domenica, Novembre 23, 2025
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Bando regionale per i Centri antiviolenza e le Case rifugio: pieno rispettodelle normative e chiarezza sui fondi destinati ai CAV

Rimango davvero basita di fronte all’approssimazione con la quale è stato affrontato il tema dei Centri
antiviolenza perché ritengo che, prima di assumere una posizione pubblica, chi propone atti ispettivi, come
nelle competenze dei Consiglieri che hanno presentato una interrogazione in merito, dovrebbe quanto meno
documentarsi con attenzione.
Prioritariamente, è utile fare chiarezza sull’assegnazione dei fondi destinati al Centro Antiviolenza (CAV)
privato Liberaluna dal Ministero del Lavoro, Dipartimento delle Pari Opportunità come da Tabella 1 del
Ministero, che fa riferimento ai CAV pubblici e privati già esistenti nella Regione, riportata in Gazzetta
Ufficiale Serie Generale n.46 del 25/02/2025.
L’APS Liberaluna ETS è beneficiaria, da due anni, di fondi ministeriali che vengono destinati al CAV Liberaluna,
passando alla Regione Molise la quale, a sua volta, li ha finora indirizzati all’Ambito Territoriale Sociale del
Comune di Campobasso, in qualità di capofila dell’antiviolenza. Il medesimo ATS, poi, li ha erogati al CAV
Liberaluna. Una modalità che mi è apparsa sin dall’inizio “ambigua” posto che in Gazzetta Ufficiale si specifica
chiaramente che i fondi in questione debbano essere destinati direttamente al CAV beneficiario, senza
specificare intermediari. In più, l’ATS di Campobasso ha deciso di stipulare addirittura una convenzione con
Liberaluna a fronte della quale la stessa APS si è impegnata a fornire al Comune i servizi del CAV privato.
Mi sono pertanto sempre chiesta il perché, soprattutto in considerazione del fatto che era operativo il CAV
gestito dalla cooperativa Befree in coprogettazione con il Comune di Campobasso.
Probabilmente in passato, si è operato senza avere contezza delle disposizioni ministeriali. Basti pensare, ad
esempio, che il Comune ha autorizzato il funzionamento dei locali adibiti a CAV di viale del Castello senza
tenere conto della presenza di barriere architettoniche. Su questo punto, non mi pare sia mai stata
presentata una interrogazione in Consiglio regionale. Eppure, dal 2016 sono stati erogati fondi pubblici
nonostante questa anomalia evidente.
Oggi la coprogettazione è in capo alla Regione Molise che ha indetto regolare avviso pubblico (come accade
in altre regioni, del resto) e il cambio di passo, a mio avviso, è un segnale estremamente positivo, soprattutto
per quanto riguarda le Politiche sociali e di pari opportunità, orientate finalmente al rispetto delle normative
vigenti.
L’APS Liberaluna è stata sempre disponibile, ben prima di aggiudicarsi il bando, ad accogliere donne vittime
di violenza, nonostante in alcune occasioni la cooperativa BeFree abbia negato accoglienza a richieste
provenienti da donne e/o persino dalle Forze dell’ordine, che ci hanno poi contattato avendo sempre un
intervento da parte nostra di ascolto e accoglienza.
Non intendo soffermarmi su episodi specifici, segnalati anche alle Forze dell’ordine, perché non è questa la
sede. Ma esistono e sono documentati.
In merito al bando, fermo restando che i termini per l’impugnazione sono ormai scaduti, per quanto attiene
alle domande poste nell’interrogazione dei consiglieri Primiani, Greco, Salvatore, Fanelli, Facciolla e dell’ex

