Messaggio di Pasqua della Cisl Poste

Riceviamo e pubblichiamo

È arrivato il periodo di Pasqua che, per i credenti e non solo, è sinonimo di pace è speranza. Ecco – precisa il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro -, il vorrei che queste non siano solo due semplici parole, ma un principio ispiratore sulle quali costruire davvero le linee guida di un modo di essere, di un modo di pensare, di un sentire comune e di una linea di condotta fondata su equità e giustizia, obiettivo per il quale è necessario avere a cuore il benessere dei lavoratori con altruismo e imparzialità, è fondamentale impegnarsi con costanza e coerenza, bisogna fornire le giuste informazioni in maniera chiara ed obiettiva, essere limpidi e lineari senza fini reconditi, peculiarità che ci hanno da sempre contraddistinto e che continueranno a caratterizzare il modo di essere e di agire come SLP-CISL. Troppa gente in troppe occasioni cerca il confronto litigioso – precisa Antonio D’Alessandro -, la conflittualità esasperata, le parole aggressive, ciò per far colpo sulla serietà dei colleghi, per nascondere la vacuità dei contenuti dietro inutili parole urlate, per giustificare quasi la loro stessa presenza, dando una ragione della propria esistenza e cercando di coinvolgere i lavoratori in una prova di forza spesso inutile e dispendiosa. Ma davvero si crede di affrontare e risolvere i problemi accusando gli altri, aggredendo platealmente chi la pensa in modo differente, puntando il dito su un presunto nemico? Oppure è solo un modo per mettersi in mostra? Noi crediamo che sia invece necessario cercare di trovare soluzioni realistiche, proporre alternative praticabili, presentare progetti validi. La Pasqua, sotto questo punto di vista, significa riappacificazione proprio in quanto con essa si può realizzare una corretta pianificazione di programmi unitari, e su questi concetti di collaborazione e solidarietà dovremmo impegnarci a lavorare, tutti insieme. Questa Pasqua dovrebbe portarci ad una riflessione profonda e ad proponimenti concreti in quanto – continua il Segretario Antonio D’Alessandro -, prima di arrivare al litigio, è necessario aprire una discussione, con dibattiti e confronti, al fine di coinvolgere tutti, cercando di fare squadra per affrontare realmente i problemi, dopodiché chiedere un confronto con la controparte e, solo in caso di mancanza di intesa, e solo allora, aprire la conflittualità. Penso che questo sia il vero messaggio Pasquale nonché il corretto iter da seguire per chi voglia assumersi l’onere di rappresentare qualcuno o qualcosa all’interno dell’Azienda. La Pasqua deve farci riflettere sul concetto di come rappresentare validamente i lavoratori, curare i loro interessi, coinvolgerli con serietà nei progetti e, soprattutto, non trattarli come semplici strumenti per ricercare visibilità, notorietà e sterili condivisioni; se ciò non dovesse avvenire, allora il Sindacalismo in generale sarà considerato dai lavoratori come qualcosa di vecchio e obsoleto, da cestinare. Con queste semplici riflessioni – conclude Antonio D’Alessandro – auguro a tutti una Santa Pasqua.

Coordinatore SLP-CISL Molise (Antonio D’Alessandro)

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