Crescono gli investimenti stranieri in Europa, ma l’Italia è fuori dalla top 20

La ricerca di E&Y: i capitali stranieri hanno portato 220mila posti di lavoro nel 2015, ma in Italia sono stati soltanto 1.300. L’unica notizia positiva riguarda Roma, che entra nella top 10 delle città attrattive www.repubblica.it

Crescono gli investimenti diretti esteri in Europa, ma l’Italia è fuori dal radar delle grandi compagnie straniere. Un problema al quale alcuni recenti provvedimenti (si pensi ai patent box) stanno provando a rimediare. Secondo l’European attractiveness survey 2016 di EY gli Investimenti diretti esteri (i cosiddetti Ide) nel Vecchio continente, nel 2015 hanno raggiunto un livello record con oltre 5.000 operazioni (+14%). Investimenti che hanno portato alla creazione di quasi 220.000 nuovi posti di lavoro (+17%).

Ma in questo panorama, si diceva, la Penisola gioca un ruolo di terzo ordine. Le tabelle della ricerca lasciano pochi dubbi, perché l’Italia non compare nella top 20 dei Paesi per numero di occupati aggiuntivi generati dai capitali stranieri. Al primo posto c’è il Regno Unito, con oltre 42mila posti di lavoro, seguito da Polonia e Germania. Si scorrono poi i nomi, fino alla Danimarca a quota 2mila. L’Italia si ferma invece a 1.383 posti di lavoro, con 55 investimenti diretti da parte dell’estero.
La ricerca di E&Y sottolinea che l’Europa occidentale continua ad essere la destinazione più attraente, con oltre due terzi degli investimenti ester. “Polonia e Russia sono i top performer per la crescita complessiva degli investimenti esteri, con un aumento di quota di mercato rispettivamente del 61 e del 60% rispetto all’anno precedente. L’Olanda sale alla quinta posizione nella top ten, inoltre, con una crescita del 47%”. Ma il futuro sembra essere meno roseo: “Le sfide geopolitiche e macroeconomiche stanno impattando l’opinione degli investitori: rispetto al 32% dello scorso anno, solo il 22% dei manager intervistati a livelli globale pianifica di espandere le operazioni in Europa nell’immediato futuro”.

Ma chi sono gli investitori in Europa? I vicini del Vecchio continente continuano a rappresentare la maggioranza degli Ide, con circa 2.750 operazioni che valgono il 54% del totale e quasi 110.000 posti di lavoro creati. Gli Stati Uniti sono il maggior investitore singolo con circa 1.200 operazioni realizzate e quasi 59.000 posti di lavoro creati, soprattutto nel settore dei servizi finanziari. La Cina è il maggior investitore asiatico in Europa, con 238 operazioni (+2%) e quasi 9.000 posti di lavoro creati.

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