Truffe, ricettazione e violazione di rientro nel comune di Campobasso. Raffica di denunce

Una 38enne di Pescara e un 48enne di Chieti, entrambi con precedenti di polizia alle spalle, sono stati denunciati per il reato di truffa dai carabinieri della Stazione di Campobasso; ai militari si era rivolto una donna del capoluogo che aveva posto in vendita sul notissimo sito web di compravendita tra privati subito.it, l’autovettura del padre facendosi però convincere a corrispondere alla coppia di delinquenti, mostratisi particolarmente interessati all’acquisto, una somma di denaro di 200,00 euro, operazione quest’ultima prospettata come necessaria per la riscossione della promessa di acquisto pattuita.

Peccato però che poi la vendita dell’auto ai predetti non si è mai concretizzata e gli stessi, intascata la somma tramite bonifico bancario, abbiano poi fatto perdere le loro tracce rendendosi irreperibili. La denuncia presentata dalla donna ai carabinieri ha fatto quindi scattare le indagini che hanno permesso in breve tempo di identificare e denunciare i responsabili che dovranno ora risponderne ai Magistrati di Campobasso.

Del reato di ricettazione sono invece accusate altre due donne riconosciute dai militari dell’Arma per aver più volte utilizzato uno smartphone precedentemente denunciato come rubato da un 42enne di Campobasso. Le due malviventi infatti, ad esito mirati e tempestivi accertamenti, sono state identificate quali utilizzatrici del suddetto cellulare con due diverse schede SIM a loro intestate; localizzate, le stesse sono state sottoposte entrambe a perquisizione, rinvenendo il cellulare che è stato ovviamente posto sotto sequestro e presto verrà riconsegnato all’avente diritto.

Inoltre si è reso necessario l’intervento della pattuglia sempre della Stazione di Campobasso, a seguito di richiesta pervenuta da un cittadino al 112, per sedare una lite per futili motivi ma piuttosto accesa tra un 42enne, cittadino italiano, ed un giovane cittadino egiziano classe 2000 il quale, terminato l’intervento ed il momento di particolare agitazione dovuta a semplici fraintendimenti, risultava destinatario di un provvedimento di Pubblica Sicurezza del divieto di ritorno nel comune di Campobasso per un periodo di due anni, ancora in atto.

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