e soprattutto con tanta volontà personale e politica di riconoscere il diritto alla casa per tutti.
PER I SENZA DIMORA CRONICI: PRIMA LA CASA!
C’è, come dicevamo, anche chi a Termoli vive da più di quattro anni strada, senza casa (sono quelli che vengono definiti senza dimora “cronici”). In alcuni casi coincidono con situazioni di disagio psichico e dipendenze, disabilità fisiche, età avanzata, che richiedono necessariamente l’intervento di professionalità specifiche, e percorsi individuali. In questi casi la costruzione di un rapporto di fiducia e diretto è fondamentale e l’invio in strutture istituzionali non può essere imposto dall’alto.
Per queste persone il dormitorio non è evidentemente una soluzione praticabile, e spesso sono loro stessi a rifiutarlo per i più svariati motivi. Un ingresso a intermittenza e un limite di giorni, in aggiunta a regole che spesso non vengono accettate da chi è ormai abituato a un certo stile di vita, fanno del dormitorio un luogo non adatto a chi vuole riconquistare autonomia e tentare un percorso di re-inclusione. Caso per caso (sono in tutto circa un quarto delle situazioni riscontrate, in numeri assoluti davvero poche persone) è necessario offrire la possibilità a queste persone di ricevere un orientamento per accedere a forme di reddito e alle graduatorie per la casa popolare.
I progetti di Housing First in questo senso rappresentano secondo noi la modalità più efficace di intervento. Si basano sul principio che la casa è un diritto e che l’accesso alla casa non deve essere condizionato a “fare il bravo povero”. In altre parole, anche per chi ha problemi di alcool, droghe o disagio psichico la casa deve essere concessa come inizio di un percorso di autonomizzazione e non alla fine come “premio”. Le esperienze già in campo (in Italia da pochi anni, all’estero da molto più tempo) dimostrano che questo approccio funziona. Le persone da quando mettono piede in casa loro iniziano a stare meglio.
Come si può realizzare?
Di nuovo, gli edifici pubblici in disuso potrebbero essere adibiti tra le altre cose a uso sociale, anziché venduti ai privati. Evitando di creare dei ghetti, è possibile fare di questi luoghi spazi di socialità, cultura e inclusione.
Oltre agli immobili pubblici, l’Housing First (come ci è stato ampiamente spiegato nel convegno di givedì 27 giugno presso la sala consiliare del Comune di Termoli) può essere realizzato in immobili di proprietà della Chiesa o altri enti benefici, così come con accordi diretti con piccoli proprietari privati, come funziona con il sistema di protezione e accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati.
PER CHI E’ IN EMERGENZA: RECUPERARE IL PATRIMONIO INUTILIZZATO
Per chi è in emergenza abitativa, cioè è sotto sfratto o ha perso la casa da poco, andrebbero predisposti appartamenti appositi dove persone singole, coppie o famiglie possano alloggiare per un periodo di alcuni mesi, personalizzato a seconda del bisogno, e accompagnati in un percorso di recupero dell’autonomia, per l’accesso a forme di reddito, formazione o lavoro. Questi appartamenti quindi andrebbero a liberarsi man mano che le situazioni di emergenza vengono risolte lasciando spazio a nuovi casi.
Per fare questo, edifici pubblici in disuso o abbandonati, andrebbero adeguati e messi a disposizione dal comune, a partire da quelli già idonei ad essere abitati (vedi l’ ex-caserma dei Carabinieri in via Martiri della Resistenza). La messa a disposizione di appartamenti per l’emergenza non richiede neanche l’affido della gestione a organizzazioni del privato sociale che devono impiegare personale. L’unico impegno del comune sarebbe quello di consegnare le strutture in buono stato, monitorarne periodicamente l’utilizzo e pagare le utenze. Inoltre le famiglie beneficiarie potrebbero essere coinvolte in un progetto di auto-recupero dell’immobile e degli appartamenti, che così avrebbe anche costi più bassi per il pubblico e contribuirebbe a rendere le case più intime, personalizzate e accoglienti.
L’ex-caserma potrebbe diventare così un vero e proprio condominio, in cui potrebbero essere predisposti alcuni spazi comuni per attività ricreative e per incontri di gruppo con volontari e servizi sociali, aperto anche ad associazioni culturali per eventi. Perché la marginalizzazione si combatte anche con le relazioni e la cultura. Senza grosse spese e senza costruire nuovi edifici si potrebbe sfruttare il patrimonio esistente e riutilizzarlo a fini sociali.
Esistono già in Italia numerosi esempi virtuosi di città che hanno dichiarato ‘Bene Comune’ alcuni spazi e edifici in disuso recuperati, in collaborazione fruttuosa tra istituzioni, abitanti e associazioni, come a Genova, Napoli, Messina, Milano, Venezia. Su questo alcuni cittadini in passato hanno già fatto una mappatura di spazi abbandonati e in disuso a Termoli che il comune potrebbe usare per attivare percorsi di pianificazione partecipata della città.
La ricchezza che può derivare dalla vendita del patrimonio immobiliare della città non sarà mai paragonabile alla ricchezza sociale che produrrebbe uno spazio come l’ex-caserma al servizio dei bisogni degli abitanti, per impedire a tante persone di scivolare nella povertà e intraprendere una strada verso la ritrovata dignità.
PER PRECARI, LAVORATORI POVERI, DISOCCUPATI, FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ: CALMIERARE IL MERCATO IMMOBILIARE PRIVATO!
Si potrebbe fare un censimento di tutte le abitazioni sfitte, vuote o inutilizzate, il che permetterebbe anche di avere un quadro completo della situazione (oltre che di mettere allo scoperto la vasta fetta di “nero” presente in città, soprattutto sugli affitti estivi). A Termoli, circa l’80% degli annunci di case sui diversi siti sono solo per i mesi estivi, oppure viceversa sono per case libere soltanto da settembre a maggio. Chi ha bisogno di una casa per vivere cosa deve fare? L’unica soluzione è pagare 2000 euro al mese per i periodi estivi, oppure lasciare la casa.
Esiste un enorme patrimonio di case private sfitte, vuote e inutilizzate per la maggior parte o tutto l’anno. Il comune può predisporre delle politiche per incentivare l’affitto a prezzi calmierati, ad esempio predisponendo una short list di proprietari disponibili a protocolli speciali per l’uso sociale delle case vuote (vedi Riace) oppure disincentivando l’inutilizzo e lo sfitto attraverso una leva fiscale progressiva sugli immobili.
La casa è un diritto!

(La città invisibile Termoli)

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