“Concretizzare il tema della centralità del lavoro con atti tangibili”. I sindacati sul piede di guerra

 

Si è svolta presso al sede della Cgil Molise una conferenza stampa congiunta dei rappresentanti regionali di CISL, Uil e la stessa Cgil, alla presenza dei segretari regionali Notaro, Sasso e Del Fattore. Argomento del giorno le prossime iniziative sindacali previste dalla piattaforma congiunta, creatasi in regione da una forte unione operativa delle tre sigle. Ad aprire l’incontro il “padrone di casa” Sandro del Fattore: ” Dopo tanto tempo il Molise ha sconfinato la sua attenzione all’esterno grazie a piccoli e grandi eventi. In particolare le ultime due: la grande Marcia per il Lavoro organizzata dalle tre sigle molisane, che ha colto il disagio sociale persistente e che ha riconosciuto al sindacato il ruolo che gli compete. Poi, la visita del Papa, altro evento che ha portato al centro dell’attenzione la dignità del lavoro, tema preso a cuore dallo stesso Santo Padre nei suoi discorsi tenuti in regione. In questo anno, con la manifestazione del 28, abbiamo rimesso al centro delle attenzioni comuni proprio questo tema fondamentale, attraverso la nostra piattaforma comune. Ora bisogna concretizzare il tema della centralità del lavoro con atti tangibili . Pensiamo all’area di crisi di Isernia Boiano e laddove persistono piccole e media imprese, tute in difficoltà a e a rischio chiusura. Bisogna accelerare. Ne abbiamo fatto un tema nazionale, attraverso la visita della Camusso ed abbiamo chiesto ai nostri segretari nazionali di sollevare a Roma la questione. La Regione Molise, dal suo canto, non può semplicemente render burocratico tale problema e farlo diventare una semplice delibera. Accanto ad una delibera ci vuole una grande attività politica verso i ministeri ed il governo. Noi sindacati stiamo preparando delegazioni di lavoratori da mobilitare per sbloccare definitivamente la dichiarazione di area di crisi così da ricevere finanziamenti straordinari da far ricadere su quei territori.  Vorremmo che anche questa volta che i sindaci partecipassero a quella manifestazione così come partecipassero anche all’incontro che chiederemo con urgenza ai parlamentari molisani per discutere del tema. Infine vogliamo ragionare urgentemente sulla questione Zuccherificio con il Governatore e con eventuali interlocutori che possano darci sostegno a livello internazionale e salvare quel impianto. Sempre su Termoli, poi, dobbiamo salvaguardare la produzione della Fiat  così da tutelare i livelli occupazionali dello stabilimento. Premesso questo, terremo aperto il fronte sulle vertenze, cosiddette minori, biblioteca, Korai, Esattorie. Anche in questi casi sussistono famiglie che rischiano di non avere più sostegno economico e quindi a rischio povertà. Siamo alla conclusione della programmazione dei fondi 2014-2020 ma non ancor abbiano idea di come la Regione Molise intenda usare quei fondi. Attendiamo di essere convocati come organizzazioni sindacali, al di lá del semplice partenariano così da evitare frammentazioni. Vogliamo indire un confronto con la  regione, cosa che doveva accadere tempo fa, sulla sanità, ma ancora non riusciamo a dialogare con l ‘istituzione. I molisani pagano le tasse più alte d’Italia sui servizi sociosanitari, intaccando ancor di più i dipendenti e i pensionati. Il tema è urgente e fondamentale”. Le tre sigle hanno elaborato, infine, riforme su fisco e pensioni perché constatiamo che le attuali normative sono sperequate e non attuabili. Seve una revisione di quelle leggi.
Notaro della CISL ha aggiunto:” nel confronto che andremo a fare con le istituzioni ribadiremo le difficoltà economiche che i molisani vivono ogni giorno. Tema per tema attueremmo confronti seri, Attraverso la nostra piattaforma. L’incontro con i parlamentari per il riconoscimento dell’area di crisi è fondamentale. Frattura parla di condiviso ma noi registriamo solo ritardi nelle interlocuzioni a tutti i livelli. I 4 parlamentari molisani, sono perfettamente allineati al governo quindi sarà necessario  capire come impostare la discussione. Sollecitare il governo nazionale, ma è il regionale che deve aprire ad un coinvolgimento maggiore.Abbiamo Davanti un periodo molto attivo per tenere alta l’attenzione e giungere finalmente a risultati tangibili”.
Mauro Sasso ha concluso: ” il sindacato molisano non va in vacanza questa estate perché noi non siamo quelli che aprono le vertenze e poi vanno al mare.ci. Piacerebbe che anche gli assessori dessero la stessa disponibilità. Non prendiamo i lavoratori, li portiamo in piazza e poi andiamo al mare.Saranno continui i nostri stimoli alla politica tutti i giorni, senza soste. I problemi se non presi in tempo marciscono come la frutta. Ci piacerebbe che l’assessore al lavoro oltre agli  ammortizzatori sociali, pensasse ad idee per costruire il lavoro. Non può continuare ad essere l’assessorato alla disoccupazione, quello gestito dall’assessore regionale al lavoro. Qualità del lavoro e dell ‘occupazione riguarda anche i lavoratori dell’informazione che sono colpiti dall’acqua Risi ed anche su tale questione siamo a disposizione considerato che grazie a voi riusciamo a far arrivare i nostri messaggi all’ esterno”. Poi una battuta rivolta sempre al governo : “Anche ai potenti che 22 giorni fa ci hanno detto – vi sto per convocare- ,ma che ancora non ci convocano. Attendiamo che Frattura ci mandi a chiamare per creare una intesa forte tra politica, lavoratori ed imprese evitando semplici e banali delibere che si mischiano ad altre carte sui tavoli del ministero. Entro il mese dobbiamo giungere a dei risultati. Non basta mandare una carta al ministero. Bisogna andare a Roma e portare avanti la questione, anche andando a pressare con i lavoratori sotto il ministero”.

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