sindaco di Campobasso Gravina, occorre rilevare che in merito al criterio della sede legale, esistono
documenti che regolano le gare d’appalto e precedenti di altre regioni che seguono gli stessi criteri della
Regione Molise.
La normativa prevede anche la possibilità di affidamento diretto, con suddivisione delle somme tra i territori
interessati. La Regione Molise ha scelto di impegnare l’intero importo nel bando offrendo così a tutte le
associazioni la possibilità di partecipare.
Al di là delle questioni tecniche e documentali, come cittadina e fondatrice di un’associazione che dal 2014
si occupa di ascoltare, accogliere e sostenere le donne vittime di violenza e i loro figli, mi sento attaccata e
denigrata da chi, invece, dovrebbe rappresentare l’interesse collettivo, promuovendo valori comuni,
solidarietà e coesione di rete, concetto che chi amministra dovrebbe ben conoscere.
Reputo offensive e infondate le dichiarazioni pubbliche del consigliere Primiani perché sono rivolte a chi,
come me, ha dedicato anni di impegno, spesso gratuito, nei confronti di un tema così delicato e fondamentale
dedicando gli ultimi 11 anni della sua vita alle donne che subivano violenze. Vicende umane, storie vere non
carte bollate.
Invito, inoltre il consigliere Primiani e i cofirmatari dell’interrogazione a leggere con attenzione il progetto
presentato da Liberaluna prevede una serie di interventi innovativi a livello regionale in favore delle donne
vittime di violenza, fino a oggi mai realizzati. Fra questi anche l’attuazione delle Linee guida sanitarie nazionali
relativamente al Percorso rosa.
Agire nell’interesse dei cittadini dovrebbe essere il primo obiettivo di chi li rappresenta. Ed è lo stesso
obiettivo che l’APS Liberaluna persegue quotidianamente, con il lavoro in supporto delle donne vittime di
violenza.
Per restituire verità a questa vicenda, sono a disposizione per ogni eventuale chiarimento, anche pubblico,
così da spiegare definitivamente gli aspetti di una vicenda che merita ogni attenzione possibile. Ma che sia
rigorosa, puntuale e soprattutto veritiera.

La responsabile del CAV e CR Liberaluna
Cav. Dr.ssa La Selva Maria Grazia

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La salute è un diritto, non un privilegio

Il sindaco Paglione

Questo avremmo voluto leggere nel nuovo Programma Operativo Sanitario che la struttura
commissariale ha trasmesso al Consiglio Regionale del Molise.
La realtà purtroppo è un’altra. Nelle aree interne e montane questo diritto è sempre più
difficile da esercitare: ospedali depotenziati e lontani, presidi territoriali tagliati, servizi
ridotti. Persino le sedi delle Guardie Mediche – ultime lampadine rimaste accese – per
testimoniare il nostro sacrosanto diritto a restare.
E così cresce lo spopolamento, perché dove non c’è sanità, non c’è futuro.
Ma una montagna che si svuota non è solo un problema locale: è una ferita per tutto il Paese.
Senza la presenza umana, vengono meno la cura e la custodia dei luoghi, aumentano i rischi
di frane e dissesti, si perdono i servizi ecosistemici che la montagna garantisce a tutti.
I boschi assorbono CO₂ e contrastano i cambiamenti climatici, regolano la temperatura e
proteggono la biodiversità. Le sorgenti alimentano fiumi e acquedotti: la montagna è la
fabbrica dell’acqua, e l’acqua serve a tutti, anche a chi vive in pianura o in città.
Difendere la sanità pubblica significa difendere la vita dei territori e il principio di universalità
su cui si fonda il nostro Servizio Sanitario Nazionale, istituito con la legge 833 del 1978.
Quella legge volle garantire il diritto alla salute attraverso la fiscalità generale, per assicurare
cure gratuite e uguali per tutti, indipendentemente dal reddito o dal luogo in cui si vive.
Oggi quel modello viene progressivamente smantellato: il definanziamento del SSN e la
spinta verso il privato rischiano di riportarci indietro di cinquant’anni, al sistema delle mutue,
dove l’accesso alle cure dipendeva dal portafoglio e dalla categoria di appartenenza.
Difendere oggi la sanità pubblica vuol dire difendere la Costituzione, la dignità delle persone
e il futuro dei nostri territori. Perché una montagna che vive fa bene a tutto il Paese.
E la salute, come l’acqua, i boschi e l’aria pulita, deve restare un bene comune.
Capracotta, 8 novembre 2025

Candido Paglione,

Sindaco di Capracotta e Presidente UNCEM Molise.

