mercoledì, Novembre 26, 2025
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Castelpetroso/Giubilei dei Fedeli e dei Religiosi presso la Basilica dell’Addolorata

La Basilica Minore dell’Addolorata di Castelpetroso, cuore della devozione mariana in Molise, accoglierà nel mese di settembre altri due
importanti appuntamenti giubilari, momenti di preghiera e riflessione che uniranno comunità ecclesiali, e fedeli.

Dopo il Giubileo Regionale degli Operatori di Giustizia, la Basilica sarà nuovamente al centro della vita spirituale del Molise con due ulteriori celebrazioni:
 Martedì 16 settembre 2025, ore 18,30 – Giubileo di Tutti i Fedeli
Un momento di incontro e di fede che abbraccerà l’intero popolo di Dio, chiamato a vivere l’esperienza giubilare come cammino di conversione e rinnovamento interiore.
 Sabato 20 settembre 2025, ore 10.30 – Giubileo di Sacerdoti, Religiosi, Religiose e Seminaristi
Una giornata dedicata a quanti hanno consacrato la propria vita al servizio del Vangelo e della Chiesa, occasione di fraternità e di
rinnovata fedeltà alla missione.

I due appuntamenti giubilari, che si svolgeranno nella suggestiva cornice della Basilica dell’Addolorata, intendono sottolineare come il cammino spirituale del Giubileo coinvolga l’intera comunità: fedeli, sacerdoti e religiosi.
Un unico filo conduttore lega queste giornate: la centralità della fede, che illumina l’agire umano, favorisce la coesione sociale e sostiene il
servizio al bene comune, nel segno della devozione mariana e della comunione ecclesiale.

La Basilica Minore dell’Addolorata di Castelpetroso: luogo giubilare

Il Giubileo rappresenta un’occasione unica di rinnovamento spirituale, di misericordia e di riconciliazione, ed è un invito a ricevere l’indulgenza plenaria dei peccati, rafforzando la fede e il legame di fraternità all’interno della comunità.
In questo anno giubilare, siamo chiamati a vivere con gioia e speranza, a riscoprire il valore della solidarietà e della comunione, rinnovando il nostro impegno per il bene comune.

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Meta Ray-Ban, spuntano i nuovi occhiali smart con schermo

(Adnkronos) – Un video non in elenco e rapidamente rimosso da Meta ha mostrato in anticipo due dei prodotti che con ogni probabilità saranno protagonisti del prossimo evento Connect: un nuovo paio di occhiali smart Ray-Ban con display integrato e un modello Oakley dal design avvolgente, chiamato “Sphaera”, dotato di fotocamera sul naso. L’errore ha di fatto svelato due tra gli annunci più attesi, confermando ancora una volta quanto l’azienda stia puntando sull’hardware indossabile per alimentare l’ecosistema di Meta AI. Nel filmato, ripreso da UploadVR, gli occhiali con display riportano chiaramente il marchio “Meta | Ray-Ban” insieme alla dicitura “Display”, indizio che il nome ufficiale potrebbe essere proprio Meta Ray-Ban Display. In un breve estratto si intravede il funzionamento della lente destra, capace di visualizzare mappe per la navigazione, tradurre cartelli, rispondere a domande poste a Meta AI e persino scrivere messaggi grazie a un gesto della mano sincronizzato con un braccialetto da polso. Quest’ultimo dettaglio sembra confermare le indiscrezioni diffuse nei mesi scorsi da CNBC: il controller da polso, legato al progetto “Hypernova”, dovrebbe utilizzare la tecnologia sEMG (surface electromyography) per interpretare i segnali elettrici dei movimenti della mano, trasformandoli in input per il dispositivo. Accanto ai Ray-Ban, il video ha mostrato anche i già citati Oakley Sphaera, occhiali dal design sportivo e futuristico, con fotocamera integrata in posizione frontale, che ampliano ulteriormente l’offerta di Meta in ambito eyewear. Mark Zuckerberg prenderà la parola giovedì alle 2 ora italiana per il keynote inaugurale di Meta Connect, occasione in cui questi nuovi dispositivi dovrebbero essere presentati ufficialmente. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Studio su ChatGPT: l’IA crea valore nel lavoro e nella vita quotidiana

