Il CdA della Gam si dimette – Interviene il sindacalista Daniele De Cicco
I componenti del Consiglio di Amministrazione di Gam, al termine dell’assemblea dei soci del 26 agosto, hanno rassegnato le dimissioni. La decisione è stata presa d’intesa con la Regione Molise, socio di maggioranza dell’azienda avicola di Bojano. Le dimissioni saranno ratificate nella prossima assemblea dei soci di Gam, convocata per il 10 settembre. “Prendiamo atto di un gesto di grande responsabilità – commenta il Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura – Le dimissioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione arrivano in un momento cruciale non solo per lo stabilimento avicolo di Bojano ma per l’intero comparto molisano.


Presso la sede della Giunta Regionale, il Presidente Paolo Frattura, al centro tra Riccardo Tamburro e Salvatore Ciocca, ha parlato della Protezione Civile Regionale. Tra numeri, intenti, obiettivi e qualche frecciata al precedente Governo, Frattura ha inizialmente ringraziato il dimissionario Direttore dell’Agenzia, Riccardo Tamburro, per l’ottimo lavoro svolto fin ora alla guida di quegli uffici, nonostante le difficoltà economiche del momento. Anche qualche numero a sostegno dell’ingegnere campobassano è stato fatto dal Presidente: ” grazie allo straordinario lavoro di Riccardo solo nel servizio antincendio sono stati risparmiati oltre un milione di euro in pochi mesi di attività. Oltre poi alla questione dei debiti fuori bilancio, al vaglio del collegio dei revisori, che sino ad ora non era stato neanche nominato dalla scorsa amministrazione.
Se si vuole davvero comprendere il livello della politica (e della società molisana) bisogna andare in profondità, smuovere la zolla, lavorare di vanga e far uscire davvero quello che c’è dietro un patina di tranquillo perbenismo di provincia. E quindi eccovi servito uno spaccato vero di Molisecafone, un Molise rustico e realistico. Di seguito riportiamo un resoconto di sintesi di una riunione, di primissimo piano svoltasi qualche giorno addietro, per decidere importanti questioni amministrative e di investimento da parte di un primario Ente territoriale della Regione. Alla riunione partecipavano sia esponenti dell’amministrazione, per spiegare le loro determinazioni, sia esponenti dell’opposizione, per avanzare le loro critiche e le loro controproposte.
Un contributo di 190 euro al mese se si assumono disoccupati da almeno 12 mesi. Lo prevede il decreto direttoriale n. 264 del Ministero del Lavoro pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri. Si tratta di un contributo che lo Stato intende dare a tutte quelle imprese che favoriscano il reimpiego a chi non è riuscito ad accedere alla “piccola mobilità” e che attinge alle risorse del Fondo di rotazione per la formazione professionale e al Fondo sociale europeo. Si perché, oltre allo status di disoccupazione che il lavoratore deve avere, si deve rispettare anche il vincolo della formazione: il datore di lavoro in questo caso dovrà assumersi la responsabilità di istruire il neo dipendente con “interventi di formazione professionale sul posto di lavoro anche mediante ricorso alle risorse destinate alla formazione continua di competenza regionale”.