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La Nueva Ola – il Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano torna a Campobasso

Dopo due anni di assenza, torna a Campobasso La Nueva Ola – Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, diretto da Iris Martín-Peralta e Federico Sartori, evento di riferimento in Italia per la promozione del cinema iberico e latino-americano contemporaneo. Con alle spalle 18 edizioni di successo a Roma, di cui 6 nel capoluogo molisano, la manifestazione torna con una selezione imperdibile di anteprime e titoli pluripremiati.
Il filo rosso di questa edizione è “Memoria, identità e coraggio”, un viaggio tra storie di riscatto, libertà e consapevolezza che attraversa cultura, epoche e generi cinematografici, restituendo tutta la vitalità delle cinematografie di Spagna e America Latina.
«Siamo felici di riportare La Nueva Ola a Campobasso – dichiarano i direttori artistici Iris Martín-Peralta e Federico Sartori -, una città che ha sempre accolto con entusiasmo il nostro viaggio nel cinema spagnolo e latinoamericano. Dopo due anni, torniamo con un programma che unisce memoria storica e urgenza contemporanea, confermando il nostro impegno per una cultura cinematografica viva, libera e condivisa.»

Obiettivi condivisi dall’Amministrazione comunale di Campobasso che ha scelto di accogliere e supportare l’evento spagnolo nell’ambito di “Paideia 2025” – progetto che promuove programmi culturali di memoria storica e cittadinanza democratica. La nuova ondata spagnola nel capoluogo sarà anche l’attesa occasione di riaprire l’unica sala d’essai della città, l’Alphaville, in via Muricchio, 1. Uno spazio, valorizzato dai recenti interventi di riqualificazione energetica, che il Comune e il suo assessorato alla cultura hanno scelto di tener vivo, lasciandolo a servizio della comunità.

Soddisfatta l’associazione Kiss Me Deadly che – impegnata da tempo nell’intento di offrire occasioni di cultura non convenzionale alla città – vede nel supporto dell’Amministrazione comunale e nella fruizione di questo luogo il contesto giusto per la realizzazione di eventi non commerciali.
La sindaca del capoluogo, Marialuisa Forte e l’assessore alla Cultura Adele Fraracci, interverranno domenica 9 novembre alle ore 18, alla presentazione della rassegna.

Il festival si svolgerà dal 9 novembre al 22 dicembre, con un film in versione originale, sottotitolato in italiano, ogni domenica (ore 18,00 e
20,30) e lunedì (ore 19,00 e 21,00), per un totale di sette appuntamenti.
Per info clicca sul sito La Nueva Ola: https://lanuevaola.org/citta-in-programma/campobasso-2025/
Per biglietti e abbonamenti clicca qui
Per info stampa: 3201861198

PROGRAMMA
9 novembre – Inaugurazione
TE ESTOY AMANDO LOCAMENTE di Alejandro Marín
Siviglia, 1977: una storia d’amore e libertà ambientata negli anni della transizione democratica, con Alba Flores (La casa di carta). Vincitore del Premio Goya 2024 per la Miglior Canzone Originale (Yo solo quiero amor di Rigoberta Bandini).
Alla serata inaugurale saranno presenti la sindaca di Campobasso, l’assessore alla Cultura e i direttori artistici Iris Martín-Peralta e Federico
Sartori.

Secondo appuntamento
UPON ENTRY di Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vásquez Thriller psicologico pluripremiato (Premio FIPRESCI – Tallinn Black Nights
Film Festival, Miglior Film – Kolkata International Film Festival) che racconta l’odissea burocratica di una coppia fermata all’immigrazione di New York.

Terzo appuntamento
SOY NEVENKA di Icíar Bollaín
La vera storia di Nevenka Fernández, la prima donna in Spagna a denunciare molestie sessuali da parte di un politico. Premio Agenda 2030 Euskadi Basque Country al Festival di San Sebastián.

Quarto appuntamento
LA SINGLA di Paloma Zapata
Documentario rivelazione sul mistero della bailaora sorda Antonia Singla, vincitore di numerosi premi internazionali, tra cui il Premio del Pubblico al DocsBarcelona e il Premio Feroz Arrebato No Ficción 2024.

Quinto appuntamento

LA HISTORIA OFICIAL di Luis Puenzo
Classico del cinema argentino premiato con l’Oscar al Miglior Film Straniero, proiettato in occasione del 40° anniversario della sua uscita.