(Adnkronos) – La ricerca più completa mai realizzata sull'uso di ChatGPT svela nuovi e sorprendenti dati sul suo impatto. Frutto di un lavoro congiunto tra il team di ricerca economica di OpenAI e l'economista di Harvard David Deming, lo studio si basa su una vasta analisi di 1.5 milioni di conversazioni, offrendo una visione senza precedenti su come l'intelligenza artificiale stia creando valore economico nella vita di tutti i giorni e sul posto di lavoro. La ricerca dimostra che l'adozione di ChatGPT si è estesa oltre le cerchie dei primi utilizzatori, riducendo significativamente i divari demografici. In particolare, il divario di genere si è ridotto drasticamente: mentre a gennaio 2024 la percentuale di utenti con nomi femminili era del 37%, a luglio 2025 questa cifra è salita a oltre il 52%, rendendo la sua adozione simile a quella della popolazione adulta generale. L'IA è inoltre diventata uno strumento globale, con una crescita particolarmente rapida nei Paesi a basso e medio reddito, dove i tassi di adozione sono stati oltre 4 volte superiori rispetto ai Paesi a reddito più elevato a maggio 2025. L'uso di ChatGPT da parte dei consumatori si concentra in gran parte su attività quotidiane e pratiche. I tre quarti delle conversazioni vertono su orientamento pratico, ricerca di informazioni e scrittura. Sebbene la scrittura sia l'attività lavorativa più comune, la programmazione e l'espressione personale rimangono utilizzi di nicchia. Le interazioni possono essere suddivise in tre categorie principali: 
Chiedere (Asking): con il 49% dei messaggi, questa categoria in crescita dimostra che le persone considerano ChatGPT più come un consigliere che come un semplice esecutore di compiti. 
Fare (Doing): corrispondente al 40% dell'utilizzo, questa categoria comprende interazioni orientate al compito, come la stesura di testi, la pianificazione o la programmazione. 
Esprimere (Expressing): con l'11% dell'utilizzo, questa categoria include l'uso per riflessione personale, esplorazione e gioco. L'impatto economico di ChatGPT si estende sia al lavoro che alla vita personale, con circa il 30% dell'utilizzo destinato ad attività professionali e il restante 70% a scopi non lavorativi. Entrambe le categorie continuano a crescere, sottolineando il duplice ruolo dell'IA come strumento di produttività e fattore di valore per i consumatori.  Un modo fondamentale in cui viene generato valore è attraverso il supporto decisionale, con l’IA che aiuta a migliorare il giudizio e la produttività, specialmente nei lavori ad alta intensità di conoscenza. Questi dati, tratti dal più vasto studio mai realizzato, confermano che l'IA sta diventando una parte sempre più centrale del lavoro e della vita quotidiana delle persone. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Rete Ospedaliera, Fanelli: privatizzazione mascherata

Di fronte alla beffa dell’aumento punitivo dell’Irpef per i cittadini molisani a fronte dello storico disavanzo della sanità molisana, ci troviamo di fronte a un bivio cruciale per il futuro di un settore che non trova pace e regole certe. La Regione Molise ha trasmesso ai Ministeri competenti la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera per il triennio 2025-2027. L’obiettivo dichiarato è costruire un sistema sanitario più efficiente e ridurre la mobilità passiva, che ogni anno costa circa 70 milioni di euro.

Quella che ci è stata presentata come una “riorganizzazione” efficiente è, in realtà, l’ennesimo piano di smantellamento programmato, un atto di resa che tradisce i cittadini e penalizza l’intera rete ospedaliera pubblica per favorire il privato.

La riorganizzazione della rete ospedaliera molisana, firmata dal commissario Bonamico, non è un piano di rilancio, ma una resa. Con il pretesto di ridurre la mobilità passiva, che pure rappresenta un problema, si sta svendendo la sanità pubblica a una logica di mercato che penalizza i cittadini e il territorio.

