domenica, Novembre 23, 2025
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Campobasso/Doppio furto in appartamento, denunciato un uomo

Nella giornata dello scorso 13 ottobre, il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Campobasso ha deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo ritenuto autore di un doppio furto in abitazione, uno dei quali tentato.

L’intervento è scaturito da una segnalazione di un cittadino riguardante un soggetto che, in pieno giorno, si aggirava con fare sospetto nei pressi di un’abitazione singola, in una contrada di Campobasso.

I poliziotti, arrivati subito sul posto, hanno rinvenuto un’ascia nei pressi della villetta, presumibilmente utilizzata per infrangere il vetro di una delle finestre. Il responsabile del gesto, tuttavia, si era già allontanato prima di riuscire ad introdursi all’interno, probabilmente perché disturbato nel suo intento.

Grazie anche alla descrizione dell’uomo fornita nella segnalazione, gli Agenti sono riusciti a risalire al principale sospettato e, dopo aver perlustrato i luoghi da lui solitamente frequentati, lo hanno rintracciato presso il domicilio della compagna.

A seguito degli approfondimenti svolti ed al sopralluogo della Polizia Scientifica, è stato inoltre appurato che, sempre nella medesima giornata, l’uomo si era reso autore anche di un altro furto all’interno di un appartamento situato in una diversa area cittadina, da cui avrebbe asportato alcuni oggetti preziosi dopo essersi introdotto all’interno forzando una porta finestra.

L’uomo, soggetto del posto e con vari pregiudizi di polizia, è stato dunque denunciato sia per il tentativo di furto che per il furto effettivamente consumato.

La posizione dell’indagato è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria per la definizione delle sue responsabilità.

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Proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni, presentata pdl

Quintino Pallante

 Il Consigliere Quintino Pallante ha presentato una proposta di legge regionale, la n. 78 del Registro delle iniziative legislative della XIII Legislatura, concernente: “Disposizioni per la proroga delle graduatorie dei concorsi pubblici per le assunzioni a tempo indeterminato della Regione Molise, degli Enti ed Agenzie regionali e dell’Agenzia Sanitaria Regionale del Molise”.

La pdl, come si legge nell’articolato, prevede che, al fine di assicurare la continuità dei servizi pubblici erogati e l’efficacia amministrativa, nell’ottica di garantire il buon andamento ed il contenimento della spesa regionale, l’efficacia delle graduatorie e dei concorsi per le assunzioni a tempo indeterminato, la cui scadenza è prevista nel corso dell’anno 2025, approvate all’esito delle procedure concorsuali indette dalla Regione Molise, da enti strumentali, da agenzie reginali e dall’ASREM, è prorogata di un anno dalla relativa scadenza.

Il presentatore nella relazione illustrativa del testo evidenzia che la necessità di preservare il capitale umano delle graduatorie approvate, vada conciliata con l’opportunità di contenimento della spesa pubblica.  La preferenza per l’utilizzo di vecchie graduatore, infatti -si sottolinea ancora-, è espressamente indicata dalla deliberazione n. 84/2020 della Sezione di controllo della Corte dei Conti della Sardegna, che rileva   “l’opportunità di obliterare i tempi e i costi impliciti nella gestione di un concorso e la necessità di tutelare le legittime aspettative dei candidati che hanno comunque superato un giudizio di idoneità”;  ne consegue l’opportunità di evitare sia le lungaggini, sia i costi relativi allo svolgimento di nuovi concorsi pubblici.  

La proposta di legge verrà ora assegnata dal Presidente del Consiglio regionale alla Commissione permanente che si occupa della materia;  questa successivamente, dopo l’istruttoria e l’espressione del parere di competenza, la invierà all’Aula per le determinazioni conclusive.

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Fanelli: Sanità in crisi e definanziamento mascherato

Micaela Fanelli

Il quadro tracciato dall’8° Rapporto GIMBE non ammette repliche: il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è in una crisi strutturale profonda che lo sta lentamente smantellando, mettendo in pericolo il diritto alla salute per milioni di cittadini, specialmente nelle Regioni fragili come il Molise.

La verità è che siamo di fronte a un definanziamento mascherato. Il Governo sbandiera aumenti nominali, ma il GIMBE svela una cruda realtà: in percentuale sul PIL, la quota destinata alla sanità è in calo. Si tratta di una vera e propria illusione contabile che ha sottratto miliardi di euro al SSN nel triennio 2023-2025. Questo definanziamento non è più sostenibile, ed è un atto di miopia politica che ignora il monito della Corte Costituzionale: la tutela della salute è una “spesa costituzionalmente necessaria”. Il Governo Meloni ha il dovere di agire prioritariamente, e la Legge di Bilancio 2026 non può permettersi un’ulteriore riduzione del rapporto spesa sanitaria/PIL, pena la definitiva condanna delle Regioni ai tagli o all’aumento della pressione fiscale. Il Molise, nelle condizioni critiche in cui si trova, non può e non deve sopportare altro peso.