Sesto appuntamento LA CASA di Álex Montoya
Ritratto intimo e universale di una famiglia riunita dopo la perdita del padre. Trionfatore alla 27ª edizione del Festival de Málaga, dove ha ottenuto il Premio per la Miglior Sceneggiatura, la Miglior Musica, il Premio del Pubblico e il Premio Feroz Puerta Oscura.

Settimo appuntamento – Chiusura
EL DÍA DE LA BESTIA di Álex de la Iglesia
Un cult del cinema spagnolo contemporaneo che mescola horror, commedia e satira sociale, premiato con 6 Goya, tra cui Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista, in occasione del 30° anniversario del film.

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GdiF Campobasso: Sequestrati ceri votivi non sicuri per il consumatore

In concomitanza con la ricorrenza di Ognissanti e la commemorazione dei defunti, la Guardia di finanza di
Campobasso ha intensificato le attività di servizio a contrasto della diffusione dei prodotti non conformi rispetto
agli standard di sicurezza.
Nel corso dei controlli così disposti, nei giorni scorsi, il Gruppo della Guardia di finanza di Campobasso ha
sequestrato circa 1.700 articoli votivi, nei confronti di una ditta esercente l’attività di vendita al dettaglio di
articoli per uso domestico.
In particolare, nel corso dell’ispezione, i militari hanno rinvenuto, esposti per la vendita, ceri liturgici di varie
dimensioni, recanti l’effigie di San Pio da Pietrelcina, non conformi alla normativa a tutela del consumatore, in
quanto sprovvisti della indicazione del contenuto minimo delle informazioni sui prodotti e sulle confezioni
sequestrate e, quindi, in violazione alle prescrizioni del D. lgs 206/2005 in tema di sicurezza dei prodotti.
Oltre a subire il sequestro dei prodotti, tra l’altro confezionati sfruttando la devozione dei fedeli per il Santo Frate
Cappuccino, il titolare della ditta è stato segnalato alla Camera di Commercio per le responsabilità di carattere
amministrativo, che prevedono una sanzione pecuniaria fino a 1.032 euro.
Il contrasto ai traffici illeciti, con i conseguenti risvolti di natura economico-finanziaria, si conferma obiettivo
della “mission istituzionale” della Guardia di Finanza, nell’ottica del costante impegno a tutela dell’erario,
dell’economia sana e delle imprese oneste, ma anche della salute e dei diritti dei consumatori.

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A Castel del Giudice. Study Trip con studenti da tutto il mondo

Una tappa del viaggio studio di un gruppo proveniente dal Politecnico di Milano si è tenuta nel borgo simbolo di rinascita delle aree interne per un percorso conoscitivo sui progetti di rigenerazione sul territorio.

Studenti da tutto il mondo a Castel del Giudice (IS) hanno partecipato lo scorso venerdì 31 ottobre allo “Architectural Study Trip – Planning in Historical Context Studio“, organizzato dai professori Andrea Di Giovanni e Federico Di Cosmo del Politecnico di Milano e volto a conoscere in maniera immersiva il processo di rigenerazione urbana e culturale in atto sul territorio, alla luce del progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” vincitore del Bando Borghi-Linea A del PNRR. Sono sempre più le università interessate alle iniziative di Castel del Giudice e che fanno richiesta per svolgere studi e ricerche sul campo.

Dopo l’accoglienza degli studenti del Politecnico di Milano da parte del sindaco Lino Gentile, è seguita la visita a Borgotufi, esempio virtuoso di recupero e di riqualificazione di spazi che un tempo erano stalle e fienili, riconvertiti grazie ad una partnership pubblico-privata in un albergo diffuso, fiore all’occhiello di un turismo lento, sostenibile e al di fuori delle rotte tradizionali. Particolare attenzione è stata poi dedicata all’analisi dei sette edifici e spazi pubblici oggetto dei progetti di rigenerazione finanziati dal PNRR, guidati dall’ing. Rosita Levrieri, Responsabile Unico del Progetto “Castel del Giudice Centro di (ri)Generazione dell’Appennino” insieme al gruppo di lavoro dell’Ufficio di Rigenerazione.