Questa non è una riorganizzazione, ma una vera e propria privatizzazione mascherata. La Regione, invece di investire sul proprio patrimonio, si affida a un “comodato trentennale” per trasferire il Cardarelli nell’ex Cattolica. Si spacciano per geniali “investimenti” da 30-35 milioni di euro, ma si evitano i necessari lavori di adeguamento da 70 milioni. È un affare solo per chi guadagna, e non certo per chi ne ha bisogno. Dobbiamo essere chiari e onesti: questa riforma non mira a curare il Molise, ma a disperdere il patrimonio sanitario. Il piano si fonda su un modello che definirei “hub & spoke”, ma con una logica perversa. Mentre il Cardarelli di Campobasso viene promosso sulla carta a DEA di II livello, il suo stesso trasferimento in comodato trentennale nell’ex Cattolica, oggi Responsible Research Hospital (RRH), è una mossa che mina alle fondamenta la nostra sanità pubblica. Stiamo cedendo il cuore pulsante del nostro sistema a un privato, con il pretesto di risparmiare sui costi di adeguamento. Si presenta come un investimento, ma è un’alienazione. Allo stesso tempo, si svuotano i nostri ospedali pubblici delle specialistiche più redditizie. La Cardiochirurgia e la Neurochirurgia non saranno più patrimonio del pubblico, ma saranno affidate al RRH e al Neuromed. Le strutture di Villa Esther e Villa Maria rafforzano invece l’offerta in ortopedia, geriatria e medicina generale.

Questa non è integrazione, è una delegittimazione del nostro sistema pubblico, costretto a dipendere sempre più dal contributo dei privati accreditati. Ma la parte più grave di questa riforma sono i tagli brutali che colpiscono direttamente i cittadini e i presidi territoriali.

Guardie Mediche: Si propone una riduzione delle postazioni di continuità assistenziale da 43 a 13. Questa è una misura scellerata. Non è “razionalizzazione”, è una condanna per le aree interne e le zone rurali. Si lascia la popolazione, in particolare gli anziani, senza un presidio essenziale, mettendo a rischio la vita delle persone in caso di emergenza notturna.

Agnone declassata: L’ospedale “Caracciolo” viene brutalmente declassato a un semplice ospedale di comunità, con appena 20 posti letto. L’argomento della sua bassa produttività e dei costi non può giustificare l’abbandono di una vasta area disagiata. Un ospedale non è un’azienda, ma un servizio per la comunità.

Isernia a rischio: Il “Veneziale” di Isernia viene relegato a spoke, con la sua emodinamica definita “sottosoglia” e a rischio di chiusura. Questo significa privare un’intera provincia di un servizio cardiologico fondamentale, costringendo i pazienti a spostarsi per decine di chilometri.

Questa riforma è un piano scellerato che ci porta indietro nel tempo. Si parla di un sistema più efficiente, ma si ignorano le vere esigenze dei cittadini. Si sacrificano i nostri ospedali e i nostri servizi per un presunto guadagno economico, ma il costo umano sarà altissimo.

Per questo motivo non possiamo accettare questa proposta. Ci opporremo con forza, in aula e in ogni sede istituzionale, e chiedo a tutti coloro che credono nella sanità pubblica di unirsi in una rivendicazione universale senza primogeniture politiche.

Come capogruppo sentendo i colleghi, chiederemo di avviare una mobilitazione a partire dalla convocazione in audizione dei soggetti utili (non solo i Commissari, ma i vertici Asrem e Regione, nonché chi è informato dei numeri del disavanzo sanitario). Lo faremo da martedì 16 settembre, quando finalmente riprenderanno le sedute del Consiglio regionale con molti punti riguardanti la rete ictus che, secondo notizie stampa, avrebbe ricevuto il disco verde anche dalla direzione sanitaria dell’Asrem.