Di fronte a questo quadro negativo, domani in Consiglio Regionale ci sarà l’audizione in IV Commissione dei commissari ministeriali che dovranno fornire risposte sull’immediato futuro della sanità regionale che, in queste settimane vede protagonista anche la caotica situazione che avvolge il Responsible Research Hospital. Tante, troppe le notizie che apprendiamo quotidianamente sulla stampa riguardanti mancati pagamenti degli stipendi, agitazioni sindacali, dimissioni di personale medico qualificato e incertezze sull’operatività dei reparti. Notizie che reclamano ufficialità da parte delle istituzioni e delle governance pubbliche e private.

Va premesso che il Rapporto GIMBE, pur essendo essenziale, rimane un’analisi “formale”, basata sui dati forniti dalle Regioni. E noi sappiamo benissimo che tra i numeri sulla carta e la realtà vissuta dai cittadini c’è un abisso. Ad esempio, il presunto raggiungimento del 100% sull’attivazione delle Case della Salute è, sul territorio, tutt’altra storia: se le strutture esistono solo nominalmente o non sono pienamente operative, la gente non riceve assistenza.

Eppure, anche in questa cornice burocratica, la situazione del Molise emerge con drammaticità. La sanità regionale è afflitta da quattro ferite aperte:

Spesa Privata al 28,7%: Una percentuale che indica un’eccessiva dipendenza dal settore privato, penalizzando l’accesso alle cure e l’equità.

Deficit di 52 milioni di Euro: Questo disavanzo strutturale costringe il sistema ad operare in costante emergenza finanziaria.

Crescita Spesa Pubblica sotto media: La nostra crescita della spesa pubblica è inferiore alla media nazionale, limitando la capacità di investire in servizi e innovazione.

Rinuncia alle cure al 10,9%: Una persona su dieci è costretta a rinunciare alle prestazioni sanitarie, il segnale più tragico del fallimento del sistema pubblico.

Come Partito Democratico non possiamo accettare l’agonia della sanità pubblica. Per questo, in risposta all’analisi GIMBE, occorre affrontare nodi che nella nostra regione sono ragione di uno scontro politico e di un dibattito aspro, non senza aspetti legali, che inizia dal Decreto Bindi del 1999 e si prolunga sino a oggi. Un percorso che ha generato non solo deficit e commissariamenti da sedici anni, ma anche una inaccettabile riduzione dei servizi e innalzamento dei tributi per cittadini e imprese.

Il nodo principale è invertire l’andamento della spesa privata. La nostra proposta è chiara: condurre un audit completo sui contratti e sugli acquisti, centralizzare le gare e, soprattutto, investire nell’attivazione reale e operativa di percorsi territoriali (come le vere Case di Comunità), per ridurre progressivamente il ricorso a fornitori esterni e invertire la rotta in dodici mesi.

Dobbiamo affrontare il deficit di 52 milioni di euro e la crescita della spesa pubblica sotto media. Per questo occorre una spending review non lineare, concentrata su esternalizzazioni, beni e servizi, supportata da un monitoraggio mensile rigoroso dei costi. Al contempo, la vera sfida è l’efficienza allocativa: proponiamo di riallocare le risorse verso i servizi territoriali e l’assistenza domiciliare, introducendo modelli di Value Based Healthcare.

Non possiamo ignorare l’aumento della rinuncia alle cure (10,9%). Per abbattere queste liste d’attesa invisibili, proponiamo l’implementazione di agende di prossimità e fast-track per i pazienti cronici, l’attivazione di un fondo ticket per le fasce ISEE più basse e campagne informative mirate.

Infine, occorre affrontare la carenza e l’invecchiamento del personale potenziando l’attrattività e la formazione: più borse di studio, incentivi regionali e l’introduzione di contratti ponte nelle aree carenti, creando team multiprofessionali stabili. Non è solo un problema di numeri, ma di futuro della nostra assistenza.

La nostra direzione è quella di una coraggiosa governance basata su evidenze e obiettivi reali. Dobbiamo agire subito, con coraggio e determinazione, perché il nostro SSN è il più grande strumento di uguaglianza e coesione sociale del Paese. È il momento di salvarlo, partendo dal Molise.

Micaela Fanelli

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Conad Adriatico: la cooperazione che costruisce futuro nei territori

Nel mondo della distribuzione moderna, la cooperazione continua a dimostrarsi una delle forme d’impresa più solide e capaci di generare valore nel tempo. È la visione riaffermata da Conad Adriatico nel suo Meeting d’Autunno 2025, l’appuntamento annuale dedicato al confronto con economisti, imprese e rappresentanti del mondo cooperativo sulle prospettive del settore e sulle sfide che attendono la distribuzione moderna.

L’edizione di quest’anno, dal titolo “Una visione di futuro: territori, impresa, cooperazione” ha posto l’attenzione su un tema decisivo per chi opera nel mondo della grande distribuzione: come continuare a garantire sviluppo e occupazione in un contesto economico che cambia, rafforzando il legame tra impresa, persone e comunità. Un messaggio in piena coerenza con l’identità di Conad Adriatico, tra i principali player della distribuzione italiana e motore di crescita per le economie del Centro-Sud.

Presente in Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, oltre che in Albania e Kosovo, la Cooperativa riunisce 439 punti vendita267 Soci imprenditori e oltre 8.840 collaboratori, con un impatto diretto su occupazione, filiere e sviluppo locale. Nel 2024 ha registrato un fatturato di 2,241 miliardi di euro (+4,98%) e una quota di mercato del 17,62%, confermandosi leader in Abruzzo, Marche e Molise.

