L’iniziativa / “Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità”

I volontari del Circolo AUSER Associazione Padre Giuseppe Tedeschi di Campobasso aderiscono convintamente all’ appello per testimoniare, il prossimo 7 luglio, un’attenzione nei confronti dei bambini che rischiano di morire nei loro viaggi della speranza verso una terra senza guerre e in cui sia possibile crescere, studiare, vivere e lavorare in un clima di rispetto reciproco e di armonia.

“Indossiamo una maglietta rossa” dice l’appello, dello stesso colore con cui erano vestiti i bambini che hanno perso la vita durante i viaggi della speranza, o rossi come i salvagenti utilizzati per salvare migliaia di uomini, donne e bambini dalla morte per annegamento. La decisione, scellerata, di chiudere i porti sta costringendo migliaia di persone a rimanere in balìa del mare e della sua pericolosità. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, abbiamo ascoltato le testimonianze di due missionari molisani che operano da tempo immemore in Camerun e in Bangladesh, Don Antonio Mascia e Padre Antonio Germano. Li abbiamo visti confrontarsi con profughi e rifugiati accolti a Campobasso e provenienti dall’Africa, dall’Asia e anche dal Camerun e dal Bangladesh, ed è stato emozionante il canto intonato in bengalese dai profughi e rifugiati, in ricordo dei Martiri della Lingua sterminati negli anni 50 e commemorati ogni anno il 21 febbraio.

Anche per queste ragioni sabato 7 luglio ci fermeremo insieme a voi e indosseremo una maglietta rossa, ci metteremo nei “panni degli altri”, di quei bambini, di quelle donne e di quegli uomini, che annegano ogni giorno nel Mediterraneo in un clima di indifferenza, insensibilità, inciviltà e regressione culturale, colpevoli solo di volersi mettere in salvo da guerre, persecuzioni, violenze, miserie e malattie.

P/Il Circolo Auser Associazione Padre Giuseppe Tedeschi

Elisabetta Brunetti Anna Spina Roberta Iacovantuono

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