E lo faremo in ogni sede. Se serve, anche dei tribunali, così come ha fatto De Luca in Campania. E chiederemo a Roberti e alla sua maggioranza, a Della Porta e gli altri parlamentari che cosa ne pensano. Assessori e Consiglieri eletti anche con i voti di Agnone, dichiarando di difendere l’ospedale Caracciolo, ora cosa faranno? Spero che si uniscano a noi, ma ne dubito visto che finora è valsa solo la regola della ‘filiera prona’ ai voleri romani.

Tocca quindi a noi. Con partiti (il mio, il Partito Democratico, sono certa si mobiliterà), associazioni, sindacati, comitati. Dobbiamo lottare per una sanità che sia un diritto e non un privilegio, una sanità che serva tutti i molisani, senza distinzioni e senza compromessi. Una sanità pubblica efficiente che non impoverisca cittadini e imprese, una sanità universale, utile, sana, sostenibile.

Micaela Fanelli

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Nothing punta su dispositivi basati su IA con un nuovo sistema operativo

(Adnkronos) – In un comunicato dal tono a metà tra manifesto e dichiarazione d’intenti, il fondatore e CEO Carl Pei ha spiegato che l’investimento consentirà all’azienda di espandere la distribuzione e accelerare lo sviluppo tecnologico. Al centro della strategia c’è un “AI OS” progettato per offrire un’esperienza iper-personalizzata, anche se non è ancora chiaro se si tratterà di un’evoluzione di Nothing OS — costruito su Android — o di una piattaforma completamente indipendente. Secondo Pei, la nuova infrastruttura software sarà in grado di supportare non solo smartphone, auricolari e smartwatch, ma anche dispositivi emergenti come smart glasses, veicoli elettrici e robot umanoidi. “Qualunque sia il prossimo passo, il nostro sistema operativo sarà pronto a sostenerlo,” ha dichiarato, ribaltando in parte quanto affermato lo scorso anno, quando definì l’intelligenza artificiale “solo uno strumento” e respinse l’etichetta di “AI OS.” I primi dispositivi basati su questa piattaforma dovrebbero arrivare nel 2026, in un mercato che finora ha visto tentativi fallimentari anche da parte di colossi come Apple e dove si affacciano progetti concorrenti come il misterioso dispositivo “screen-free” che Jony Ive sta sviluppando con OpenAI. Pei sostiene che Nothing sia in una posizione privilegiata per portare l’IA nella vita quotidiana degli utenti, grazie al controllo diretto sui dispositivi e sui dati contestuali che questi generano. “Un AI OS che non conosce l’utente e non è sempre presente non può davvero offrire un’esperienza iper-personalizzata,” ha dichiarato. “Per Nothing questa è la nuova fase: integrare l’intelligenza artificiale nei nostri prodotti hardware per reinventare il modo in cui la tecnologia amplifica le persone.” —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Babbel Speak: l’IA per superare la paura di parlare una nuova lingua

