Assoutenti/Campobasso terza città d’Italia per il caro-alberghi. Sul 2022 tariffe aumentano del +28,9%

Campobasso è la terza città d’Italia per il caro-alberghi, con le tariffe delle strutture ricettive che nell’ultimo mese hanno registrato un rincaro del +28,9% su base annua. I dati arrivano da Assoutenti, che ha stilato la mappa degli aumenti per le strutture ricettive in Italia.

Soggiornare in hotel, pensioni, b&b e strutture ricettive varie rischia di essere questa estate un vero e proprio salasso, a causa dei pesanti aumenti dei prezzi registrati nel comparto nell’ultimo periodo  – spiega Assoutenti che, sulla base dei dati ufficiali dell’Istat ha realizzato uno studio mettendo a confronto i listini dei servizi di alloggio nelle varie città italiane.

Nell’ultimo mese le tariffe delle strutture ricettive sono salite in media del +15,2% rispetto al 2022, con punte del +18% per alberghi e motel, mentre villaggi vacanza a campeggi costano l’11,1% in più – analizza Assoutenti – L’andamento delle tariffe praticate al pubblico è tuttavia estremamente diversificato sul territorio, e gli aumenti più pesanti si registrano nelle città d’arte, quelle cioè che nell’ultimo periodo hanno visto le maggiori presenze di visitatori.

E’ il caso ad esempio di Firenze, città che si piazza al primo posto della classifica sul caro-albergo e dove nell’ultimo mese i listini delle strutture ricettive sono rincarati del +43,2% rispetto allo scorso. Al secondo posto troviamo Milano, che registra tariffe in crescita del +38% su base annua – aggiunge Assoutenti – A sorpresa tra le città che vedono salire vorticosamente le tariffe delle strutture ricettive troviamo al terzo posto Campobasso (+28,9%). Seguono Venezia (+25,7%), Palermo (+25,3%) e Ferrara (+24,6%).

Anche le località balneari, mete tipiche delle vacanze estive, hanno iniziato a ritoccare i listini di hotel, b&b e villaggi vacanza: è il caso delle Sardegna, dove a Olbia-Tempio i rincari sono nell’ordine del +20,3%, ma anche in Puglia e in Emilia Romagna si registrano aumenti (dal +15% al +17%).

In sole tre province italiane, invece, i prezzi degli alloggi registrano un trend inverso con le tariffe in calo rispetto allo scorso anno: è il caso di Caltanissetta (-5,8%), Viterbo (-5,3%) e Trapani (-4,1%).

“Temiamo che questo sia solo un assaggio di ciò che attende gli italiani la prossima estate – avvisa il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi – Anche nel comparto turistico il caro-bollette che ha caratterizzato l’ultimo anno e una inflazione ancora alle stelle si stanno riversando su prezzi e tariffe praticate al pubblico, attraverso un incremento generalizzato dei listini. Il rischio concreto è che milioni di italiani, non potendo affrontare costi sempre più elevati, saranno costretti questa estate a tagliare i giorni di villeggiatura, o addirittura a rinunciare del tutto alle vacanze in attesa di tempi migliori” – conclude Truzzi.

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