Ogni anno Conad Adriatico collabora con 549 fornitori locali, generando oltre 539 milioni di euro di valore economico per le economie regionali e contribuendo a rafforzare le filiere agroalimentari che rappresentano uno dei motori principali della crescita dei territori. Dietro questi numeri c’è un sistema di relazioni che sostiene la competitività delle imprese, valorizza la qualità delle produzioni e consolida la struttura economica locale.

Questa rete di legami economici e sociali dà forma concreta al modello cooperativo di Conad Adriatico: un modo di fare impresa che mette al centro le persone e traduce la crescita in valore condiviso. Significa sostenere le filiere produttive, creare occupazione, promuovere la formazione e la crescita professionale, garantendo sostenibilità economica e sociale nel lungo periodo. Un modello che mantiene nei territori la ricchezza generata, trasformando la distribuzione in una leva di sviluppo che unisce imprese, comunità e futuro.

Nel 2025Anno Internazionale della Cooperazione proclamato dalle Nazioni Unite, questa visione trova piena conferma. Oggi nel mondo operano oltre tre milioni di cooperative, con un miliardo di soci e 280 milioni di lavoratori. Le 300 maggiori generano un fatturato di oltre 2.400 miliardi di dollari, più del PIL di intere nazioni industrializzate. In Italia, la cooperazione rappresenta circa l’8% del PIL nazionale e impiega oltre un milione di persone, a testimonianza della forza di un modello che coniuga risultati economici, partecipazione e valore sociale.

Il Meeting d’Autunno 2025 – “Territori. Impresa. Cooperazione: una visione di futuro”

Il Meeting d’Autunno rappresenta per Conad Adriatico un momento di visione e di confronto condiviso, in cui Soci, collaboratori e partner si riuniscono per approfondire le priorità strategiche e i nuovi scenari del settore. L’edizione 2025 ha intrecciato analisi economiche e testimonianze d’impresa, mettendo al centro il valore della cooperazione come leva di sviluppo.

L’incontro, moderato da Maria Cristina AlfieriDirettrice di Fondazione Conad ETS, ha riunito voci di primo piano del mondo economico e produttivo.

  • Carlo Cottarellieconomista e divulgatore, ha aperto i lavori con una riflessione sul contesto macroeconomico e sulle prospettive di sviluppo del Paese in un quadro internazionale in evoluzione.
  • Christian CentonzeConsumer Intelligence Sales Leader di NielsenIQ, ha analizzato le nuove dinamiche di consumo e il modo in cui digitalizzazione e cambiamenti sociali stanno ridefinendo la relazione tra clienti e distribuzione.
  • Rossella FerroDirettrice Marketing de La Molisana SpA, ha portato la testimonianza di un’impresa che ha saputo crescere attraverso la collaborazione con la rete cooperativa, generando valore per il territorio e per la filiera.
  • Leonardo Becchetti, economista e docente universitario presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, ha approfondito il ruolo della cooperazione come motore di sviluppo sostenibile, capace di creare impatto economico e coesione sociale.
  • La giornata si è conclusa con Enrico Bertolinoattore, formatore e conduttore televisivo, che ha offerto una riflessione sulle persone e sulle nuove forme di leadership come risorsa per il futuro delle organizzazioni.

Dal confronto è emersa una visione condivisa: la cooperazione rappresenta oggi una risposta concreta ai cambiamenti economici e sociali, un modello che unisce crescita, occupazione e valore per le comunità. Per Conad Adriatico, significa continuare a investire nei territori, nelle imprese e nelle persone, costruendo futuro attraverso responsabilità e sviluppo condiviso.

Le dichiarazioni di Conad Adriatico

Emiliano Ciaschetti, Presidente Conad Adriatico ha dichiarato: “Ritrovarsi in momenti come questo è importante perché ci permette di guardare avanti e di riflettere sul ruolo che vogliamo avere come impresa cooperativa. Siamo una rete fatta di Soci imprenditori, di persone che vivono e fanno crescere i territori con il proprio lavoro. È grazie a loro se la cooperazione resta un modello capace di unire risultati economici e valore umano. Il 2025, Anno Internazionale della Cooperazione proclamato dalle Nazioni Unite, ci ricorda quanto questo modello sia attuale: una forma di impresa che non si piega alle logiche del breve termine, ma costruisce valore duraturo per le persone e per le comunità.”

Antonio Di Ferdinando, Amministratore Delegato Conad Adriatico ha concluso: “Il nostro obiettivo è sostenere la crescita delle economie locali, rafforzando filiere, imprese e occupazione. Conad Adriatico è una realtà che crea valore perché reinveste nei territori e mette le persone al centro. In un contesto che cambia rapidamente, continuiamo a lavorare con visione industriale e responsabilità sociale, consapevoli che la cooperazione rappresenta una risorsa strategica per lo sviluppo del Paese.”

