Sede unica del Municipio. Ambrosio propone l’area dell’ex Romagnoli

L’esigenza organizzativa e funzionale di accentrare gli uffici comunali in una unica sede,  l’obiettivo di consentire ai cittadini, con un solo accesso, di potere fruire di tutti i servizi comunali, unificando ed uniformando anche l’orario riservato all’utenza, e la necessità di spazi razionali ai dipendenti comunali, sono alcune delle valutazioni che sottendono alla necessità di una seconda sede del municipio. Attualmente gli uffici comunali sono dislocati in varie sedi, da piazza V. Emanuele a piazza Musenga, da viale del castello a via Muricchio, da via Cavour a via Toscana, in edifici con barriere architettoniche o comunque da adeguare, spesso anche con spazi esigui per il personale e che comunque non rispondono più alle esigenze di cittadini e dipendenti ed alle necessità organizzative dell’amministrazione.

L’idea di massima, che ho già portato all’attenzione della maggioranza consiliare, dopo un ulteriore approfondimento e concertazione con sindaco e i capigruppo, verrà discussa e valutata nella commissione consiliare competente.Una delle ipotesi in campo, definibile entro pochi anni e previo un percorso di condivisione con i dirigenti scolastici e famiglie coinvolte,  è il trasferimento degli uffici comunali nell’edificio storico della scuola elementare Enrico D’Ovidio che sarebbe la naturale “prosecuzione” per vicinanza e per prestigio di palazzo San Giorgio assicurandone la continuità anche fisicaL’altra opzione potrebbe essere la realizzazione di una nuova sede unica che potrebbe inserirsi all’interno del nuovo disegno degli spazi ex area Romagnoli da destinare alla sede regionale, attraverso un progetto integrato che non modifichi il carico urbanistico previsto, e che presenta funzionalità ottimali, ma a lungo termine. Palazzo San Giorgio diverrebbe sede istituzionale candidandosi a “polo” anche per altri soggetti pubblici o privati (provincia, camera di commercio, inps, inail, regione, unione dei comuni, ecc…) che potrebbero istituirvi dei veri e propri uffici di rappresentanza creando un “full point” istituzionale regionale.

Entrambe le proposte, prevedono comunque un piano di dismissioni di tutti gli immobili attualmente occupati dagli uffici comunali (e non solo) con conseguenti e rilevanti benefici economici per le casse comunali e la disponibilità di risorse nuove da utilizzare a 360 gradi nella pianificazione di bilancio.

Consigliere Michele Ambrosio

Commenti Facebook