(Adnkronos) – Non ce l'ha fatta il tredicenne ucraino precipitato dal balcone della casa dei nonni a Grosseto nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Il ragazzo, arrivato in Italia solo tre giorni prima per sfuggire alla guerra in Ucraina, è morto nella tarda serata di lunedì 7 luglio all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove era stato ricoverato in condizioni gravissime. A lanciare l'allarme è stato un cugino, anche lui adolescente e residente nell'abitazione dei nonni, che ha trovato il ragazzino esanime nella corte interna del palazzo. I due si trovavano insieme nella cameretta poco prima dell'accaduto. Quando il cugino si è reso conto che il tredicenne non era più nella stanza, è uscito a cercarlo e ha fatto la drammatica scoperta. Immediato l'intervento dei soccorsi: sul posto sono intervenuti un'ambulanza, '’automedica del 118 e gli agenti della polizia. Il giovane, che presentava gravi traumi alla testa e numerose fratture, è stato trasportato d'urgenza all’ospedale Misericordia di Grosseto, per poi essere trasferito al Meyer di Firenze, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. Dopo due giorni in coma, i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Secondo i primi accertamenti, si sarebbe trattato di un incidente domestico, ma le indagini della polizia proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda. Gli inquirenti della squadra mobile stanno ricostruendo le ultime ore del ragazzo, ascoltando i familiari e raccogliendo elementi utili per comprendere la dinamica della caduta dal terzo piano. Il tredicenne era arrivato a Grosseto per essere accolto dai nonni materni, in fuga dal conflitto in Ucraina. I suoi genitori, secondo quanto riportato dalle cronache locali, si trovano ancora nel Paese d’origine e non sono riusciti a raggiungerlo in tempo. La comunità ucraina della zona, insieme a molti residenti di Grosseto, si è stretta attorno alla famiglia in queste ore di profondo dolore. Una tragedia che lascia attoniti e che colpisce doppiamente: per la giovane vita spezzata e per il contesto di fragilità in cui il ragazzo si trovava, lontano dai genitori e in cerca di sicurezza dopo essere fuggito dalla guerra. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Facile.it, nell’ultimo anno 27 milioni di italiani hanno usato i comparatori on line
(Adnkronos) – Più di 8 italiani su 10 hanno usato almeno una volta un comparatore online e nell’ultimo anno ben 27 milioni di consumatori si sono serviti di questi strumenti per confrontare assicurazioni auto, utenze domestiche, hotel, tariffe degli aerei e molto altro. Il dato arriva dall’indagine commissionata da Facile.it all’istituto di ricerca EMG Different e presentata oggi in occasione dell’evento ‘Confrontare, il segreto del risparmio’, organizzato in collaborazione con Consumerismo No Profit. Il risparmio è la prima motivazione che spinge gli italiani ad usare gli strumenti di comparazione: secondo le stime di Facile.it, nel 2024 tramite il portale, solo considerando l’assicurazione auto, grazie alla comparazione sono stati risparmiati ben 109 milioni di euro. “Negli anni – afferma Maurizio Pescarini, ceo di Facile.it – gli italiani sono passati da una comprensibile diffidenza verso i compratori, strumento per loro nuovo ed innovativo un decennio fa, ad un uso sempre più maturo e consapevole del mezzo che, numeri alla mano, ha dimostrato di essere fondamentale per risparmiare e pianificare al meglio le spese familiari. Se il primo passo è stato fatto su prodotti o servizi in qualche modo più semplici da confrontare – penso alle assicurazioni auto o ai voli aerei – oggi sempre più consumatori si rivolgono ai comparatori anche per scelte complesse come mutui, tariffe energia o investimenti”. I comparatori online, arrivati sul mercato nei primi anni duemila, hanno iniziato a cambiare gradualmente il modo in cui gli italiani si approcciano alle spese di casa e nell’ultimo anno ben il 65% della popolazione nazionale adulta si è servita di un comparatore, con una media d’uso pari a tre volte l’anno. Guardando al profilo degli italiani che si rivolgono ai comparatori online, emergono dati interessanti. Il primo è legato all’età; la fascia che ha usato maggiormente questi strumenti nell’ultimo anno è quella con età compresa tra i 35 e i 44 anni (78%). Dal punto di vista territoriale, l’attitudine a confrontare le spese di casa con strumenti online è più diffusa nel Nord Italia (circa 69% del campione), ma comunque molto forte anche al Centro (65%) e al Sud (60%). Se la