“Castel del Giudice è un laboratorio vivo, un luogo in cui la rigenerazione si costruisce ogni giorno attraverso il dialogo tra esperienze e nuove visioni – ha affermato Lino Gentile –. Accogliere gli studenti e i ricercatori del Politecnico di Milano significa aprire il nostro territorio al confronto con chi studia il futuro delle comunità, ma anche offrire l’opportunità di conoscere da vicino un modello che ha scelto di reagire allo spopolamento investendo su sostenibilità, coesione sociale e qualità della vita. Solo così le aree interne possono diventare motori di innovazione e di cambiamento reale”.

“Per noi è stato molto importante – ha aggiunto l’Ing. Levrieri – aver avuto la possibilità di illustrare con passione e dedizione i nostri progetti di rigenerazione non solo fisica e architettonica, ma anche sociale, economica, ambientale e culturale a studenti provenienti da luoghi distantissimi e aventi culture molto diverse; aver lasciato in ognuno di loro un segno, che ci è stato restituito con una raccolta dei loro pensieri, è stato per noi davvero significativo. Leggere che molti di loro hanno definito Castel del Giudice, piccolo centro delle aree interne, “il mio posto del cuore” ha trasmesso a tutti noi ancora più fiducia ed entusiasmo per il lavoro che stiamo conducendo come Centro di Rigenerazione. Un grazie in particolare va ad ogni singolo componente del Team di lavoro che con impegno quotidiano rende possibile tutto questo ed ai Professori che hanno scelto il nostro territorio per lo study trip”.

Successivamente, Luciana Petrocelli ha condotto gli studenti al Centro Studi Casa Frezza, di cui è responsabile, associazione che gioca un ruolo cruciale sul territorio con attività di doposcuola, ripetizioni, potenziamento studio, corsi, preparazione esami, centro di ricerca, co-working, biblioteca, eventi culturali (tra cui la rassegna letteraria Radicalmente) e attività ludiche. Lo Study Trip si è concluso con un pranzo negli spazi dell’Azienda Agricola Melise, dove Emanuele Scocchera ha illustrato agli studenti il processo di trasformazione in meleti biologici di circa 50 ettari di terreni in disuso, e la riscoperta e la valorizzazione di oltre 60 varietà antiche autoctone di mele, oggetto di sperimentazione nel Giardino delle Mele Antiche, soffermandosi anche sulla storia del birrificio agricolo Malto Lento, le cui tipologie di birra nascono dall’orzo coltivato a Castel del Giudice.

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Giornata Lions di prevenzione del diabete: screening gratuito a Santa Croce di Magliano

Il Lions Club Larino torna sul territorio con un’iniziativa di sensibilizzazione e diagnosi
precoce in collaborazione con il Comune e l’AVIS locale.
SANTA CROCE DI MAGLIANO. Il Lions Club Larino rafforza il suo impegno nell’area salute con
una giornata interamente dedicata alla prevenzione del diabete, una patologia che l’Associazione
Lions Clubs International ha identificato come priorità globale.
L’appuntamento è fissato per domenica 9 novembre a Santa Croce di Magliano e offre alla
cittadinanza l’opportunità di sottoporsi a screening gratuiti e ricevere consulenze.
DOMENICA 9 NOVEMBRE 2025 dalle ore 9.30 alle ore 12.00 presso la Sala Consiliare del
Comune di Santa Croce di Magliano in Piazza Nicola Crapsi.
L’attività rientra nel service lionistico dedicato alla prevenzione e diagnosi precoce del diabete.
A condurre gli screening sarà un team di soci del Lions Club Larino, medici specialisti volontari: il
Dottor Marco Tagliaferri, la Dottoressa Maria Tartaglia e la Dottoressa Eleonora D’Imperio.
Saranno supportati dai volontari del Club frentano e dalla sezione AVIS Santa Croce di Magliano.
L’iniziativa, promossa dal Lions Club Larino, gode del patrocinio del Comune di Santa Croce di
Magliano e dell’Associazione Italiana Lions per il Diabete Onlus (AILD).
“Il successo degli screening primaverili ci ha motivati a rinnovare questo appuntamento
fondamentale per la salute pubblica,” dichiara il Presidente del Lions club Larino Carmela Minotti.
“Il Lions Club Larino invita caldamente la cittadinanza a partecipare, cogliendo questa importante e
gratuita opportunità. La prevenzione è il primo passo per una vita sana.”
L’iniziativa ribadisce l’attenzione del Lions Club Larino per il territorio e la sua missione di servizio a
favore del benessere collettivo.

