Comitato Scuole Sicure: non è stata raccontata la vera tragedia in cui versano gli edifici scolastici italiani

L’Amministrazione comunale di Campobasso intende acquisire manifestazioni di interesse per l’affidamento mediante procedura negoziata, ai sensi dell’art. 36 – comma 2 – lett. c) del d.lgs. n. 50/2016 per l’affidamento dei lavori relativi all’adeguamento sismico dell’Edificio Scolastico di Via Leopardi- Corpo B. . (…) Delibera Di Giunta del Comune di Campobasso. Numero delibera: 104 Data delibera: 24/05/2017

Questo atto propedeutico alla definita soluzione di un minimo problema residuale, rispetto all’attuale situazione italiana, cade in una giornata segnata dal nostro Comunicato Stampa emesso a nome e per conto del Comitato Scuole Sicure Italia – CSSI, ed agli altri Comitati presenti nei singoli Comuni e Regioni di Italia, con il quale, con estrema fermezza si marca l’attenzione che gli Enti tutti, hanno l’obbligo ed il dovere di mettere in campo a tutela degli scolari e studenti e delle stesse maestranze, oltre, ed in risposta, alle affermazioni del Sottosegretario di Stato De Filippo.
Con la delibera del Comune di Campobasso possiamo affermare, in attesa dell’emissione del relativo Banda Gara di affidamento definitivo per i lavori, che gli scolari, le insegnanti e le maestranze della “Don Milani”, non saranno presenti il 12 settembre 2017, data fissata dalla Regione Molise per l’inizio del nuovo anno scolastico, nelle aule di Via Leopardi, ma probabilmente ancora sparsi per il quartiere.
Aspettando fiduciosi diamo seguito alla nota del CSSI.

Sì legge : “L’attenzione riservata dal Governo all’edilizia scolastica – in tutti suoi aspetti, dalla sicurezza alla modernità degli ambienti – e gli ingenti investimenti degli ultimi anni per gli edifici scolastici (esistenti e da realizzare ex novo) hanno fatto crescere l’interesse internazionale per il nostro Paese e per le buone pratiche realizzate in questo settore. Il seminario si concluderà giovedì 25 maggio con una visita di studio dei delegati OCSE presso i comuni di Amatrice e Cittareale, nelle aree colpite dal sisma.
“Negli ultimi due anni, in Italia, sono cambiati la governance delle procedure di edilizia scolastica – prosegue De Filippo – gli strumenti a disposizione, i sistemi di monitoraggio e di controllo delle risorse pubbliche investite. La trasparenza e l’informatizzazione delle procedure, unite alla semplificazione delle stesse, hanno contribuito a rendere il processo di gestione dell’edilizia scolastica una best practice riconosciuta anche a livello europeo. (…)

Il Sottosegretario di Stato Vito De Filippo apre lavori del seminario internazionale Miur-Ocse su sicurezza e ambienti innovativi ( http://www.orizzontescuola.it/edilizia-scolastica-de-filippo-apre-lavori-del-seminario-internazionale-miur-ocse-sicurezza-ambienti-innovativi/

Ecco a queste esternazioni, il CSSI (Comitato Scuole Sicure Italia) sente doveroso rispondere in maniera stentorea e ferma.
Ai vari osservatori invitati non è stata raccontata la vera tragedia in cui versano gli edifici scolastici italiani.
I dati reali, non sono certo da incorniciare. Non si è parlato e non si parlerà di come un OPCM nato dopo la tragedia di San Giuliano sia stato preso alla leggera per ben 14 anni da tutti gli enti locali e da tutte le pubbliche amministrazioni. Non verrà raccontato in questo seminario, che di queste fantomatiche scuole italiane solo il 22% è stato valutato nella vulnerabilità sismica. Non si dirà che in questo paese così tanto emancipato e occidentale i nostri figli vivono in strutture vecchie, insicure obsolete.
Non si racconterà domani, la nostra lotta. Non si urlerà e non ce lo faranno fare che non si può morire dentro una scuola: San Giuliano, L’Aquila, Torino.
Non si può sperare che il terremoto agisca quando le scuole sono chiuse: Amatrice, Fiastra, Muccia e tante altre scuole, sparse dentro e fuori il cratere del centro Italia.
Siamo stufi, noi genitori, di sentire raccontare una scuola che non c’è e di avere sempre le porte chiuse di fronte a contesti importanti come quello di domani.
Noi vogliamo Scuole Sicure le vogliamo davvero. Non interessano i proclami o il racconto di qualche realtà fortunata. O forse futura.
I nostri figli hanno bisogno di sicurezza, reale. Non ci interessano slogan e intenzioni. Noi vogliamo fatti.
Prendiamo in prestito le parole di Morelli di San Giuliano:
“Meno targhe, meno commemorazioni e più prevenzione! I nostri figli non ce li ridà più nessuno! Mia figlia è uscita da scuola in orizzontale! Mettete una virgola su queste frasi!
Con fermezza il CSSI.

Per il Molise, referente Nicola Simonetti.

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