CONAD ADRIATICO è una delle cinque cooperative associata al Consorzio nazionale Conad, presente in 5 Regioni della dorsale adriatica – Marche (Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona città e alcuni Comuni della provincia stessa), Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata oltre che in Albania e nel Kosovo – con 439 punti vendita sul territorio e un fatturato di 2,241 miliardi di euro nel 2024 (+ 4,98% rispetto all’anno precedente). Una quota di mercato nelle 5 Regioni in cui opera del 17,62% (fonte GNLC 2° sem. 2024) confermandosi primo gruppo distributivo in Abruzzo con una quota di mercato del 32,18%, nelle Marche 20,89% e nel Molise 20,39%.

SCHEDE REGIONALI

Conad Adriatico nelle Marche

Nelle Marche Conad Adriatico è presente con 69 punti vendita (7 Spazio Conad, 1 Conad Superstore, 23 Conad, 19 Conad City, 4 Margherita Conad, 4 Todis, 9 L’Alimentare, 1 Petstore, 1 distributore carburanti) nelle province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Ancona città e alcuni paesi della provincia stessa, che hanno generato un giro d’affari di circa 405 milioni di euro. I soci imprenditori in Regione sono 69.

L’insegna ha consolidato la quota di mercato, con un valore che tocca quota 20,89%. Lo sviluppo impresso in Regione ha anche consentito ad un maggior numero di fornitori locali – 187 quelli attivi a fine 2023 per un fatturato di oltre 157 milioni di euro – di avere uno sbocco garantito nella grande distribuzione per le loro produzioni.

Conad Adriatico in Abruzzo e in Molise

In Abruzzo Conad Adriatico è presente con 142 punti vendita (8 Spazio Conad, 4 Conad Superstore, 60 Conad, 24 Conad City, 8 Margherita Conad, 31 Todis, 4 L’Alimentare, 1 Pet Store e 2 distributori di carburanti), che hanno generato un giro d’affari di 869 milioni di euro (in crescita del 4,55% rispetto al 2023). In Molise l’insegna conta 16 punti vendita (2 Spazio Conad, 3 Conad, 3 Conad City, 5 Margherita Conad, 2 Todis, 1 distributore di carburanti), per un fatturato di oltre 114 milioni di euro.

L’insegna è leader in Abruzzo con una quota di mercato del 32,18% consentendo a 171 fornitori locali abruzzesi e a 36 molisani – per un fatturato complessivo di oltre 194 milioni di euro – di avere uno sbocco garantito nella grande distribuzione per le loro produzioni. I soci imprenditori nelle due Regioni sono 108.

Conad Adriatico in Puglia e Basilicata

In Puglia e Basilicata Conad Adriatico è presente con 178 punti vendita (7 Spazio Conad, 4 Conad Superstore, 59 Conad, 68 Conad City, 7 Margherita Conad, 31 Todis, 2 L’Alimentare, che hanno generato un giro d’affari di 770 milioni di euro.

L’insegna in Puglia ha una quota di mercato del 12,17%, consentendo a 157 fornitori locali – per un fatturato complessivo di oltre 138 milioni di euro – di avere uno sbocco garantito nella grande distribuzione per le loro produzioni. I soci imprenditori nelle due Regioni sono 89.

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Grim/Chiusure notturne dei serbatoi d’acqua a Campobasso

GRIM Scarl informa gli utenti del Comune di Campobasso che, a seguito della riduzione dell’apporto idrico fornito da Molise Acque, sarà necessario procedere alla chiusura dei serbatoi di Cese Alto, Monforte e Calvario.

L’interruzione dell’erogazione idrica è prevista da questa sera a mezzanotte fino alle ore 5 di martedì 21 ottobre; dalla mezzanotte di martedì fino alle ore 5:00 di mercoledì 22 ottobre; dalla mezzanotte di mercoledì fino alle ore 5:00 di giovedì 23 ottobre.

La chiusura, fa sapere Grim, è necessaria per recuperare i livelli ottimali dei serbatoi. Si invitano pertanto i cittadini ad assumere i necessari provvedimenti al fine di sopperire alla mancanza d’acqua durante le ore di sospensione.

Per ulteriori informazioni, gli utenti possono contattare il numero 0874 1919702 (h24 – 7 giorni su 7).

SERBATOI DI CAMPOBASSO – STRADARIO –
MONFORTE:

  • VIA SANT’ANTONIO ABATE
  • VIA DI ZINNO
  • VICO CARNAIO
  • VIA S. MERCURIO
  • VICOLO MONTICELLI
  • PIAZZETTA PORTAFREDDA
  • VICOLETTO S. NICOLA
  • VICO POLITO
  • LARGO SAN LEONARDO
  • VIA DEGLI OREFICI
  • VIA DEI FERRARI
  • LARGO DELLA MADDALENA
  • VIA CARDARELLI
  • VIA ISERNIA
  • VIA GARIBALDI
  • VIA D’AMATO
  • VIA MATRIS
  • VIA DEL CASTELLO
  • VIA FRATELLI PISTILLI-SIPIO
  • VI PIETRAVALLE
  • VIA PIANESE
  • VIA SAN LORENZO
  • VIA VIGLIARDI
  • VIA MICHELE ROMANO
  • CONTRADA S. NICOLA DELLE FRATTE
  • STR. COMUNALE CALVARIO
  • CONTRADA MACCHIE
  • VIA FACCHINETTI
  • CONTRADA COLLE DELLE API
  • CONTRADA SANT’ANTONIO DEI LAZZARI
  • VIA SANT’ANTONIO DEI LAZZARI
  • VIA TROMBETTA
  • VIA XXV APRILE
  • VIA COLITTO
  • PIAZZALE SCARANO
  • VIA CRISPI
  • VIA INSORTI D’INGHERIA
  • VIA TABASSO
  • VIA NORMANNO
  • VIA TIBERIO
  • VIA FORO BOARIO
  • VIA ZUCCARELLI
  • VIALE DEL CASTELLO
  • VIA SALTA SAN PAOLO
  • VIA PIETRAVALLE
  • VIA GRANDI
  • VIA LARINO
  • VIA PETITTI
  • SALITA SAN BARTOLOMEO
  • VIA CARDARELLI
  • VIA BUOZZI
  • VIA ZICCARDI
  • VIA BERLINGUER
  • VIA FEDE
  • VIA ANSELMO CHIARIZIA
  • VICOLO BIGLIARDO
  • VIA BRECCELLE
  • VICO COLONNA
  • CONTRADA CONOCCHIOLE
  • LARGO CRAPSI
  • PIAZZA DELL’OLMO
  • VIALE DELLE RIMEMBRANZE
  • VICOLETTO DI VIA SANT’ANDREA
  • VIA ENRICO TOTI
  • VIA FONDACO DELLA FARINA
  • CONTRADA FONTANA VECCHIA
  • VIA FOSSE ARDEATINE
  • PIAZZALE PALATUCCI
  • VIA GIUSEPPE DI VITTORIO
  • VIA GIUSEPPE TUCCI
  • TRAV. INSORTI D’UNGHERIA
  • VICO LUCARELLI
  • VIA NICOLA DE LUCA
  • VIA NINA GUERRIZIO
  • VICO PARADISO
  • VIA PENNINO
  • VICO PERCETTORE
  • VICO PERSICHILLO
  • VICO PIZZOFERRATO
  • VIA PORTA MANCINA
  • VICO PRIMO DI VIA PENNINO
  • VICO PRIMO DI VIA SANT’ANDREA
  • VICO PRIMO DI VIA SANT’ANTONIO ABATE
  • VICO PRIMO SAN PAOLO
  • VIA ROBERT BADEN POWELL
  • VIA SANTA CRISTINA
  • PIAZZA SAN FRANCESCO
  • RIONE SAN PIETRO
  • VIA SANT’ANDREA
  • LARGO SANT’ANTONIO ABATE
  • VIA SANTA MARIA DELLA CROCE
  • SALITA SANTA MARIA MAGGIORE
  • VIA SANTI COSMA E DAMIANO
  • VICO SECONDO DI VIA PENNINO
  • VICO SECONDO DI VIA SANT’ANDREA
  • VICO SECONDO DI VIA SANT’ANTONIO ABATE
  • VICO SECONDO SAN PAOLO
  • CONTRADA SELVA PIANA
  • VICO TRE DITA
  • VICO VAGLIA
  • VIA VITTORINO CANNAVINA

SERBATOI DI CAMPOBASSO – STRADARIO –
CESE ALTO:
VAZZIERI:

  • CONTRADA VAZZIERI
  • VIALE ALESSANDRO MANZONI
  • CONTRADA SAN GIOVANNI DEI GELSI
  • VIA GIOSUE’ CARDUCCI
  • VIA ITALO SVEVO
  • VIA VITTORIO ALFIERI
  • VIA MONSIGNOR FUSCO
  • VIA FRATICELLI
  • VIA GIUSEPPE UNGARETTI
  • VIA PIRANDELLO
  • PARCO GIUSEPPE MANENTE
    CONTE ROSSO:
  • S.P. 58
  • VIA FRANGIPANE
  • S.P. 57 PER MIRABELLO
  • VIA DE GENNARO
  • VIA MICHELE D’ALENA
  • VIA LIBERO SERAFINI
  • VIA NICOLA NERI
  • VIALE PRINCIPE DI PIEMONTE
  • VIA LEONE BELPULSI
  • VIA CONTE ROSSO
  • VIA GIUSEPPE FOLCHI
  • VIA AGOSTINO DE PRETIS
  • PIAZZA ANDREA D’ISERNIA
  • CONTRADA CESE
  • VIA GIAMBATTISTA MASCIOTTA
  • VIA GUIDO NEBBIA
  • VIA PAPA GIOVANNI XXIII
  • VIA QUNTINO SELLA

SERBATOI DI CAMPOBASSO – STRADARIO –
CALVARIO EST:

  • VIA GIOVANNITTI
  • VIA MOLINARI
  • CONTRADA SAN GIOVANNI IN GOLFO
  • VIA COLLE DELLE API
  • VIA BARBATO
  • VIA SAN GIOVANNI IN GOLFO
  • VIA LA BANCA
  • VIA XXIV MAGGIO
  • VIA ALTOBELLO
  • VIA SANT’ANTONIO DEI LAZZARI
  • VIA IV NOVEMBRE
  • VIA DE GASPERI
  • VIA GRAMSCI
  • VIA EINAUDI
  • VIA JOVINE
  • VIA SCARANO
  • VIA GAMMIERI
  • VIA BOCCARDI
  • VIA BELLINI
  • VIA BENEDETTO CROCE
  • VIA PROSDOCIMO ROTONDO
  • VIA AMENDOLA
  • VIA CIRESE
  • VIA FORTUNATO
  • VIA PIAVE
  • VIA MONTELLO
  • VIA MONTESANTO
  • VIA MONTEGRAPPA
  • VIA MONTENEVOSO
  • VIA PASUBIO
  • VIA MONTE SAN MICHELE
  • VIA MONTE SABOTINO
  • VIA MONTE SAN GABRIELE
  • VIA DELLE FRASCHE
  • CONTRADA COLLE DELL’ORSO
  • CONTRADA LUPARA
  • VIA COLLE DELL’ORSO
  • VIA ARNALDO DE LISIO
  • CONTRADA CACCIAPESCI
  • PIAZZA CADUTI DEL TIRO A SEGNO NAZIONALE
  • VIA CARLO MARANELLI
  • PARCO DELLA MEMORIA
  • TRAV. VIA ALCIDE DE GASPERI
  • TRAV. DI VIA ANTONIO GRAMSCI
  • TRAV. DI VIA MONTELLO
  • VIA DOMENICO TROTTA
  • VIA ENRICO DE CAPOA
  • VIA ENRICO PRESUTTI
  • VIA FEDERICO CICCAGLIONE
  • STRADA FONDOVALLE TAPPINO
  • VIA FRANCESCO LONGANO
  • VIA GIACOMO MATTEOTTI
  • VIA LUIGI STURZO
  • VIA MARTIRI MOLISANI DELLA RESISTENZA
  • VIALE MICHELE CARLONE
  • VIA MONFALCONE
  • VIA RAFFAELE CAPRIGLIONE
  • VIA TOMMASO MOSCA
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Aperte fino al 29 novembre le iscrizioni alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “PSICOMED”

Le iscrizioni alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica PSICOMED, attiva
presso l’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, resteranno aperte fino al 29 novembre. Un’occasione per
giovani medici e psicologi che desiderano intraprendere un percorso formativo unico nel suo
genere, capace di unire il sapere psicoanalitico con le più recenti conoscenze nel campo delle
neuroscienze.
Riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca, PSICOMED è l’unica scuola di
specializzazione in psicoterapia presente in Molise. Propone un percorso quadriennale volto a
formare professionisti capaci di muoversi con competenza nei contesti neurologici e psichiatrici,
con particolare attenzione ai disturbi mentali che possono insorgere nel corso di malattie come il
Parkinson, l’Alzheimer o la sclerosi multipla.
“Con questa scuola – dice il professor Diego Centonze, direttore di PSICOMED e responsabile
dell’Unità di Neurologia del Neuromed – vogliamo superare quella separazione netta che ha spesso
diviso psicoanalisi e neuroscienze. Oggi sappiamo che la mente e il cervello sono due aspetti di una
stessa realtà, e comprenderne i legami significa migliorare le nostre possibilità di cura”.
L’approccio di PSICOMED si fonda sulla psicoanalisi lacaniana, una prospettiva che negli ultimi
anni ha mostrato una straordinaria capacità di dialogo con la scienza, mantenendo vivo il suo nucleo
umanistico. “La formazione che offriamo – aggiunge Centonze – permette ai futuri psicoterapeuti
di sviluppare una visione integrata, capace di accogliere la complessità dei fenomeni psichici e di
collocarli all’interno delle conoscenze scientifiche più avanzate”.
Le lezioni, articolate su quattro anni di corso, si svolgono presso il Polo Didattico del Neuromed, in
via dell’Elettronica, Pozzilli, e comprendono attività teoriche, seminari e tirocini in strutture
convenzionate.
Per iscrizioni alla Scuola di Specializzazione PSICOMED o per chiedere maggiori
informazioni:
Segreteria didattica: psicomed@neuromed.it
Sito web: https://education.neuromed.it/psicomed/

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La Fondazione Molise Cultura alza il sipario sulla nuova stagione di eventi culturali al Palazzo Gil

Si è svolta questo pomeriggio, presso il Palazzo GIL di Campobasso, la presentazione ufficiale della ricca stagione culturale promossa dalla Fondazione Molise Cultura. L’incontro ha visto il Presidente della FMC, Antonella Presutti, illustrare la nuova programmazione focalizzata su letteratura, musica e cinema alla presenza degli autori e dei curatori delle rassegne, che hanno dettagliato il calendario di appuntamenti in programma nei prossimi mesi negli spazi del Palazzo GIL.

Gli eventi che presentiamo oggi – ha dichiarato la presidente Presutti – rappresentano non solo la capacità di costruire una rete anche con altri interlocutori, come ad esempio la Libreria Risguardi, ma soprattutto apriamo il più possibile gli spazi del Palazzo GIL, importanti non solo per la loro bellezza ma anche per la loro centralità nel capoluogo regionale. Spazi che mettiamo a disposizione e che quindi possono essere goduti per diverse iniziative e per varie attività. Questo è un aspetto importante: vogliamo recuperare una nuova socialità all’interno del centro città, con una programmazione estremamente ricca e variegata che possa aprire spazi di confronto sul piano culturale e della socializzazione”.