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Pericolo cinghiali/Chiusa la Via Matris

Con ordinanza firmata oggi, la sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, ha disposto la chiusura della Via Matris per un periodo di 30 giorni, a seguito delle numerose segnalazioni da parte dei cittadini riguardanti la presenza ricorrente di cinghiali lungo il percorso,
abitualmente frequentato da residenti e visitatori.

La decisione si è resa necessaria per garantire la pubblica incolumità, in attesa del ripristino delle condizioni minime di sicurezza e dell’attuazione degli interventi richiesti agli enti competenti, più volte sollecitati dall’Amministrazione comunale. Ad oggi, però, non sono giunte risposte adeguate né sono stati avviati interventi risolutivi.

Proprio questa mattina è stata inviata una nuova segnalazione alla Regione Molise, ente competente in materia, con una contestuale richiesta di intervento urgente. L’Amministrazione continua infatti a ricevere segnalazioni sulla presenza abituale di cinghiali – sia di giorno che di notte – nelle strade cittadine e nei quartieri residenziali, in particolare nell’area della Via Matris.

Nella comunicazione inviata al governo di Palazzo Vitale, si rinnova l’invito alla Regione a fornire aggiornamenti concreti sulle strategie e i programmi di intervento previsti per affrontare una problematica ormai strutturale: la crescita incontrollata della popolazione di cinghiali, la loro presenza stabile nel contesto urbano e la conseguente esposizione della cittadinanza a rischi per la sicurezza e la vivibilità della città.

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La Regione Molise sarà presente alla Borsa internazionale del Turismo Esperienziale di Venezia

Sul sito della Regione Molise l’avviso pubblico esplorativo, rivolto agli operatori turistici molisani, per l’acquisizione di manifestazioni di interesse a partecipare all’evento fieristico “BITESP 2025 – BORSA INTERNAZIONALE DEL TURISMO ESPERIENZIALE”, che si svolgerà a Venezia, il 25 e il 26 novembre 2025.

L’evento internazionale, riconosciuto come la principale fiera B2B per il turismo esperienziale di alta gamma, costituisce una importante vetrina per il Molise offrendo a quanti operano nel settore turistico la possibilità di definire nuove collaborazioni commerciali e favorendo l’incontro tra domanda e offerta; l’obiettivo è infatti quello di promuovere il turismo esperienziale, culturale, enogastronomico, slow e outdoor.

“Un’occasione unica dalla quale trarre idee e spunti – questo quanto dichiarato dal Consigliere Regionale, Fabio Cofelice Delegato al Turismo e alla Cultura – per poter proseguire anche dal Molise il percorso già tracciato con la ‘nostra’ Borsa del Turismo Esperienziale che si è tenuta il 19 e 20 giugno 2025 nella sede dell’Assessorato Regionale al Palazzo dell’Ex Gil a Campobasso.

Quando parliamo di turismo esperienziale – ha così continuato Fabio Cofelice – andiamo a considerare un segmento che si sposa appieno con le caratteristiche del nostro territorio; per un tipo di vacanza che predilige la qualità delle esperienze, vissute attraverso la valorizzazione della cultura dei luoghi con le loro tradizioni, la loro storia e le loro ricchezze enogastronomiche.

Lo sforzo della Regione sarà, perciò, sempre quello di essere al fianco di quanti, attraverso il loro lavoro e la loro azione, promuovono il Molise facendolo conoscere nel resto d’Italia e all’estero”.

