Campobasso/ Raccolta differenziata: quanti problemi!

E’ la prova del nove del servizio di raccolta differenziata a Campobasso, la quadratura del cerchio con le ultime zone non ancora servite e, soprattutto, con la verifica nell’area semi centrale o a ridosso del centro. Ma qualcosa ancora non va per il verso giusto, anzi i problemi sono più di uno. Iniziamo da un caso segnalato, tra Via Crispi e via IV Novembre a ridosso delle scuole: rastrelli pieni e buste singole di spazzatura ovunque, a testimoniare che il servizio di raccolta o è insufficiente o non ben organizzato.

E ancora. Nei giorni scorsi il maltempo si è fatto sentire nel capoluogo di regione con un violento temporale ed è stato lo sconquasso. In questo secondo caso prendiamo stralci ampi di un post social di una seria e stimata concittadina, che con brillante sintesi ha messo a fuoco il problema partendo di Via Monsignor Bologna e fino al quartiere dei Vazzieri.

“Oggi pomeriggio, durante la grandinata- si legge- i secchi consegnati dal Comune volavano via dai supporti di metallo (orrendi) installati davanti ai condomini e finivano sui marciapiedi e sulla strada (viale Manzoni, altezza CUS). Mi dispiace. Voto 0 agli abitanti del mio quartiere. Voto 0 ad una amministrazione che, almeno “in campo ecologico”, avrebbe dovuto mantenere promesse e velleità”. Ma non basta, il giorno seguente la stessa persona posta una foto notizia con un commento lapidario: “Stamani non so se piangere o ridere: forse che si vuol trasformare il perimetro delle strade di Vazzieri in bidonate di monnezza?” a testimonianza degli scritti le due foto pubblicate di seguito nell’articolo.

Veniamo al punto, come detto dall’autrice del post, c’è un duplice problema che interessa da un lato i cittadini che, forse insofferenti verso il nuovo sistema di raccolta della spazzatura in città, riversano buste fuori dai contenitori e anche oltre i rastrelli; poi arrivano nell’ordine il maltempo e i cani randagi ( o altri animali ‘peggiori’) a terminare l’opera che porta al degrado totale con la spazzatura in ‘brutta’ vista sul selciato. Ma alla base c’è un’organizzazione della differenziata con orari a volte sbagliati e programmazione dei giorni assolutamente insufficiente. Un esempio: la plastica si produce quasi quotidianamente, come l’organico e pensare di smaltirla in una sola data (per l’organico va un po’ meglio) è assurdo, perché si costringono le persone a tenere almeno tre o quattro sacchi di plastica in casa prima di portarla ai rastrelli e comunque inducendoli poi a posarla anche fuori dai posti stabiliti perché sovrabbondante.

La lunga fila dei rastrelli in Via Kennedy (foto di Elena De Oto)

Problema rastrelli: sono stati collocati a volte razionalmente altre volte in maniera incomprensibile. Il caso della foto (Via Kennedy) purtroppo non è neanche quello più eclatante, ma certo una fila di scheletri metallici quasi infinita significa esposizione di bidoni e ancor più di buste buttate ovunque a dare uno spettacolo che sarà spesso inqualificabile.

Consideriamole piccole segnalazioni per l’assessorato al ramo affinché, possibilmente entro la legislatura, provveda a rivedere il servizio e migliorarlo, impegnandosi non poco. Per quanto riguarda l’inciviltà dei cittadini,oramai è purtroppo un dato acquisito che va di pari passo con il degrado che diventa sempre più padrone della nota ‘ex-bella’ città.

Stefano Manocchio

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