Zuccherificio del Molise. La lettera delle RSU a Renzi ed al Ministro Martina.

Lo Zuccherificio del Molise nasce nel 1968, sotto forma di Società per Azioni. La crescita per step e quindi la mancanza di una pianificazione di medio/lungo termine coerente con le esigenze di riorganizzazione strategico/produttiva dell’azienda, ha provocato una progressiva obsolescenza degli impianti produttivi che, unitamente alla progressiva riduzione del prezzo dello zucchero, ha condotto all’attuale situazione di inefficienza produttiva.

Poiché l’approvvigionamento di materia prima avviene da diverse Regioni, l’attività dello Zuccherificio è a carattere interregionale. Infatti le regioni interessate sono:Marche, Abruzzo, Molise, Lazio, Puglia, Basilicata con circa 800 aziende per la produzione di barbabietole e 200 per il trasporto delle stesse.

Dopo la riforma dell’O.C.M. zucchero 2006 con la chiusura di ben 15 zuccherifici in Italia, lo stabilimento di Termoli è uno dei quattro opifici rimasti in produzione ed ha pagato la tassa di ristrutturazione per essere rimasto in produzione con un importo di 35 milioni di euro e l’unico del centro sud.

Nel corso degli anni si è avuto un progressivo aumentato della quota di zucchero prodotto fino ad arrivare alle attuali 84.326 tonnellate , così come stabilito dall’OCM Zucchero dell’Anno 2006. Tuttavia, negli ultimi anni , i non più competitivi costi di produzione e le conseguenti vicende societarie, non hanno permesso di raggiungere la produzione delle tonnellate stabilite; si è fatto pertanto ricorso all’affitto di una parte delle quote da partner esteri. Una distribuzione ponderata delle quote prodotte e delle quote fittate ha permesso negli ultimi anni un parziale recupero dei margini aziendali. Questa possibilità di fitto delle quote terminerà nel 2017 con la completa liberalizzazione del mercato, impedendo di fatto allo stato attuale la sopravvivenza dell’ Azienda.

Le risorse umane attualmente impiegate sono:

79 a tempo indeterminato

60 avventizi per il periodo di inter campagna e 200 stagionali per la campagna

La campagna 2014/2015 è stata in dubbio fino alla fine ed è iniziata con notevole ritardo. Questo dovuto soprattutto alla situazione, di depressione esagerata del prezzo dello zucchero in Europa ma soprattutto in Italia dovuta probabilmente a fenomeni di concorrenza sleale e tentativo dei colossi europei di dare il colpo di grazia agli ultimi zuccherifici esistenti in Italia.

 Oggi si parla di prezzo inferiore a 400 euro/Tons.

L’ intervento sulla riduzione del prezzo delle barbabietole fatto dall’ Azienda prima della Campagna e portato avanti con l’ aiuto dei tecnici del Ministero e  gli assessori delle Regioni interessate per intervenire con aiuti economici specifici, ha permesso l’ avvio della campagna a fine Luglio con circa 3 settimane di ritardo rispetto al previsto ed agli anni passati.

Le ultime indicazioni dell’ Azienda ci dicevano che gli ettari seminati erano stati circa 5.000, con una lavorazione circa 250.000 tonnellate di barbabietole e una produzione circa 33.000 tonnellate di zucchero.

Ma il futuro è nero, anche se fino al 2017 le quote disponibile dovrebbero permettere la continuità. Abbiamo chiesto all’ Azienda, alla Regione ed adesso chiediamo a Voi di verificare la realtà per cercare di salvare il salvabile. Chiediamo al Presidente del Consiglio  di studiare interventi per permettere investimenti che possano salvaguardare gli attuali livelli occupazionali dello Zuccherificio di Termoli e dell’ indotto ad esso collegato. La Micro campagna 2015 rimane una utopia con 60 ettari di barbabietola, il Giudice ha decretato fallita la spa e quindi il concordato ha perso efficacia e con se anche l’affitto della srl che mantiene in forza i suddetti lavoratori. E’ una azione di responsabilità che dovete affrontare per la filiera e per i lavoratori che da 8 mesi sono in cassaintegrazione e da gennaio non percepiscono alcun euro. Gli avventizi che sono stati lasciati al lastrico abbandonati a se stessi. Vi chiediamo interventi affinché questa nostra realtà possa ripartire nel rispetto della Vita e della dignità di ognuno di noi.

La RSU di FLAI Cgil-Fai Cisl- e Uila Uil-

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