Il traffico ed il conseguente deflusso veicolare è da sempre uno dei maggiori problemi di Campobasso, contesa tra un’urbanizzazione che in alcune zone è cresciuta in maniera completamente disordinata ed una concentrazione di uffici ancora tutti nel centro cittadino, a cui non ha fatto riscontro la creazione di vie di sfogo dal traffico. Di fatto da sempre nel capoluogo di regione si crea un imbuto e non c’è modo di evitarlo.
Ricordiamo che la città è oggetto di un pendolarismo che, soprattutto la mattina, può arrivare anche ad oltre 15.000 persone; come se una seconda città entrasse nella prima che è già è intasata di suo. Certo le strade non sono tutte le stesse di alcuni decenni fa; gli svincoli di Via Vico hanno portato ad uno spostamento di migliaia di veicoli che prima ancor più di adesso si concentravano nel cuore della città, come la zona di San Giovanni ha spostato l’espansione ma purtroppo, non ugualmente ha fatto la zona di Selva Piana per motivi noti.
In questi giorni la provvisoria riapertura al traffico di Corso Vittorio Emanuele, per le operazioni di rimozione di una gru tra Via Roma e il retro dell’ex- mercato coperto, è stata sufficiente a rivitalizzare la discussione sull’opportunità di farla diventare definitiva, casomai a giorni ed orari stabiliti, come avvenne anni addietro per permettere, allora, di snellire il traffico a ridosso di alcuni istituti scolastici. Sarebbe certo un canale di sfogo, che continua a trovare diniego e contrarietà in chi vuole un’isola pedonale in centro, ricordando che è la misura più o meno usata ovunque; ne parleremo in maniera specifica con i dovuti approfondimenti, in altra occasione. Veniamo all’argomento odierno. In questi giorni è apparsa sui social una piantina, realizzata, pare, da società specializzata, supponiamo accreditata in Comune, che riporta una ipotesi di nuova regolamentazione del traffico proprio nel cuore della città. Non molte modifiche, in verità, ma significative se rapportate proprio alla loro collocazione urbanistica.
Per quello che è dato vedere nelle dimensioni ridotte del foglio, scendendo dal vecchio Romagnoli e superata la nuova rotonda di Via Gazzani si procederebbe per via obbligata lungo Via Herculanea, che in un tratto diventerebbe addirittura a doppio senso di marcia, mentre il muretto di Corso Bucci cambierebbe senso di marcia, proseguendo appunto per Via Herculanea; per salire su Via Gazzani si dovrebbe passare prima o per la salita laterale al carcere o appunto da Via Herculanea. Il tratto di Piazza Vittorio Emanuele, poi non porterebbe verso Via Pietrunto, ma verso Piazza Gabriele Pepe per poi reimmettersi su Corso Bucci o Viale Elena. Proprio quest’ultima descrizione avrebbe fatto pensare alla soluzione da scegliere per i lavori in Via Pietrunto, che appunto nella piantina è contrassegnata con divieto d’accesso; ma sarebbe arrivata la smentita proprio dal livello tecnico comunale e la riapertura provvisoria del Corso principale ha chiuso la polemica.
In sostanza si tratterebbe solo di una delle tante ipotesi di studio al vaglio degli uffici comunali, ma non si sa se sia anche stata presa in considerazione o sia destinata a finire in un cassetto. Resta da capire quale sia veramente il livello di attenzione dello studio di urbanistica all’interno di Palazzo San Giorgio; l’elaborato pubblicato inoltre non riporta i sensi di marcia per le atre strade collegate del centro cittadino e sembra in sostanza qualcosa di parziale e provvisorio, che sicuramente farà parte di altra serie più complessa di elaborati. Mancano quindi i presupposti per un giudizio completo, ma qualcosa già si può notare, ad iniziare dal fatto che alcune di queste modifiche comporterebbero l’eliminazione di diversi posti auto in zone dove il traffico e il transito sono già notevolmente appesantiti. Campobasso vive la carenza di parcheggi in maniera quasi drammatica e speriamo che nel caso in specie siano state previste le giuste alternative, piuttosto che il caos.
Riportiamo la piantina allegata così ognuno potrà farsi un’idea nell’attesa di sapere se veramente c’è qualche studio nelle stanze comunali che possa prendere seriamente in considerazione ipotesi al traffico, che siano questa o altre, ma tali da rendere un po’ più vivibile la nostra bella città. Cercheremo di informarci ancora in maniera più dettagliata e auspichiamo anche un intervento esplicativo e chiarificatore da parte della componente politica comunale competente sull’argomento.
Stefano Manocchio