“Aver conosciuto Giorgio Palmieri, essergli stato accanto in tante circostanze, anche di vita semplice e quotidiana è stata una fortuna assoluta. Un arricchimento continuo, ascoltarlo e prendere appunti nel cuore per provare a fare un po’ nostro il suo immenso sapere. Alla nostra Università ha dato tanto e tanto ha dato al nostro Molise: Giorgio è stato uno studioso di rara eleganza e di preziosa generosità, attento e affascinato anche dai piccoli dettagli che solo i grandi, persone sensibili e intelligenti come lui sanno interpretare come il sale della Storia. Resterà nei ricordi di tutti noi la sua grandezza umana e culturale.
Alla sua famiglia e alle persone che lo hanno amato e apprezzato il mio abbraccio forte. Giorgio ci manca già”.
Il cordoglio espresso dal presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, per la morte del professore Giorgio Palmieri.
Giorgio Palmieri non era un uomo qualunque. E la sua improvvisa, drammatica scomparsa lascia un grande vuoto nella comunità riccese ed in quella molisana tutta. Storico, storiografo, bibliofilo, responsabile dell’area attività culturali e museali dell’Università degli Studi del Molise, autore di quasi duecento pubblicazioni, Giorgio Palmieri è stato importante per la conservazione della memoria collettiva della nostra Regione e di Riccia in modo particolare. Soprattutto il lavoro da Presidente dell’Associazione Culturale “P. Vignola” della nostra città. A lui si devono innumerevoli scritti, ricerche, approfondimenti sulla storia e la cultura riccese.
Tra i tanti, la bibliografia degli scritti di Alfonso Perrella e di Berengario Galileo Amorosa;
Riccia nel 1872: i risultati di un’indagine inedita; gli studi sul dialetto a Riccia e nell’area del Fortore; la monografia sui dieci anni di attività dell’Associazione Vignola. Non solo il professionista, oggi è importante ricordare soprattutto l’uomo che incarnava rare qualità. L’educazione, la gentilezza, la disponibilità, la pacatezza nei modi, l’intelligenza che diventa signorilità. Ogni volta che ti sentivo parlare, restavo sempre incantata dalla tua preparazione e competenza. Mai retorico, mai banale, eri capace di appassionare chi ti ascoltava, svolgendo un’importante missione sociale con la tua opera di divulgazione e conoscenza. Ti dobbiamo tanto Giorgio, noi e i nostri figli. E grazie alla tua opera, oggi ci sentiamo più orgogliosi di essere Riccesi e Molisani.
Un commosso abbraccio alla famiglia e agli amici di sempre.
Micaela Fanelli
Sindaco di Riccia