Intanto, per gli operatori che vogliano manifestare il proprio interesse a partecipare alla Borsa di Venezia, si potrà far riferimento, sulla pagina del sito istituzionale della Regione Molise, al seguente LINK:

https://www.regione.molise.it/flex/cm/pages

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Attiva la Comunità Energetica Rinnovabile di Agnone, vantaggi per i cittadini che aderiscono

È attiva ufficialmente la Comunità Energetica Rinnovabile “Agnone Atene del Sole”,
un’associazione senza scopo di lucro che unisce cittadini, imprese e Comune per un
obiettivo importante: condividere energia pulita sul territorio, creando vantaggi economici,
ambientali e sociali.
La Comunità è nata dalla volontà di rendere Agnone un territorio più indipendente dal punto
di vista energetico e più attento alla sostenibilità, ad oggi sono già 34 i soci ad aver aderito.
Alla base del funzionamento della CER, c’è un gruppo di soggetti che decidono di produrre
energia da fonti rinnovabili e di consumarla e condividerla tra loro. Ad esempio, quando un
impianto fotovoltaico produce energia e qualcuno, all’interno della comunità, la utilizza
nello stesso momento, si ottiene un beneficio economico riconosciuto dal Gestore dei
Servizi Energetici (GSE). Questo meccanismo permette di ridurre i costi delle bollette,
perché si consuma energia locale e si ottengono incentivi economici, e allo stesso tempo si
riduce l’impatto ambientale, evitando sprechi e l’uso della rete elettrica nazionale. Per questi
motivi, il Comune di Agnone, socio fondatore e promotore della Comunità Energetica, ha
deciso di installare pannelli fotovoltaici sui tetti di alcuni edifici pubblici, tra cui il
mattatoio, la sede della protezione civile, il mercato coperto, la scuola elementare e il
palasport. L’energia prodotta sarà condivisa tra i soci della Comunità, che potranno così
beneficiare di tariffe più convenienti e contribuire alla riduzione delle emissioni di CO₂.
Tale decisione è stata ratificata nella prima assemblea dei soci che si è tenuta il 4 novembre
scorso, nella quale è stato eletto Presidente il sindaco di Agnone, Daniele Saia. Nella stessa
riunione, è stato approvato anche il regolamento della Comunità, il quale prevede che la
quota maggiore della tariffa incentivante sia riconosciuta ai consumatori, per incoraggiare
l’uso dell’energia nelle ore di produzione, e una parte al Comune, quale investitore, per il
recupero delle spese sostenute. Una parte delle risorse sarà inoltre destinata a iniziative
sociali a beneficio della comunità.Diventare socio della CER è semplice: con una firma
l’utente accetta lo statuto e il regolamento e aderisce al gruppo ottenendo vantaggi, senza
cambiare il proprio fornitore di servizi elettrici.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al delegato dello Staff del Sindaco, Umberto
Di Ciocco, o alla Segretaria Generale del Comune di Agnone, dott.ssa Maria Teresa Miraldi.

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Truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, denunciati a Campobasso 5 italo – argentini

Nell’ambito di un’attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Campobasso, personale della DIGOS della Questura ha denunciato 5 persone di nazionalità italo-argentina ritenute responsabili, in concorso tra loro, di truffa e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ai danni di alcuni cittadini argentini.

L’attività investigativa condotta dai poliziotti della DIGOS, iniziata nell’autunno del 2024, ha consentito di accertare che gli indagati, dietro compenso e attraverso artifizi e raggiri, avevano organizzato e favorito l’ingresso sul territorio italiano di 20 soggetti argentini muniti di visto turistico, con la promessa di riuscire ad ottenere un permesso di soggiorno definitivo, non avendo i requisiti per l’acquisto della cittadinanza.

Tale sistema ha determinato la permanenza illegale in Italia degli ignari argentini coinvolti, rimasti in Italia oltre il periodo di validità del visto, convinti di avere diritto al rilascio del titolo di soggiorno. La normativa vigente, infatti, non consente agli stranieri che fanno ingresso sul territorio nazionale con visto per turismo di richiedere il permesso di soggiorno per lavoro subordinato.  

Per ottenere maggiore credibilità, gli indagati operavano in qualità di agenzia di servizi alla persona, utilizzando la partita IVA personale di uno di loro. Il sodalizio, privo di qualsiasi requisito legale per l’attività svolta, aveva una propria sede nella zona centrale di Campobasso, dove venivano ricevuti gli argentini interessati alla richiesta del permesso di soggiorno.

I servizi offerti dalla sedicente agenzia venivano ampiamente pubblicizzati attraverso i social network, sui quali era riportato anche il tariffario per i servizi di intermediazione offerti. In particolare il costo per ottenere il permesso di soggiorno variava da 1.500 euro a 5.000 euro a pratica.

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Campobasso

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