prima ragione che spinge gli italiani ad utilizzare gli strumenti di comparazione online è il risparmio economico (66%), la seconda è la 'certezza di trovare le offerte migliori' (57%), mentre circa 13 milioni di consumatori (48%) apprezzano la semplicità di confronto delle tariffe. Sono invece ben 3.315.000 (12% del campione totale con picchi che arrivano a sfiorare il 18% nella fascia 55 – 64 anni) i consumatori che hanno dichiarato di servirsene perché hanno apprezzato la possibilità di ottenere una consulenza specializzata indipendente. Importante anche il ruolo dei compratori in termini informativi, di educazione e tutela dalle truffe: più di 3 milioni di consumatori hanno dichiarato di usare un comparatore per acquisire conoscenze su prodotti o servizi non familiari o per ricevere una consulenza indipendente, mentre quasi 4 milioni si affidano a questi strumenti per evitare di cadere vittima di truffe. Le assicurazioni auto e moto sono la spesa per la quale gli italiani hanno usato maggiormente i comparatori nell’ultimo anno (41% del campione intervistato, pari a circa 11,3 milioni di consumatori). Pochi meno (11 milioni) quelli che si sono rivolti ai comparatori per confrontare offerte luce e gas. Gli italiani scelgono il confronto anche quando si tratta di decidere l’hotel in cui soggiornare (31%) o prenotare un volo aereo (27%). Un consumatore su quattro lo fa per la telefonia, ma non manca chi si rivolge ai comparatori per confrontare prodotti di finanza personale o risparmio come prestiti (12%) e mutui (7%). L’uso dei comparatori varia in base all’età dell’utente: gli under 34, ad esempio, utilizzano questi strumenti principalmente per risparmiare sui viaggi (hotel e aerei), mentre dai 35 anni in su si confrontano RC auto e utenze domestiche. La comparazione di mutui e prestiti è particolarmente utilizzata dalla fascia 25-34 anni, mentre il noleggio a lungo termine da quella 35-44 anni. Sono i più giovani (18-24 anni) ad utilizzare maggiormente i comparatori per cercare prodotti assicurativi diversi dall’Rc auto o moto. Per ogni settore cambiano anche le motivazioni per cui si usano i comparatori: se, in generale, il risparmio è la prima ragione, quando si parla di bollette, ad esempio, viene molto apprezzata la semplicità del confronto; per i prestiti la possibilità di verificare i costi prima di chiedere il finanziamento, per i mutui il risparmio di tempo. L’84% della popolazione adulta ha usato i comparatori almeno una volta (percentuale che arriva addirittura al 95% nella fascia 35-44 anni), ma esiste una fetta di consumatori che non si è mai affidata a questi strumenti; il 16% dei rispondenti all’indagine. La principale ragione dichiarata per cui non si usano i comparatori è la mancanza di fiducia verso questi strumenti (51%), mentre una parte minoritaria di rispondenti dice che, nonostante il lavoro dei comparatori, resta comunque difficile confrontare le offerte (18%); il 12% è dell’opinione che non ci sia un vero risparmio. “In realtà – sostiene Gianluca Castelnuovo, psicologo comportamentale dell’Università Cattolica di Milano – le ragioni dichiarate per il non uso sono più che altro delle scuse che il consumatore si dà. Alcuni individui, semplicemente, preferiscono mantenere le loro abitudini e non percepiscono la necessità di cambiare gestore o offerta. Anche se questo, sovente, va a loro discapito”. "I comparatori sono fondamentali anche per l'educazione e la tutela dalle truffe". A dirlo Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo NO profit. "Nel 2024 – ha ricordato – oltre 3,5 milioni di italiani hanno dichiarato di aver subito una truffa o un tentativo di frode nell'ambito delle bollette luce e gas. 1,5 milioni, invece, nell'ambito dell'rc auto". "I canali più usati – ha spiegato – sono: email, finti call center, porta a porta, sms. Ma non mancano le truffe andate a segno tramite app di messaggistica istantanea e social network". "E per contrastare il fenomeno delle truffe – ha spiegato – con Facile.it nel 2023 abbiamo lanciato il progetto 'Stop alle truffe'. L'iniziativa è nata per offrire ai consumatori italiani un sito di riferimento, www.stopalletruffe.it, dove trovare strumenti concreti per riconoscere i rischi ed evitare di cadere in trappola nell'ambito delle bollette luce e gas e, dal 2025, si è esteso anche alle truffe in ambito rc auto. Abbiamo così aiutato oltre 13mila utenti, ricevuto più di 260 segnalazioni e siamo stati riconosciuti come 'best in class' a livello internazionale". Uno dei dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it