Saluto dei giovani delle 4 diocesi dal Santuario di Castelpetroso

Benvenuto Santità in Molise,
mi chiamo Sara, ho 29 anni, provengo da una delle Diocesi più piccole, Trivento. Sto terminando i miei studi presso l’Università di Campobasso. Carissimo Padre, timore e trepidazione ed anche confusione di pensieri avvolgono il mio cuore e davvero non so da dove iniziare per salutarLa, informarLa, lasciarmi consigliare. Voglio essere la voce dei giovani che con profonda gioia sono qui ad ascoltare il Pastore che Dio ha voluto donarci in questo tempo particolare in cui vediamo tante difficoltà attanagliare il nostro presente e rallentare il nostro futuro: mancanza di lavoro, fragilità nel creare legami stabili e duraturi.
Lunga sarebbe la lista delle richieste o delle crude realtà che attanagliano il nostro territorio. Eppure oggi vogliamo donarLe la nostra gioia e la gioia che riponiamo in Dio che ci incoraggia con il Suo Perdono. Ed è per questo motivo che ci sentiamo di ricordare i nostri Vescovi e tanti sacerdoti, suore e consacrati che ci aiutano nel cammino della fede, le nostre famiglie semplici che continuano a darci l’esempio di una fedeltà all’amore possibile, il Progetto Policoro che cerca di mettersi nei panni di chi non ha lavoro e soffre lo sbaraglio della propria dignità.
Carissimo Padre, amiamo la nostra terra e desideriamo che i sogni di santità, di famiglia, di lavoro si realizzassero qui, in questi luoghi dove i nostri nonni hanno sudato lacrime e sangue. Per poco tempo resta in mezzo a noi, ma sicuramente avrà notato come anche la disposizione geografica impedisce lo scambio e il confronto nei rapporti umani, ugualmente importanti per sbocchi lavorativi.
Ci aiuti a non  perdere la speranza quando ci troviamo di fronte a tanti che alla domanda: da dove vieni, dal Molise? Ma è una regione italiana? Ci aiuti ad essere fieri delle nostre semplici origini, ci aiuti ad essere giusti e forti quando ingiustizie sociali ci impediscono di crescere, ci aiuti ad essere fieri e certi che “ da Nazareth può uscire qualcosa di buono “. Le chiediamo parole di un Padre che ha a cuore la vita dei suoi figli, che ha a cuore la vita della Chiesa, che ha a cuore il Volto Misericordioso di Dio nei suoi poveri, e che oggi ha a cuore noi, i nostri occhi, le nostre vite, i nostri sorrisi. Concludo dicendo a nome mio e a nome di tutti i giovani del Molise e dell’Abruzzo: Santità ti vogliamo bene!  (Sara Messere)

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