(Adnkronos) – Babbel, l’app per l'apprendimento delle lingue, ha annunciato per mezzo di una nota ufficiale il lancio di una nuova e significativa funzionalità: Babbel Speak. Pensata per aiutare gli studenti di una nuova lingua a superare la paura di parlare, questa nuova risorsa utilizza l'intelligenza artificiale per offrire un trainer vocale che facilita l'apprendimento attraverso dialoghi realistici e situazioni quotidiane. Riconoscendo il divario tra la conoscenza del vocabolario e la capacità di dialogo, la nuova funzionalità guida gli utenti attraverso scenari curati da esperti, garantendo uno spazio di pratica sicuro e privo di giudizi. Gli studenti possono esercitarsi in interazioni come l'ordinazione di un caffè o la conversazione sui propri interessi, ricevendo obiettivi chiari e feedback sui progressi.  "Non promettiamo di portare gli studenti dalla fase zero alla fluidità dall’oggi al domani, ma li accompagniamo dalle prime parole fino a conversazioni sicure", ha affermato Tim Allen, CEO di Babbel. "Come studente io stesso, so bene quanto sia difficile iniziare una conversazione in una nuova lingua. La maggior parte delle app si ferma al vocabolario: noi andiamo oltre, aiutando gli utenti a pronunciare le loro prime parole senza pressioni né confusione”. 
Il design di Babbel Speak è stato specificamente progettato per dare priorità al "comfort" emotivo, utilizzando animazioni delicate e segnali visivi chiari per ridurre il carico cognitivo e l'ansia. Questo approccio trasforma ciò che è tradizionalmente percepito come un compito intimidatorio in un'esperienza gratificante. "Sviluppando Babbel Speak, abbiamo dovuto trovare con cura l’equilibrio tra non sovraccaricare gli studenti con una totale libertà conversazionale e non scoraggiarli con compiti troppo impegnativi", ha spiegato Franz Ardito, Principal Product Manager di Babbel. “Ci siamo riusciti grazie alla stretta collaborazione tra i nostri esperti linguistici e i team specializzati in intelligenza artificiale: l’approccio pedagogico definisce come gli studenti progrediscono negli scenari, mentre l’IA guida il flusso naturale della conversazione e personalizza le risposte in tempo reale”. L'efficacia di questo metodo è già stata confermata anche in ambito professionale. Inter Miami CF, la squadra con il profilo più internazionale della Major League Soccer, che annovera Leo Messi tra gli altri, ha scelto Babbel per superare le barriere linguistiche tra i giocatori provenienti da oltre 15 Paesi, rafforzando così lo spirito di squadra. "Imparare una lingua non significa solo conoscere nuove parole, ma costruire relazioni. Babbel ha dato alla nostra squadra, così ricca di diversità, gli strumenti per comunicare con maggiore sicurezza ed efficacia, favorendo la comprensione reciproca e rafforzando i legami all’interno del Club”, ha dichiarato Kaitlyn Stolzenberg, Direttrice Senior delle Risorse Umane di Inter Miami FC. Il lancio in open-Beta di Babbel Speak testimonia l'impegno costante dell'azienda nel rispondere alle esigenze degli studenti, offrendo loro uno strumento innovativo per esercitarsi nella conversazione reale e rendere l'apprendimento più accessibile. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Isernia: al via la 48^ edizione del meeting “Prospero Musacchio”

Al via sabato 20 settembre presso lo stadio “Mario Lancellotta” di Isernia la 48^ edizione del meeting “Prospero Musacchio”, manifestazione riservata alle rappresentative cadette e cadetti. Saranno 7 le regioni che parteciperanno alla kermesse ci saranno 7 regioni: Molise, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Marche, per un totale di circa 250 atleti, più gli accompagnatori. 

Da programma i protagonisti della manifestazione si ritroveranno per mezzogiorno in una struttura ristorativa del capoluogo pentro prima di recarsi allo stadio Lancellotta con il via delle gare previsto alle ore 14.00.

Tutti i dettagli della manifestazione saranno svelati in occasione della conferenza stampa che si terrà mercoledì 17 settembre alle ore 11.00 presso la sala Raucci del Comune di Isernia.

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Legge 104, si cambia: aumentano i permessi, ecco le novità