ad Emg Different, è che circa 7 milioni di italiani non hanno mai utilizzato un comparatore di prezzi e i principali motivi dichiarati sono la mancanza di fiducia (51%), la difficoltà di confrontare le offerte (18%), l’idea che non ci sia una grande differenza nei prezzi (12%), la mancanza di chiarezza (10%) e la paura che vengano raccolti dati personali (6%). "Queste risposte – spiega Gianluca Castelnuovo, psicologo, psicoterapeuta e Ph.D. in neuropsicologia – possono essere interpretate alla luce di diverse motivazioni tipicamente psicologiche ben documentate a livello di letteratura scientifica. Da molti anni la psicologia scientifica si occupa di interpretare, comprendere e a volte spiegare i comportamenti anche in ambito economico. Daniel Kahneman, psicologo e premio Nobel per l’economia, ha ben dimostrato nel suo lungo e intenso lavoro di ricerca come le scelte degli individui siano spesso guidate più da processi emotivi e cognitivi rapidi, piuttosto che da un’analisi razionale, ponderata o approfondita". "Purtroppo – avverte – l’affidarsi principalmente a scelte emotive e prendere di conseguenza decisioni di 'pancia', coinvolge anche il mondo dei comparatori di tariffe, portando alcuni consumatori a non utilizzarli nel pieno delle loro potenzialità – nonostante siano strumenti utili e affidabili – generando così uno svantaggio nelle scelte finali. Spinti dunque dalle emozioni, rischiamo di compiere la scelta meno conveniente e vantaggiosa, provocando a noi stessi, involontariamente, un vero e proprio danno economico. In effetti, già da parecchio tempo la psicologia ha dimostrato che gli esseri umani, se guidati dalle emozioni, possono compiere scelte poco lucide, frettolose e controproducenti da un punto di vista economico". "Fra gli altri aspetti da considerare – precisa – segnalo che la mancanza di fiducia verso le piattaforme online nel loro complesso è presente soprattutto tra le fasce più anziane, ma anche qui il rischio è quello di dire di no a sistemi tecnologici, come i comparatori, che in realtà ci proteggono proprio dai pericoli, in primis dalle truffe digitali. Un conto sono le minacce on-line, un conto sono i sistemi tecnologici nati per tutelarci e fare chiarezza nel mondo digitale". "C’è poi – fa notare Gianluca Castelnuovo – un tema di 'pigrizia' nelle scelte, nel senso che alcuni individui preferiscono mantenere le loro abitudini e non percepiscono la necessità di cambiare gestore o offerta, anche se le differenze di prezzo sono significative e una scelta diversa sarebbe razionalmente vantaggiosa. Mantenere le stesse posizioni non sempre risulta la soluzione migliore, per cui permettersi di cambiare, accompagnati da comparatori affidabili, è di gran lunga più conveniente. Risulta inoltre importante che, proprio per non generare resistenze o un senso di invasione della propria privacy, fra i dati personali il comparatore raccoglie solo quelli fondamentali alla ricerca dell’offerta migliore". "Riassumendo – commenta – si può affermare che il comportamento di non utilizzo dei comparatori è spesso frutto di resistenze emotive e paure generate della mancata conoscenza di cosa veramente propone il comparatore e di come funziona il suo meccanismo retrostante. Un approccio razionale, di conoscenza e utilizzo consapevole di questi strumenti, può superare tali paure e permettere dunque ai comparatori di svolgere il loro pieno ruolo di funzionale aiuto alle scelte dei consumatori". —lavoro/datiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Fire: “Nuovo record nel 2024 per le nomine di energy manager”
(Adnkronos) – Nuovo record per gli energy manager, l'esperto in gestione dell'energia, nel 2024: sono 2571 le nomine totali (+19% tra il 2014-2020 e +4% 2020-2024) di cui 1752 da soggetti obbligati (+17% 2014-2020 e +3% 2020-2024). Questi i dati del Rapporto ufficiale sugli energy manager nominati in Italia, predisposto da Fire e presentato in occasione del webinar 'Presentazione del Rapporto Gli Energy Manager in Italia 2025'. "C'è stato un trend tendenzialmente crescente che si è interrotto solo fra il 2021 e il 2022 a causa della pandemia e della forte riduzione dei consumi registrata in quel periodo – spiega Dario Di Santo, direttore Fire – Appena c'è stata una ripresa, le statistiche sono tornate a salire raggiungendo nuovi record". "Complessivamente abbiamo 1869 energy manager che sono meno delle nomine perché per le realtà medio-piccole spesso un consulente opera per più soggetti, quindi ovviamente non c'è un'equivalenza fra nomine ed energy