Gara per la vigilanza alla Regione: tutto come da previsioni

Tutto come da previsioni. E tutto come ampiamente annunciato su questa testata nei mesi scorsi. L’appalto per la vigilanza del consiglio regionale, un appalto oggetto di interrogazioni consiliari, di esposti da parte di concorrenti, di analisi da parte di questa testata è stato aggiudicato ed è stato aggiudicato in base ad un bando che sollevava più di una perplessità. Un partecipante alla gara ci aveva consegnato una busta con cui aveva già scritto il nome del vincitore, l’abbiamo aperta ieri e il nome ha perfettamente coinciso con l’aggiudicatario del bando. Preveggenza o semplicemente il fatto che i criteri selezionati per la redazione del bando, estremamente particolari e non automaticamente connessi con la prestazione di vigilanza richiesta (si avevano più punti se il personale era preparato a contrastare incendi di medie dimensioni) non erano disponibili da tutti i partecipanti ma forse solo da alcuni? Come che sia la gara, del valore di circa 600.000 euro spalmati su tre anni di attività, è stata aggiudicata lo stesso, a nulla essendo servite le rimostranze pubbliche e l’intervento del consigliere regionale Filippo Monaco, alla cui interrogazione non è stata data nemmeno uno straccio di risposta. Il tutto (ma non è una novità nel Molise) nel silenzio più o meno assordante degli organi di controllo, Corte dei conti in primis. Ad aggiudicare la gara una commissione composta dal segretario del consiglio regionale, dottor Vincenzo Toma, che svolgeva le funzioni di presidente oltre che dai signori Lucia Terzano, Mario Rossi. La segretaria era la signora Maria D’Elia. Va precisato come il dottor Toma si è occupato di bandi della vigilanza anche quando ricopriva altro incarico dirigenziale presso la Provincia di Campobasso. E che anche nei bandi emanati dalla Provincia per lo stesso servizio era presente il requisito del possesso di certificati di prevenzione antincendio di medio pericolo. In un caso addirittura a pena di esclusione della gara. E anche lì a vincere la gara fu la stessa ditta che ha oggi vinto in consiglio regionale. Meditate, gente, meditate… (p.c.)

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