(Adnkronos) – Novità per la legge 104 che diventa più 'ampia' grazie al disegno di legge 1430, poi approvato come legge 106/2025. A partire dal 1° gennaio 2026, infatti, spetteranno ulteriori 10 ore annue di permesso retribuito, in aggiunta a quanto già previsto dalla normativa vigente e dai contratti collettivi nazionali di lavoro, per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche nonché cure mediche frequenti. A fare chiarezza con Adnkronos/Labitalia l'avvocata Lilla Laperuta, esperta di Diritto del lavoro e contratti pubblici. "Dallo scorso 9 agosto – spiega – è in vigore la legge 18 luglio 2025, numero 106 (GU n.171 del 25-07-2025), recante disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La crescente sensibilità del legislatore nei confronti dei soggetti vulnerabili discende dalla recente codificazione ad opera del D. Lgs. 62/2024 del 'social model of disability' nato nel Regno Unito intorno alla metà degli anni ’70 e recepito nella Convenzione Onu del 2006".  "Il nucleo fondante di questo modello – ricorda – risiede nel definire la disabilità non come una caratteristica intrinseca della persona (concezione propria del modello medico) legata alle rispettive limitazioni funzionali, ma piuttosto come un problema causato dagli ambienti disabilitanti, da barriere e da culture che rendono disabili. In altri termini: la disabilità non esiste di per sé ma esiste in quanto la società non è in grado di accogliere la persona che la vive". "Ora – chiarisce – sulla scorta del percorso avviato con il D.Lgs. 62/2024, che ha introdotto la nozione di 'accomodamento ragionevole' nell’ordito della legge 104 del 1992, il legislatore con la 106/2025 ha inteso istituzionalizzare una serie di misure a favore dei lavoratori, sia pubblici che privati, affetti da malattie invalidanti. Si tratta di un pacchetto di disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche, in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. La legge si basa sul bilanciamento tra l'interesse del datore di lavoro a mantenere la continuità dell'attività lavorativa e quello del lavoratore a conservare il posto di lavoro, anche quando, per cause oggettive, non sia in grado di svolgere la propria attività lavorativa". "Di rilievo – sottolinea l'avvocata Laperuta – è la previsione contemplata dall’articolo 2. Le ulteriori dieci ore annue di permesso, con riconoscimento dell'indennità e della copertura figurativa, sono riconosciute ai dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati: affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce; ovvero affetti da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%; previa prescrizione del medico di medicina generale o di un medico specialista operante in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata". "Questo diritto – avverte – è riconosciuto anche ai dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati con figlio minorenne affetto da malattie oncologiche, in fase attiva o in follow-up precoce, ovvero da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%".  "Nel settore privato l'indennità è direttamente corrisposta dai datori di lavoro e, successivamente, dagli stessi recuperata tramite conguaglio con i contributi dovuti all'ente previdenziale. Queste tutele, per espressa previsione dell’articolo 2 della legge 106/2025, troveranno applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2026", conclude. —lavoro/normewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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A Vincenzo Musacchio la menzione speciale al Premio nazionale in memoria di Marcelo Pecci in Paraguay

Nella cornice della prima edizione del “Premio Nazionale Marcelo Pecci”, promosso dall’Associazione
Paraguayana di Studi sulla Criminalità Organizzata di Asunción, il professor Vincenzo Musacchio,
criminologo e docente di strategie per il contrasto alla criminalità transnazionale presso il RIACS di
Newark, ha ricevuto una notizia del tutto inattesa. I familiari di Marcelo Pecci, il pubblico ministero
paraguaiano assassinato dai Narcos in Colombia, lo hanno indicato tra i destinatari del riconoscimento
istituito in memoria del magistrato, che sarà consegnato il 10 maggio 2026 ad Asunción, la capitale
paraguayana. Per Vincenzo Musacchio, questa rappresenta un’importante attestazione del suo impegno
antimafia: “È un grandissimo onore”, ha dichiarato. Ha sottolineato come questo riconoscimento, ancora
una volta, provenga direttamente dai parenti delle vittime della mafia, evitando le dinamiche talvolta
influenzate da interessi personali. “Mi era già successo con il premio alla memoria di Don Giuseppe
Diana, assegnatomi a Casal di Principe su proposta dei suoi familiari. Stavolta sono particolarmente
emozionato perché, del tutto casualmente, nel 2015 condivisi con Marcelo Pecci il premio alla memoria di
Giovanni Falcone in Brasile per uno studio sulle connessioni tra mafia e terrorismo. “La menzione
speciale assegnatami riconosce il mio impegno internazionale nella lotta contro la mafia”. Musacchio ha
poi posto l’accento sull’importanza di un approccio globale per contrastare una criminalità organizzata
che definisce caratteristica del nostro secolo. “Sono lieto che questo riconoscimento abbia un carattere
transfrontaliero”. “Credo fermamente che dobbiamo unire le forze ovunque nel mondo, comunicare in
tutte le lingue e perseguire questo obiettivo con umiltà, passione, dedizione e soprattutto integrità
morale”. “Non esiste nulla di più bello della verità e degli esempi virtuosi da seguire, tra cui la figura di
Marcelo Pecci”. In chiusura, il professore ha voluto omaggiare Giovanni Falcone, citando una frase legata
al suo pensiero: “Che le cose siano così non vuol dire che debbano andare così; solo che, quando si tratta
di rimboccarsi le maniche e iniziare a cambiare, c’è un prezzo da pagare. È allora che la stragrande
maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che agire”. Queste parole hanno costituito per Musacchio
un’occasione per ribadire che ora più che mai è arrivato il momento di agire contro le mafie in ogni
angolo del pianeta.