manager", osserva. Da segnalare "una continua crescita della parte femminile che è arrivata al 12%, era al 10% l'anno scorso, al 7% 3-4 anni fa" e che "un terzo delle nomine viene da soggetti non obbligati che quindi ritengono un energy manager comunque fondamentale per le loro attività". Dal punto di vista dell'inquadramento, "se parliamo dei soggetti che scelgono di nominare un proprio dipendente, vediamo che per il 28% sono dirigenti, per il 34% quadri, per il 38% hanno altre posizioni all'interno dell'azienda. Dopodiché un 33% circa delle nomine riguarda consulenti esterni. L'energia gestita è pari a 95 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio". Di Santo sottolinea nel suo intervento che "usare meglio l'energia conviene non solo in termini di bolletta: c'è la riduzione delle emissioni, sia climalteranti sia nocive, c'è il tema del miglioramento della sostenibilità, che ovviamente è importante per imprese che magari sono sottoposte agli obblighi di reportistica, e c'è il tema del miglioramento dell'uso delle risorse economiche perché chiaramente se uso meglio l'energia riduco i rischi sugli approvvigionamenti, riduco i costi, libero risorse per poter fare altro. D'altra parte in termini sistemici usare meglio l'energia mi consente di ridurre gli investimenti in nuova potenza di generazione, riduce la domanda e la dipendenza dall'estero per gli approvvigionamenti energetici e riduce anche la necessità di intervenire sulle reti di trasporto e distribuzione". Il tutto con una serie di ricadute in termini di "valore degli asset, sicurezza, continuità produttiva, produttività, conformità legislativa o ambiente". Durante il webinar è stata presentata, tra le altre, un'indagine realizzata da Fire sull'uso dell’Ia per l’energy management. Il campione contattato da Fire coinvolge fornitori di tecnologie, esperti del settore e aziende utilizzatrici di media-grande dimensione. "Il 38% delle aziende di taglia medio-grande ha implementato l'Ia nel proprio lavoro. Invece, il 56% sta valutando come può implementarla nei prossimi anni", spiega Yasaman Meschenchi di Fire. Quanto alle aree di applicazione, l'Ia viene impiegata per lo più "per monitoraggio, ottimizzazione dei consumi, manutenzione predittiva, automazione dei processi e gestione delle rete". Tra i benefici indicati, "riduzione dei costi, aumento dell'efficienza energetica, riduzione degli sprechi, riduzione del tempo necessario per fare analisi". Non mancano le sfide come la "mancanza di risorse umane con formazione adeguata e macchinari adatti, e a volte ci sono scetticismo e diffidenza verso l'Ia". In conclusione "i risultati della nostra indagine confermano che l'intelligenza artificiale è una leva strategica per migliorare l'efficienza energetica, per ridurre i costi, accelerare la transizione verso un futuro più sostenibile. Se usiamo bene l'intelligenza artificiale, possiamo sfruttare molto bene l'Ia nel nostro lavoro", conclude Meschenchi. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Richiesta urgente di intervento per il ripristino dell’organizzazione delle Professioni Sanitarie all’interno dell’ASReM
La CISL Funzione Pubblica intende denunciare con forza la gravissima situazione organizzativa
in atto all’interno delle strutture aziendali dell’ASReM, resa ancor più critica dalla cronica carenza di
personale, sia sanitario che tecnico-amministrativo.
Nonostante le dichiarazioni iniziali di un “cambio di passo” da parte della nuova governance,
che avrebbe dovuto valorizzare le professioni sanitarie, la realtà quotidiana evidenzia un grave collasso
gestionale che sta compromettendo la qualità e la continuità dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza.
In particolare, si segnala con forte preoccupazione:
La rimozione del Direttore delle Professioni Sanitarie, avvenuta in concomitanza con il
pensionamento di due figure cardine (le P.O. dell’Area Ospedaliera e del Veneziale di Isernia), che ha
determinato il completo smantellamento dell’Ufficio delle Professioni Sanitarie.
Questo ufficio gestiva anche numerose pratiche amministrative ora impropriamente riversate su settori
già sovraccarichi, con inevitabili ricadute sulla funzionalità aziendale.
L’adozione di provvedimenti disorganici e contraddittori, come:
La Delibera n. 764 dell’11/06/2025, con cui si assegnano due infermieri al 118 – ambito di Isernia (1 a
Frosolone, 1 a Isernia);
La manifestazione d’interesse prot. n. 69848 del 07/06/2025 (relativa a Frosolone), che indica una
carenza di personale laddove invece esiste un esubero.
