Giustizia tributaria, si cambia. Largo a mediazione e conciliazione e maggiori tutele per i contribuenti

Processo tributario più efficiente e maggiori tutele per il contribuente. Queste le novità  che  riscrivono  il  contenzioso  in  chiave  più  snella  e  razionale:  mediazione  tributaria  estesa a tutti i ricorsi fino a 20mila euro, a prescindere che siano proposti nei confronti dell’ Agenzia  delle  Entrate, delleDogane, diEquitalia  o dialtri  enti;  sì  alla chancedi poter  conciliare anche  in  secondo  grado;  restrizione  delle  possibilità  di  compensazione delle  spese  di  giudizio;  più  spazio  allo  strumento  della  tutela  cautelare;  esecutività sprint delle  sentenze;  largo  al  giudizio  di  ottemperanza;  innalzamento  del  valore  delle liti per le quali il contribuente può difendersi personalmente in giudizio e ampliamento dei soggetti abilitati all’assistenza tecnica.Con  la  circolare  n. 38/E, l’Agenzia delle Entrate commenta le novità introdotte dal Dl n. 156/2015 di riforma del processo  tributario,  che  trovano  applicazione  per  i  giudizi  pendenti  alla  data  del  1°  gennaio 2016. Di seguito, in dettaglio, le nov ità di maggior rilievo.
Spazio  alla  conciliazione
La conciliazione  giudizialediventa  esperibile  anche  per  le controversie soggette a reclamo/mediazione e per quelle pendenti in secondo grado.
Mediazione  senza  confini
L’istituto del reclamo/mediazione  viene  esteso  e  diventa obbligatorio anche per le c
ontroversie dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, degli enti locali, degli agenti della riscossione e dei concessionari iscritti all’albo di cui all’art. 53  del  Dlgs  n.  446/1997,  oltre  che  per  liti di  valore  indeterminabile in  materia catastale.
Rafforzamento  della  tutela  cautelare
La  disciplina  della  tutela  cautelare  si  allarga fino  ad  abbracciare  tutte  le  fasi  del  processo,  in  linea  con  quanto  già  affermato  dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità.
Sentenze tributarie subito esecutive e  maggior  tutela al contribuente
A decorrere dal 1° giugno 2016 diventano immediatamente esecutive le sentenze non definitive nei giudizi  sugli  atti  relativi  alle  operazioni  catastali,  nonchéle sentenze  di  condanna  al pagamento di somme in favore dei contribuenti, pagamento che, se superiore ai 10mila euro, potrà essere subordinato dal giudice alla prestazione di idonea garanzia.
Largo al giudizio di ottemperanza
Viene previsto che il giudizio di ottemperanza è l’unico strumento per l’esecuzione delle sentenze tributarie, definitive o meno, senza che possa farsi ricorso all’ordinaria procedura esecutiva.
Maggiori chancedi autodifesa per il contribuente in giudizio
Il valore delle liti in cui  i  contribuenti  possono  stare  in  giudizio  personalmente,  senza  l’assistenza  di  un difensore abilitato, viene innalzato dagli attuali 2.582,28 euroa 3mila euro.
L’assistenza  tecnica  più  a  misura  di  Caf
La   categoria  dei  soggetti  abilitati all’assistenza tecnica viene ampliata. In  questa  trovano  spazio  i  dipendenti  dei  Caf,  in relazione alle controversie che derivano da adempimenti posti in essere dagli stessi Caf nei confronti dei propri assistiti

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