Maltrattamenti e percosse continuate nei confronti della moglie, arrestato 57enne

Nel tardo pomeriggio del 19 Aprile 2023, il Comando Stazione Carabinieri di Montagano ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta di questa Procura della Repubblica, per l’applicazione della Misura Cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con obbligo contestuale di abbandonare immediatamente l’abitazione, di non farvi rientro e non accedervi senza autorizzazione, di non avvicinarsi alla vittima ed a tutti i posti da lei frequentati (compreso il luogo di lavoro) e di mantenersene ad una distanza di almeno 500 metri.

La misura in questione è stata applicata ad un 57enne, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti e percosse continuati nei confronti della moglie.

Da oltre venti anni l’uomo, da sempre accecato da morbosa gelosia, ha sottoposto la moglie a pressoché quotidiani episodi di ingiurie e percosse, a vessazioni continue, nell’ambito di un clima domestico di assoggettamento, paura e controllo pervasivo, mediante una condotta sistematicamente ingiuriosa, violenta e intimidatoria, da ultimo culminata in un ennesimo episodio di aggressione fisica con pugni al volto e al corpo al termine di un acceso diverbio che hanno indotto la donna a fuggire da casa ed a cercare rifugio presso i vicini.

In quel contesto l’uomo si è rivolto ai Carabinieri di Montagano i quali hanno tempestivamente fatto scattare il “piano provinciale per la ricerca di persone scomparse”, coordinato dalla Prefettura di Campobasso nell’ambito dei poteri ad essa devoluti in materia di Protezione Civile.

Ritrovata la donna è emerso come la stessa, in tutti questi anni, abbia sempre cercato di tutelare il buon nome familiare e preservare il marito dalle conseguenze delle proprie azioni, sebbene le continue violenze cui è stata sottoposta fossero state, in qualche modo, percepite sul luogo di lavoro avendo i colleghi in qualche occasione riscontrato la presenza di graffi ed ecchimosi.

La vicenda in questione rappresenta la “punta dell’iceberg” di una tipologia delittuosa che emerge sempre più ricorrentemente ed il cui contrasto capillare, tra gli obiettivi di questa Procura, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati, tant’è vero che, nell’anno in corso, numerose sono state le attività di indagine inerenti al c.d. “Codice Rosso” trattate dai Comandi e Reparti dell’Arma dislocati nel territorio della provincia di Campobasso.

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