Caso emblematico è quello delle postazioni del 118 di Isernia e Frosolone, che dovrebbero
prevedere 6 infermieri ciascuna. Oggi, a seguito dei provvedimenti sopra citati, vi sono 8 infermieri a
Isernia e 7 a Frosolone, un evidente squilibrio che avrebbe potuto essere gestito attraverso una semplice
mobilità interna.
Nonostante il parere favorevole della Direzione Sanitaria Aziendale, per ben tre volte la
Direzione Generale ha respinto l’ordine di servizio predisposto dalla Centrale Operativa del 118, volto a
trasferire una unità da Isernia a Frosolone.
Ci si chiede: esiste realmente un dialogo tra le strutture aziendali?
A causa di tale immobilismo, l’azienda è stata costretta a ricorrere con frequenza alla pronta
disponibilità per coprire i turni: solo nel mese di maggio, a Frosolone, il ricorso a tale istituto ha
superato le 15 attivazioni, con un costo di oltre 200 euro per ciascun turno di 12 ore.
Tali problematiche, unitamente ad altri aspetti critici, sono state sollevate anche nel tentativo di
conciliazione del 18 giugno 2025, alla presenza della Struttura Commissariale e di Sua Eccellenza il
Prefetto di Campobasso, il quale ha richiesto una relazione da parte dell’ASReM.
Ad oggi, la Direzione Generale Aziendale non ha ancora prodotto alcun documento giustificativo,
disattendendo le richieste di un autorevole rappresentante dello Stato.
Questa gestione, spesso condizionata da pressioni politiche o mediatiche, compromette la
credibilità dell’intero sistema sanitario regionale, demotivando i lavoratori e minando la fiducia dei
cittadini.
Alla luce di quanto sopra esposto, la CISL FP chiede con urgenza:
La nomina immediata di un nuovo Direttore delle Professioni Sanitarie;
Il ripristino dell’Ufficio delle Professioni Sanitarie, con personale adeguato per il suo corretto
funzionamento;
L’avvio delle procedure per l’assegnazione degli incarichi di funzione e coordinamento, sia sanitari
che amministrativi;
L’espletamento di tutti i concorsi per il personale del comparto Sanità, per garantire adeguata
copertura delle dotazioni organiche;
Una gestione trasparente, competente e indipendente delle risorse umane, non influenzata da logiche
estranee all’organizzazione aziendale.
La CISL FP sottolinea, con profondo rammarico, che nemmeno durante la pandemia si erano
registrate disfunzioni così estese e gravi all’interno dell’ASReM. È necessario un intervento immediato,
strutturale e determinato per ripristinare efficienza, dignità e qualità nell’interesse dei lavoratori e di
tutta la popolazione molisana.
Il Segretario Generale Aggiunto
CISL FP AbruzzoMolise
Bruno DELLI QUADRI
Roma, omicidio per vendetta a Rocca di Papa: uccide killer del figlio
(Adnkronos) – Un omicidio per vendetta a Rocca di Papa, in provincia di Roma. Questa l'ipotesi dietro alla sparatoria avvenuta questa mattina giardini pubblici in piazza della Repubblica, a Rocca di Papa, costata la vita a un uomo di 35 anni, Franco Lollobrigida. Il 61enne, Guglielmo Palozzi, fermato poco dopo dai carabinieri, è il padre di Giuliano che nel 2020, all'età di 34 anni, è deceduto seguito a una violenta aggressione subita dalla vittima, recentemente condannata a 10 anni in appello per omicidio preterintenzionale. "Non so cosa sia potuto succedere oggi" dice all’Adnkronos l’avvocato Fabrizio Federici, già legale della famiglia Palozzi nel processo per l’omicidio del 34enne Giuliano a gennaio del 2020, che oggi è stato nominato difensore di Guglielmo, padre 61enne della vittima, arrestato dai carabinieri di Frascati. "Un gesto inconsulto da parte di Guglielmo me lo sarei potuto aspettare, dopo la sentenza di assoluzione. Ma non oggi, a distanza di pochi mesi dalla condanna in appello. Certo è che il dolore per la perdita del figlio è stato veramente atroce. La famiglia, molto unita intorno a Giuliano, ha vissuto la sua morte in un modo pazzesco. Perché non è derivata da un fatto immediato, ma dopo quasi sei mesi di lunghissima agonia, con una sofferenza enorme". "Giuliano Palozzi era l'anello debole della famiglia, che tutti cercavano un po' di tutelare. Sicuramente la sua morte – ribadisce l’avvocato Federici – è stato un trauma molto forte. Lollobrigida, che di carcere se ne è fatto pochissimo, ha provocato al figlio del mio assistito gravissime lesioni al cranio, con lo sfondamento della mandibola, della zona tempio-laterale, per cui Giuliano è andato subito in coma