#corpedelascunzulatavecchia/ Nuovo POS da Roma in Molise

“In quel tempo …” iniziano così le parabole del Vecchio e del Nuovo Testamento. Senza voler assolutamente essere blasfemo, e nel rispetto del credo di ognuno, vorrei iniziarla anche io così immaginando la nostra situazione attuale riletta dai nostri figli/nipoti tra qualche anno/decennio.

Dunque: in Molise abbiamo una sanità “sfasciulata”, come direbbero in stretto dialetto trevigiano gli abitanti nella zona del prosecco. Zona che potrebbe essere cara a molti se non usassero la bisolfite in quantità industriale nel prosecco.

Comunque, bisolfite a parte, andiamo avanti. Sul piano sanitario (P.O.S.) molti, tutti, hanno scritto, letto e commentato, ma ancora ne abbiamo da dire ed ancora da subire, visto che lo ricadrà sulla nostra pelle. Dunque, dicevamo, il POS è stato concepito nelle stanze dei “bottoni sanitari” della Regione Molise, ma su indicazione dei tecnici del Ministero della Salute. I tecnici, a differenza dei politici, sono in carica anche nei momenti di “vacatio” per passaggio ad altro Governo. I tecnici sono tecnici e lavorano sempre. La cosa strana, infatti, è che la politica dovrebbe prendere la decisione o meno di ripianare il deficit sanitario in Molise ed i tecnici decidono quali ospedali chiudere e quali chiudere. Non è un “errore di sbaglio”, qua vogliono chiudere tutto.

Il trade union tra i tecnici e la regione Molise, intesa come territorio, e non come entità politica, il trade union, dicevo, dopo la guerra fatta nei confronti del Generale Giustini, è stato il Presidente della Giunta Regionale del Molise, secondo la costituzione non esistono governatori delle regioni, ma presidenti di giunta regionale.

Il primo scoglio che il commissario attuale ha dovuto superare è stata la sentenza del TAR Molise che stabiliva la riapertura o la non chiusura, dipende dai tempi tecnici, del punto nascita di Temoli, mentre il disposto dai tecnici del Ministero stabiliva la chiusura. Ed ecco, quindi ed allora, che il Presidente della Giunta Regionale/ Commissario della sanità, nel POS ha stabilito/previsto la chiusura del punto nascita di Termoli. Altre amenità del POS le vedremo in altre occasioni.

Questa bipolarità della politica e delle decisioni da prendere mi fanno pensare a molte cose, ma la prima cosa che mi viene in mente è che: il Presidente Toma, a sentire i “rumors” della politica sui giornali e tra la gente, non sarà ricandidato. Sta facendo tutto da solo come commissario della sanità, non è che si sta ricavando un posticino al ministero della Salute per continuare, eventualmente, dopo le elezioni della nuova giunta regionale in Molise, ad avere un ruolo fattivo, predominante e retribuito come commissario ad acta visto che potrebbe avere dalla sua, agli occhi del ministero della Salute (non so se anche questo abbia cambiato nome) una postazione privilegiata agli occhi dei funzionari ministeriali che dovranno in ogni caso parlare con il ministro?

“…a pensar male si fa peccato ma alle volte ci si prende.” Come disse il grande Giulio Andreotti.

Se questo non avverrà sarà cura mia interpellare il sacerdote per la mia confessione del peccato commesso.

Per adesso, sempre con stima immutata e con affetto centuplicato, vi saluto cordialmente con il solito statevi arrivederci.

Franco di Biase

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