Vigilanza, ritardo pagamento dei dipendenti, intervento di Fisascat Cisl e Uiltucs

Ancora una volta nostro malgrado abbiamo dovuto constatare che i dipendenti dell’istituto di Vigilanza Aquila srl in Molise hanno subito l’ennesimo ritardo pagamento della retribuzione.


La situazione per le maestranze risulta essere ancora più pesante in considerazione del fatto che l’istituto di vigilanza è indietro nel pagamento di una mensilità, infatti i lavoratori nel mese di febbraio avrebbero dovuto ricevere la rimunerazione relativa al l mese di dicembre 2018.


Venerdì 15 gennaio 2019 Aquila srl ha esposto un un comunicato in bacheca in cui dichiarava di rimandare il pagamento al 26 di febbraio 2019. Così facendo i lavoratori hanno accumulano due mesi di mancata retribuzione. La situazione ormai è diventata insostenibile per i lavoratori che vivono ormai una situazione di disagio economico, in quanto per molti di loro questo rappresenta l’unico reddito familiare, ma nonostante tutto continuano a coprire le proprie postazioni giorno e notte con abnegazione e professionalità e senso del dovere.


Quello della vigilanza privata e dei servizi fiduciari è un comparto che aspetta il rinnovo del contratto ormai scaduto dal 31 dicembre 2015. A più di due anni dall’avvio della trattativa, il negoziato prosegue a rilento a discapito dei lavoratori che da un triennio attendono risposte certe sugli aumenti salariali, welfare, bilateralità e cambio di appalto che sono solo alcuni punti in discussione in sede di confronto.

Il settore in questione conta oltre 1320 imprese, di cui per il 53% sono piccole imprese micro fino a 9 dipendenti, dislocate prevalentemente nel mezzogiorno e nelle isole con una vita media di 12 anni e un fatturato che supera i 3miliardi e 265 milioni di euro. Il quadro che emerge, ad oggi, è una valutazione negativa sullo stato dei negoziati per il nuovo contratto nazionale scaduto nel 2015, applicato ai circa 70mila addetti, di cui oltre 41mila guardie particolari giurate.


Un negoziato complesso quello tra le federazioni di categoria Cgil Cisl Uil e le associazioni imprenditoriali di settore Assiv, Legacoop Servizi, Confcooperative Federlavoro Servizi, Agci Servizi; a fronte della condivisione tra le parti sulla necessità di rivedere i capitolati contrattuali riferiti alla sfera applicativa (con l’introduzione di quattro aree di riferimento relative ai servizi di vigilanza privata, ai servizi fiduciari di sicurezza, ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi ed ai servizi di stewarding all’interno di impianti sportivi), come parti sociali esprimiamo forti perplessità sulle proposte imprenditoriali sul secondo livello di contrattazione, sul sistema di classificazione, sul cambio di appalto e sugli aumenti economici, ben lontane da quanto richiesto nella piattaforma sindacale unitaria.


Ad aggravare la situazione è la proliferazione di contratti pirata che riducono drasticamente diritti e tutele dei lavoratori ,crediamo sia urgente definire il rinnovo di un contratto nazionale di lavoro leader dei servizi di sicurezza forniti da privati, siglato dalle associazioni maggiormente rappresentative, che contrasti il fenomeno del dumping contrattuale e che regoli con chiarezza i frequenti cambi di appalto garantendo i livelli occupazionali e retributivi anche prevedendo specifiche indennità da riconoscere ai lavoratori in base alle varie mansioni svolte, in quanto trattasi di personale specializzato.


Per la prima volta nella storia, la Vigilanza Privata e tutto il settore della Sicurezza hanno proclamato due giorni di sciopero consecutivi con una adesione che ha toccato punte dell’80/90% soprattutto nel trasporto valori.
Anche le due manifestazioni, di Milano e Napoli rispettivamente il primo e due febbraio, hanno avuto una partecipazione altissima, nonostante le avverse condizioni metereologiche. Il segnale dato e inequivocabile, le lavoratrici ed i lavoratori del settore hanno alzato la testa, ma soprattutto non si sono fatti intimorire dagli atteggiamenti vessatori delle imprese, ne dai loro tentativi di dissuaderli i molteplici tentativi di precettazione.

PER LE SEGRETERIE
FISASCAT CISL-UILTUCS
STEFANO MURAZZO-PASQUALE GUARRACINO

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