e non si è mai più ripreso". Il 35enne ucciso oggi, racconta ancora l’avvocato, quel giorno di gennaio 2020 "firma il fatto inviando un messaggio al fratello di Giuliano Palozzi, scrivendogli 'guarda, chiama tuo fratello perché ha preso una sventola. L'ho lasciato in condizioni gravi'. Lui ha sempre cercato poi di minimizzare e i giudici della corte d'assise di primo grado gli sono andati dietro e l'hanno assolto in primo grado. Sia noi che il pubblico ministero presentammo ricorso e la Corte d'assise d'appello, risentì tutti i testi, rifece il processo e alla fine concluse per la responsabilità oltre ogni ragionevole dubbio, condannando Lollobrigida a dieci anni per omicidio preterintenzionale. La Corte si prese quindi 90 giorni di tempo per le motivazioni, che sarebbero dovute uscire fra pochi giorni. L’avvocato di Lollobrigida aveva però già preannunciato che avrebbe fatto ricorso per Cassazione". (di Silvia Mancinelli) —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Muore risucchiato da motore di un aereo a Bergamo, tragedia in pista a Orio al Serio
(Adnkronos) – Dramma in pista all'aeroporto di Orio al Serio, a Bergamo. A quanto si apprende, un uomo è morto dopo essere stato risucchiato dal motore di un aereo in partenza. La vittima sarebbe un 35enne, sfuggito al tentativo della polizia di bloccarlo. Era arrivato all'aeroporto attorno alle 10. Stando al racconto di alcuni testimoni, l'uomo sarebbe poi uscito dall'auto, iniziando a correre verso il terminal, inseguito dagli steward, per raggiungere poi la zona degli arrivi. Oltre agli steward, sarebbe stato inseguito a breve distanza anche da personale di polizia di frontiera ma, tra la folla, non è riuscito a fermarlo sino a quando non si è lanciato verso il motore che lo ha risucchiato. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti della procura di Bergamo la pista del suicidio è assolutamente la più probabile. Le fonti sottolineano che l'indagine si sta concentrando "sulle ultime ore" dell'uomo, cercando di capire "se ci sia stato qualche fatto eclatante" e anche un eventuale collegamento con l'aeroporto. "Ci stiamo chiedendo – si sottolinea – perché l'uomo sia andato proprio lì", perché "anche se si sta vivendo un momento di disagio profondo la scelta dell'aeroporto è senza dubbio particolare". Sacbo ha intanto comunicato che "le operazioni di volo all'aeroporto di Milano-Bergamo sono rimaste sospese dalle ore 10:20 alle 12 a causa di un inconveniente verificatosi sulla via di rullaggio, le cui cause sono in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine. Il traffico aereo è ripreso alle ore 12", recita la nota. "Il drammatico evento di oggi ha sconvolto tutta la comunità aeroportuale. Esprimo, anzitutto, il mio personale cordoglio e quello della società ai familiari della vittima, a cui siamo vicini in questo terribile momento" ha detto il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga. "Fin da subito, oltre ad avere assicurato l'immediata gestione dell'emergenza e l'assistenza ai passeggeri e all'equipaggio, abbiamo rivolto la nostra attenzione ai colleghi che hanno assistito all'episodio e ne sono rimasti fortemente colpiti", sottolinea. Alle ore 10:35 del mattino di oggi, 8 luglio – si legge in una nota di Sacbo – all’aeroporto di Milano Bergamo, una persona, né passeggero né dipendente di società operanti nello scalo, nonostante la pronta azione di contrasto delle forze dell’ordine presenti, è riuscita a introdursi sul piazzale degli aeromobili, raggiungendo poi la via di rullaggio. Qui si è avvicinato all’aeromobile di un volo di linea, fermo e a motori accesi, perdendo la vita. La dinamica esatta dell’accaduto è all’esame dell'autorità giudiziaria a cui Sacbo continua a fornire tutta la collaborazione necessaria. La società, in coordinamento con gli enti deputati, ha attivato immediatamente le procedure di emergenza e di assistenza ai passeggeri del volo, all'equipaggio e al personale di terra coinvolti, mettendo a disposizione anche i servizi di supporto psicologico. Sull'incidente, dice all'Adnkronos è il professor Gregory Alegi, tra i massimi esperti di aviazione, "io mi soffermerei sulla difficoltà oggi, con le misure di sicurezza che ci sono per una persona, che non sia un addetto ai lavori o un passeggero, di entrare e buttarsi davanti ai motori di un aereo. Questa mi sembra una cosa piuttosto interessante. Mi