Nella nuova programmazione spiccano Tintilia Noir – Rassegna letteraria del giallo e del noir ideata e diretta da Mirko Addesa, dedicata da questa edizione a Giuseppe Pittà (Peppino per gli amici più stretti), giornalista, scrittore, operatore culturale e sociale, recentemente scomparso. La rassegna in programma nell’Auditorium Giovannitti del Palazzo GIL, vedrà la partecipazione di autori di spicco come Romano De Marco (21 ottobre), Piera Carlomagno (12 novembre) e Massimo Lugli (14 novembre), per un viaggio nelle atmosfere del noir italiano. Ma da domenica 19 ottobre inizia anche la Rassegna Letteraria “Americana – Cinque ballate in libreria”: ideata e curata dal giornalista Pasquale Di Bello con la libreria Risguardi di Campobasso, l’iniziativa si propone di raccontare l’America marginale e periferica attraverso le opere di grandi autori come John Steinbeck e Jack Kerouac, con contaminazioni di musica e cinema. L’8 e 9 novembre torna “Vinilici” – Fiera mostra mercato del disco in vinile: un atteso ritorno con una due giorni dedicata agli appassionati di musica su supporto fisico, DJ set e la mostra “100 copertine di 100 vinili” in programma negli spazi espositivi in Via Gorizia. Infine la rassegna cinematografica “C’era una volta l’Odeon” in programma nell’Auditorium Giovannitti, con proiezioni in programma da novembre ad aprile proposti la domenica pomeriggio alle ore 17:00, con titoli di particolare pregio e film documentari dell’attualità storica e geopolitica. In attesa di presentare il cartellone della Stagione di spettacoli del Teatro Savoia, La Fondazione Molise Cultura ha così dato il via ad un programma che promette di animare il panorama culturale regionale, offrendo al pubblico un’ampia varietà di proposte di alta qualità.

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Focus sull’Insufficienza Mitralica al Responsible Research Hospital

 Si è svolto il 17 ottobre, presso il Responsible Research Hospital di Campobasso, il convegno “Focus sull’Insufficienza Mitralica”, evento formativo promosso dal Prof. Rodolfo Citro, Professore di Cardiologia all’Università degli Studi del Molise e Direttore dell’UOC di Cardiologia del Responsible Research Hospital.

L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di aggiornamento clinico e di confronto multidisciplinare sulla gestione delle patologie valvolari cardiache. Insufficienza mitralica: patologia complessa, approccio integrato.

L’insufficienza mitralica, patologia diffusa ma spesso sottovalutata, richiede un approccio diagnostico-terapeutico complesso e condiviso. Il programma ha previsto sessioni dedicate alla valutazione ecocardiografica, alla gestione dello scompenso cardiaco, alla pianificazione degli interventi percutanei (TEER) e cardiochirurgici, fino alle novità tecnologiche come la bioprotesi MITRIS.

Ampia partecipazione di esperti da tutta Italia

L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi professionisti provenienti da diverse regioni italiane, oltre ai cardiologi Mario Cristiano e Martina Pucci del Responsible Research Hospital.
Sono intervenuti, tra gli altri, la prof.ssa Sabina Gallina dell’Università di Chieti, il prof. Silvio Romano dell’Università dell’Aquila e il prof. Germano Guerra, Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Università degli Studi del Molise.

Nel corso della tavola rotonda, moderata dal prof. Severino Iesu, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, è stata discussa la gestione dei casi clinici complessi, con particolare attenzione alla centralizzazione dei pazienti e alla collaborazione tra ospedale e territorio.

Formazione pratica e casi clinici reali

Ampio spazio è stato dedicato a presentazioni teoriche e alla discussione di casi clinici reali, con un confronto diretto tra cardiologi e cardiochirurghi. L’obiettivo è stato quello di offrire strumenti pratici per migliorare l’identificazione precoce, la stratificazione del rischio e la pianificazione dei trattamenti.

Il prof. Rodolfo Citro, in chiusura, ha sottolineato:
“L’insufficienza mitralica non può essere affrontata in modo isolato. La collaborazione tra specialisti e la formazione continua rappresentano strumenti fondamentali per garantire cure appropriate e personalizzate ai pazienti.”

L’iniziativa si inserisce in un più ampio percorso di aggiornamento scientifico promosso sul territorio, finalizzato a rafforzare la rete tra ospedale e medicina territoriale nella gestione delle malattie cardiovascolari. Responsible collabora e sostiene attivamente queste iniziative, contribuendo alla promozione della prevenzione e alla diffusione di buone pratiche cliniche sul territorio.

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Calcio/Campobasso-Ternana 0-1

Campobasso/Tantalocchi, Celesia, Pierno, Martina, Lancini, Brunet, Gargiulo, Gala, Magnaghi,  Leonetti, Lombari. All Zauri.

Ternana/ D’Alterio, Vallocchia, Tripi, Romeo, Garetto, Capuano, Donati, Ndrecka, Ferrante,  Martella, Dubikas. All Liverani.

Arbitro: Maccarini di Arezzo.

Marcatorie al 77 Pettinari.

Spettatori 3667 di cui 100 venuti da Terni.