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“C’è Posto per Te” arriva a Campobasso: lavoro e opportunità per i cittadini del Molise

Grande partecipazione in Piazza della Vittoria a Campobasso per la tappa molisana del tour nazionale “C’è Posto per Te”, promosso da Sviluppo Lavoro Italia, in programma il 16 e 17 settembre. Il Truck itinerante ha come obiettivo quello di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, offrendo un supporto concreto alle politiche attive per l’occupazione. L’iniziativa ha l’obiettivo di informare, orientare e favorire l’inserimento lavorativo attraverso strumenti concreti di networking e incrocio tra domanda e offerta, oltre a sensibilizzare i cittadini sulle opportunità offerte dalle politiche nazionali e regionali. La tappa molisana ha registrato una grande affluenza, attirando in particolare giovani e donne desiderosi di costruire il proprio futuro professionale. Sono, infatti, 32 le aziende che hanno aderito al Recruiting Day che si terrà mercoledì 17 settembre, con circa 1.000 posizioni lavorative disponibili.

A presentare l’iniziativa in Piazza della Vittoria: Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia, Gianluca Cefaratti, Assessore Bilancio, finanza e patrimonio, politiche del lavoro, politiche sociali, terzo settore, politiche per l’immigrazione, Regione Molise e Marialuisa Forte, Sindaco di Campobasso.

In Molise gli occupati nel primo trimestre del 2025 sono 103mila, stabili rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il tasso di occupazione è pari al 56,7% in aumento di mezzo punto percentuale rispetto al primo trimestre 2025. Il tasso di disoccupazione diminuisce di 1,7 punti percentuali, dal 9,6% del primo trimestre 2024 al 7,9% del primo trimestre 2025. Tra il 2025 e il 2029 si stima un incremento dello stock occupazionale, che porterà a un fabbisogno complessivo previsto di circa 18mila unità, considerata anche la componente di sostituzione. Il 37% del fabbisogno occupazionale riguarderà personale in possesso di una formazione terziaria e il 50% lavoratori con un titolo di formazione secondaria di secondo grado, cioè un diploma liceale, un diploma tecnico-professionale o una qualifica di formazione o diploma professionale.

“Questa è un’iniziativa che dimostra quanto sia fondamentale mettere in campo azioni mirate per avvicinare i cittadini al mondo del lavoro, valorizzando le risorse locali e sostenendo lo sviluppo territoriale. In Molise, i segnali positivi del mercato del lavoro confermano l’efficacia delle misure adottate sia a livello regionale che nazionale, grazie alle buone politiche promosse dal Governo e dal Ministero del Lavoro”, ha dichiarato Paola Nicastro, Presidente e Amministratore Delegato di Sviluppo Lavoro Italia“Stiamo assistendo a una ripresa incoraggiante, come evidenziato dai dati Istat sull’occupazione, per cui l’obiettivo del progetto‘C’è Posto per Te’è quello di sostenere l’occupazione territoriale offrendo strumenti concreti per entrare nel mercato del lavoro con determinazione. L’attesa partecipazione al Recruiting Day di domani conferma il nostro impegno nell’attuazione di politiche attive per il lavoro, verso la costruzione di un sistema occupazionale più inclusivo, dinamico ed efficace”.