sembra la cosa più strana di tutte, detto francamente". "Oggi i motori degli aerei civili, hanno delle prese d'aria enormi; li chiamiamo turboventola, proprio perché davanti hanno una enorme ventola senza protezioni. Quindi è abbastanza facile possa accadere. Il motore a getto, a reazione, funziona così – spiega Alegi – risucchia l'aria, la accelera e la spinge fuori ad alta velocità: questo fa andare avanti l'aereo, in un ciclo 'aspira, comprimi, accelera ed espelli'". Nella storia dell'aviazione "ci sono diversi casi noti in cui persone sono state risucchiate per errore dai motori degli aerei. Ma di persone che si sarebbero lanciate apposta per farsi risucchiare dal motore è la prima volta che lo sento". Proprio per evitare incidenti del genere, conclude, "sugli aerei militari ci sono dei segni rossi che indicano il pericolo, mentre sui voli civili non ci sono ma gli operatori sono ben consapevoli e informati. I passeggeri potrebbero anche non saperlo, ma il rischio è noto". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Fusione di culture per il tanabata all’expo di Osaka, con il suono della campana del Molise
In occasione del Tanabata, una delle festività più sentite e suggestive della tradizione
giapponese, la Regione Molise rende omaggio al Paese ospitante dell’Expo 2025 con un
evento carico di significato simbolico, emozione e dialogo interculturale.
La data del 7 luglio, nel calendario giapponese, celebra la leggenda romantica di Orihime e
Hikoboshi, due amanti celesti separati dalla Via Lattea che possono incontrarsi solo una volta
l’anno sotto le stelle di Tanabata. Una ricorrenza che unisce amore, speranza e aspirazione a
realizzare i propri desideri.
Per celebrare questo momento unico, intorno alla Campana del Molise, opera commissionata
alla prestigiosa Fonderia Marinelli di Agnone e destinata alla Cattedrale di Osaka, sono stati
allestiti rami di bambù, come vuole la tradizione giapponese. Qui, i visitatori del Padiglione
Italia e dell’Area Molise, proprio in queste ore, partecipano al rituale scrivendo i propri sogni su
colorate strisce di carta chiamate tanzaku, che vengono poi appese ai rami come simbolo di
fiducia nel futuro e nei legami tra i popoli.
A rendere ancora più solenne e toccante il momento, dopo aver affidato i desideri al cielo, ogni
partecipante conclude il rito con il suono della Campana del Molise, evocativo e potente, che
va a suggellare la speranza che tutti i desideri possano davvero avverarsi.
«Questo evento rappresenta molto più di un omaggio – ha dichiarato l’Assessore Di Lucente –
È un gesto di amicizia e di condivisione tra culture. La nostra campana, frutto della tradizione
artigiana millenaria di Agnone, incontra il rito dei desideri di Tanabata in un simbolico
abbraccio tra il Molise e il Giappone. Per la celebrazione del Tanabata abbiamo creato, al
Padiglione Italia, un evento suggestivo, coinvolgente e altamente partecipato, che sottolinea la
bellezza del dialogo tra culture, unendo la nostra spiritualità e la nostra arte all’eleganza e
profondità dei riti giapponesi”.
Borse lavoro Regione, l’Ambito Territoriale Sociale di Agnone aiuta i cittadini nella compilazione delle domande
Il sindaco di Agnone, Daniele Saia, e l’assessora alle Politiche Sociali, Enrica Sciullo,
ricordano a tutti gli interessati che gli uffici dell’Ambito Territoriale Sociale del Comune
sono a disposizione per dare supporto nell’invio della domanda per le borse lavoro messe a
disposizione dalla Regione Molise (compilazione allegati e invio documentazione via PEC).
L’iniziativa è finalizzata a promuovere l’inserimento lavorativo attraverso un’esperienza
pratica di sei mesi abbinata a brevi corsi di formazione. I partecipanti saranno impegnati a
lavorare tra le 20 e le 25 ore settimanali e potranno guadagnare fino a 700 euro al mese.
Il bando si rivolge in particolare a categorie di cittadini più fragili: giovani NEET (under
30), donne in difficoltà, persone con disabilità, over 55, disoccupati da almeno sei mesi
senza sostegno al reddito, ex lavoratori autonomi o con redditi molto bassi, lavoratori poveri
e disoccupati iscritti ai centri per l’impiego. Per partecipare è necessario essere residenti o
domiciliati in Molise da almeno 24 mesi, avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e non
beneficiare di ammortizzatori sociali o misure di sostegno al reddito (come NASPI, ADI o
SFL).
