Laboratorio progressista:Gravina si dissoci dalle parole del suo capo politico Di Maio

Le parole pesano come macigni, il silenzio e l’indifferenza non possono trovare spazio quando si innesca un clima di odio e lotta tra gli ultimi. Da qualche giorno un gruppetto  di facinorosi teste rasate, riconducibili a Casapound, mettono in scena una protesta, nella zona di Casal Bruciato (periferia est di Roma), contro l’assegnazione  legittima di un alloggio popolare a una famiglia di etnia rom.

            La Sindaca di Roma Virginia Raggi, a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza, va a trovare la famiglia rom minacciata dai facinorosi e alcuni residenti, e qui  che interviene piccato il Ministro Di Maio a cui la stampa attribuisce queste parole ““Prima si aiutano i romani, gli italiani, poi tutti gli altri”. Parole che non trovano smentite per questo chiediamo al candidato Sindaco di Campobasso di dissociarsi pubblicamente dal suo capo politico. Parole che non possiamo accettare da un Ministro  che ha giurato fedeltà alla Repubblica di osservarne lealmente la Costituzione, un ministro che dovrebbe al contrario ricordare ai facinorosi  l’articolo 3 della Costituzione italiana “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” schierandosi apertamente in difesa di una famiglia che nel pieno diritto ha ottenuto l’alloggio.

Nicola Lanza  – Laboratorio Progressista

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