Soddisfatto dell’iniziativa Gianluca Cefaratti, Assessore Bilancio, finanza e patrimonio, politiche del lavoro, politiche sociali, terzo settore, politiche per l’immigrazione, Regione Molise: “Il Molise si fa promotore attivo di un’iniziativa di rilevanza nazionale per affrontare il mismatch tra le competenze richieste dal mercato e quelle disponibili, creando un ponte diretto tra le aziende del territorio, associazioni di categoria e i cittadini in cerca di un’occupazione. Puntiamo con questa iniziativa ad offrire ai nostri giovani la possibilità di restare sul proprio territorio. È per noi fondamentale contrastare lo spopolamento e i numeri illustrati dalla presidente Nicastro sono confortanti. C’è un calo della disoccupazione e una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Dobbiamo ancora lavorare su chi è sfiduciato, gli inattivi, e ‘C’è Posto per Te’ rappresenta proprio per loro un’opportunità che invito a cogliereLa partecipazione del Molise a questa importante campagna nazionale – conclude l’assessore – si è realizzata grazie ad un costante e fattivo lavoro in sinergia tra Sviluppo Lavoro Italia, Regione Molise, Agenzia Molise Lavoro e Centri per l’Impiego per dare risposte sempre più concrete alle esigenze del mercato del lavoro e nel supportare la crescita professionale dei nostri concittadini”.

Plaude all’iniziativa anche il Sindaco di Campobasso, Marialuisa Forte: “Il Molise sta vivendo una crisi demografica profonda e strutturale. In venticinque anni, le politiche regionali non sono riuscite a contrastare lo spopolamento, la fuga dei giovani e il progressivo invecchiamento della popolazione. I numeri parlano chiaro: oltre 31mila residenti persi tra il 2000 e il 2024, una riduzione del 10% della popolazione totale, e una drammatica contrazione della fascia giovanile, calata di oltre il 16% in appena un decennio. Campobasso non è immune da questa emorragia. Ecco perché, come amministrazione comunale, abbiamo scelto di agire con determinazione: investiamo in politiche abitative inclusive, mettiamo al centro della nostra azione il cittadino, soprattutto quello fragile, e collaboriamo attivamente con l’Università del Molise per creare opportunità concrete per chi sceglie di studiare e vivere qui. Invertire la rotta non è un compito che può ricadere solo sulle spalle delle istituzioni locali: serve il contributo di tutti — cittadini, imprese, università, associazioni — per costruire un nuovo patto territoriale. Ma da soli non basta. Per questo accogliamo con convinzione iniziative come ‘C’è Posto per Te’, promossa da Sviluppo Lavoro Italia, che portano il lavoro direttamente nei territori. Non si tratta solo di orientamento: è un’azione strategica per ridurre il divario tra domanda e offerta, per rendere il mercato del lavoro più accessibile e trasparente, soprattutto per i giovani. È così che si costruisce futuro: con politiche che parlano ai territori e con strumenti che generano fiducia e possibilità”.

Durante le due giornate, organizzate in sinergia con la Regione Molise e le istituzioni locali, saranno proposte attività interattive suddivise in aree tematiche: orientamento, formazione, personal branding e incontri con aziende e recruiter.Si terranno anche laboratori dedicati all’autoimpiego e alle competenze digitali grazie al Progetto EDO – Educazione Digitale per l’Occupazione, l’iniziativa di formazione online promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle Regioni, con lo scopo di rafforzare le competenze digitali dei cittadini e supportarli nel cogliere nuove opportunità professionali. Sono previsti anche seminari per studenti, lavoratori in CIGS e operatori dei CPI, che offrono un’occasione unica per favorire l’inclusione lavorativa e valorizzare le risorse del territorio. Tra i momenti principali, il Recruiting Dayche si terrà il 17 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 17.30, presso il Distretto Militare, con colloqui diretti con 32 imprese locali e oltre 1.000 posizioni lavorative disponibili.

Il Truck itinerante di Sviluppo Lavoro Italia proseguirà il suo viaggio con altre 7 tappe in tutta Italia per far conoscere le opportunità di formazione e lavoro che molto spesso non vengono colte. 

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