Le domande di partecipazione devono essere inviate, entro il 14 luglio, esclusivamente via
PEC all’indirizzo regionemolise@cert.regione.molise.it, con oggetto:
“AVVISO PUBBLICO PER L’INDIVIDUAZIONE DEI BENEFICIARI
DELL’INIZIATIVA BORSA LAVORO/WORK EXPERIENCE PRESSO I COMUNI
MOLISANI”.
Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale della Regione Molise.
Memorial Nicola Fierro, a Mirabello è andata in scena la seconda edizione
Sorrisi, abbracci, agonismo e divertimento. Questo e tanto altro è stato il secondo Memorial Nicola Fierro organizzato dall’Ordine dei Giornalisti del Molise venerdì 4 luglio a Mirabello Sannitico.
Una serata che ha visto confrontarsi in mini sfide di calcio a 5 presso il campo polivalente di Viale Padre Pio una squadra dell’Ordine guidata da Isidoro La Farciola e due rappresentative dei Grandi Calciatori Mirabello con in panchina Mauro De Cesare. Presenti all’evento la moglie Paola, la figlia Cecilia, i genitori Antonio e Carmelina, il sindaco di Mirabello Angelo Miniello sempre attento e vicino a simili iniziative e tanti amici che non sono voluti mancare al grande appuntamento.
La seconda edizione del Memorial si è aperta con la consegna di una targa da parte dell’Ordine dei Giornalisti (con in prima linea il presidente Vincenzo Cimino e il consigliere nazionale Cosimo Santimone) alla famiglia e un omaggio floreale dei Grandi Calciatori Mirabello consegnato da Mauro De Cesare. Poi ci sono stati i saluti del sindaco Miniello e del presidente Cimino che hanno sottolineato la bontà e la valenza non soltanto sportiva dell’evento. In campo c’è stato tanto divertimento e sano agonismo sotto la direzione arbitrale di Giovanni Veltre. Un momento di grande confronto nel ricordo di un amico e un collega che ha fatto della sua passione per lo sport la sua professione. Una nuova formula (quella del futsal) proposta dagli organizzatori che ha lasciato il segno incassando il consenso di pubblico e appassionati.
A vincere è stata la selezione dell’Ordine dei Giornalisti. Al termine momento convivivale per chiudere nella maniera migliore possibile una giornata dal sapore speciale.
Fise Molise: ultima tappa del Circuito Molise e dei Campionati Regionali Pony – I risultati
Domenica 6 luglio, presso la Ippoform di Campobasso, si è tenuta la terza e ultima tappa del Circuito Molise e dei Campionati Regionali Pony. Dopo la prima giornata, sempre alla Ippoform, e la seconda giornata del 15 giugno al Cassandra, si concludono con un bilancio molto positivo, in termini di partecipazione, due importanti gare della Fise Molise.
Qui i risultati definitivi:
Circuito Molise
CAT 115
1^ Martino Cocca su Eros
2^ Niccolò Miceli Palladino su Baby Ainette
3^ Laura Praitano su Darkor
4^ Naomi Felice su I-FD Stable Frada
CAT B100
1^ Arianna Cocca su Janneke J
2^Naomi Felice su I-FD Stable Frada
3^ Emanuele Ponticelli su Incantu
4^Giorgia Gioia su Kasha
5^Federica Tirro su Estella
6^Sofia Sampietro su Bonsai
7^Maria Giulia Iocca su Kamaraton
CAT LB80
1^Giorgia Renzi su Sherkan de la Chatre
2^ Natalia Valerio su Csenge
3^Federica Tirro su Estella
CAT L60
1^ ex equo Mattia Martinelli su Carmelina
e Giuseppina Mauro su Rays
3^ Johnatan Iuliano su Kassiopeia
CAT L40
1^ Johnatan Iuliano su Kassiopeia
2^ Serena Pisacane su Vosco’s Freedom
CAT L20
1^ Serena Pisacane su Vasco’s Freedom
2^Petra Marta su Vosco’s Freedom
3^ Rebecca Pia Mignogna su Snowbalu
Campionato Regionale Pony
CAT CAMPIONATO BIG BP90
1^ Elena Mogavero su Aqua
2^Vincenzo Rossella su Csenge
CAT CAMPIONATO MEDIUM LBP80
1^ Agnese Maiuri su Zorro
CAT CAMPIONATO SMALL LP60
1^ Francesca Cornacchione su Snowbalu
CAT CAMPIONATO MINI LP40
1^ Alba Sveva Cerrone su Tito
2^ Greta Ciotta su Farfelu
3^ Michela Caterina su Oscar