Coldiretti con gli agricoltori molisani continua il presidio al Brennero

Sfidando il freddo e gli importatori del falso made in Italy, continua il presidio al Brennero della Coldiretti, cui stanno dando sostegno centinaia di agricoltori molisani, mentre in piazza Montecitorio a Roma, dalle ore 10,00 di oggi, giovedì 5 dicembre, ci saranno anche i maiali che gli allevatori non riescono più a mantenere nelle stalle, per la concorrenza sleale di prosciutti e salami  provenienti dall’estero, che vengono spacciati come italiani. La Coldiretti ai rappresentanti delle Istituzioni chiede di “adottare un maiale”, assunto a simbolo della protesta a favore di tutte le produzioni agricole italiane, con l’impegno a sostenere gli agricoltori e gli allevamenti italiani e di difenderli dalle imitazioni, promuovendo l’obbligo di un corretto sistema di etichettatura.

“Nel presidio al Brennero – comunica Vittorio Sallustio, presidente di Coldiretti Molise – abbiamo trovato mozzarelle provenienti dalla Germania e destinate alla Sicilia, latte proveniente dalla Polonia e destinato a Brescia, cagliate industriali per fare il formaggio provenienti dal Belgio e destinate a Verona, prosciutti provenienti dalla Germania e destinati a Modena. Sono solo alcuni degli “inganni” smascherati al valico del Brennero dalle migliaia di agricoltori della Coldiretti. La contraffazione del made in Italy agroalimentare penalizza fortemente le produzioni tipiche del Molise, come latte e formaggi, cereali e pasta, olio extravergine di oliva, ortofrutta, ecc. Non possiamo continuare a tollerare mercati snaturati come quello, ad esempio, che vede l’Italia essere il secondo esportatore mondiale di olio extravergine di oliva, ma il primo importatore di olio di oliva e sansa.”  “Il  27 per cento dei 170 tir, camion e container fermati e controllati al presidio della Coldiretti, al valico del Brennero, – sottolinea Roberto Scano, direttore della Coldiretti Molise – trasportava prodotti alimentari stranieri destinati ad essere venduti come Made in Italy. Un vero e proprio “furto” ai danni delle produzioni italiane, come avviene con i grandissimi quantitativi di cagliate di latte semilavorate che arrivano in Molise per essere rivendute come latticini freschi, all’insaputa del consumatore.” “Stiamo registrando, – evidenzia Giovanni Monaco, presidente della Coldiretti Provinciale di Isernia – con soddisfazione, sostegno politico di parlamentari ed istituzioni, come quello del Ministro dell’Agricoltura, al valico del Brennero,  al fianco degli agricoltori che lottano per difendere il lavoro, le aziende e la buona e sana alimentazione in Italia. Occorre, però, che diano attuazione alle dichiarazioni di intenti, sostenendo le misure chieste dalla Coldiretti, che, cosa importantissima, sono a costo zero per i contribuenti, in quanto sono regole di trasparenza per il mercato, che tutelano il consumatore, ma non prevedono alcun capitolo di spesa per l’Europa e per l’Italia.”

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