Al 5, azione dei locali e Pierno impegna  il portiere ospite in angolo. Al 15, Celesia nel tentativo di rinviare colpisce la traversa poi la difesa libera. Al 25, azione degli ospiti , Garetto lancia Ferrante che tira ma il portiere di casa blocca la sfera al 35, ci prova Tripi ma la palla finisce fuori. Al 40, si scontrano Garetto e Brunet  e l’arbitro ammonisce il giocatore rossoblu. Finisce cosi, il  primo tempo sul risultato di 0-0.

Nel secondo tempo, al 60,  si scontrano Pierno e Tripi che vengono sostituiti da  Cristallo e Proietti. Al 65, Liverani fa uscire Ferrante e Romeo e fa entrare  Pettinari e Orellana. Al 70 , escono nel Campobasso Magnaghi e Lombari  ed entrano Padula e Di Livio.Al 75 , esce anche Martina infortunato ed entra  Serra. AL 77, azione degli ospiti, palla a Pettinari che tira Tantalocchi pasticcia  e la palla finisce inrete e’ 1-0 per gli umbri. Al 85, rigore per la Ternana per  un fallo in area , lo batte Orellana che sbaglia si rimane sul 1-0.Finisce cosi, la partita , una sconfitta pesante per i lupi che sono chiamati da due partite  difficili contro la Juventus Next Gen e contro il Rimini dove e’ vietato sbagliare.

Arnaldo Angiolillo

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La tolleranza dell’impresa non giustifica il dipendente

Alfredo Magnifico

Una recentissima sentenza della Corte Suprema di Cassazione la 24.3.2025 n. 7826, ha deliberato che la tolleranza dell’impresa non giustifica il dipendente

Il caso esaminato dalla Corte di Cassazione si riferiva a un dipendente licenziato per giusta causa per aver fumato (insieme ad altri colleghi) in una determinata area dello stabilimento a cui era addetto, nonostante gli fosse noto che vi era il divieto di farlo. Sia il Tribunale di primo grado che la Corte d’Appello di Milano avevano dichiarato illegittimo il licenziamento, disponendo la reintegra del lavoratore.

Può capitare che un lavoratore contravvenga, colposamente o deliberatamente, a una disposizione aziendale o normativa e può anche capitare che quella condotta illegittima sia posta in essere perché il lavoratore ha visto altri colleghi fare (o non fare) la stessa cosa.

Il lavoratore, a fronte della tolleranza dimostrata dal datore di lavoro, si convince di non aver fatto nulla di male e che nulla gli può essere rimproverato, e non a giustificare la condotta illegittima posta in essere dal lavoratore, anzi non esclude il potere del datore di lavoro di agire disciplinarmente.

La Corte d’Appello aveva fondato la propria decisione sul rilievo secondo cui la “tolleranza di parte datoriale rispetto all’abitudine dei dipendenti di fumare in quella zona… fosse sintomatica di una valutazione di quella prassi come non illecita“, giungendo a ritenere insussistente il fatto contestato ai fini disciplinari e applicando la tutela reintegratoria ai sensi dell’art. 3, comma 2, D.lgs. 23/2015.

La Suprema Corte ha “ribaltato” questa interpretazione. Secondo la Cassazione, “in ipotesi di tolleranza di condotte illegittime” poste in essere dal lavoratore, “non basta la mancata reazione del soggetto deputato al controllo a far venire meno l’illiceità della condotta e che l’esclusione di responsabilità dell’autore della violazione in tanto è configurabile in quanto ricorrano elementi ulteriori, capaci di ingenerare nel trasgressore la incolpevole convinzione di liceità della condotta, sì che non possa essergli mosso neppure un addebito di negligenza“.

La Corte di Cassazione segnala che è necessario che il lavoratore sia caduto in errore sulla liceità della propria condotta ed è necessario che tale errore sia “inevitabile”.

A tal fine, precisa la sentenza, “occorre un elemento positivo, estraneo all’autore dell’infrazione, idoneo ad ingenerare nello stesso la convinzione della liceità, senza che il medesimo sia stato negligente o imprudente ed è necessario che il trasgressore abbia fatto tutto quanto possibile per osservare la legge e che nessun rimprovero possa essergli mosso, così che l’errore risulti incolpevole, non suscettibile di essere impedito dall’interessato con l’ordinaria diligenza“.

Questa “ignoranza incolpevole” può anche essere ingenerata “dal comportamento tenuto dall’organo istituzionalmente preposto al controllo di quell’attività, sempre che si accerti che l’affidamento che esso ingenera nel privato rivesta portata tale da escludere ogni incertezza sulla legittimità e liceità della condotta dello stesso“.

La Corte di Appello,per la cassazione, aveva sbagliato “nell’attribuire alla tolleranza datoriale nel reprimere le violazioni l’effetto di escludere l’antigiuridicità della condotta del dipendente, senza [appunto] indagare su presenza di elementi ulteriori, atti a ingenerare nel lavoratore l’incolpevole convinzione di liceità della condotta e senza verificare se il dipendente avesse, in buona fede, fatto il possibile per rispettare il divieto di fumo” (tutte circostanze che nel caso di specie parevano non sussistere).

In conclusione: la mera tolleranza non vale di per sé sola a giustificare la condotta illegittima posta in essere dal lavoratore.

Alfredo Magnifico

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