A Sant’Elia a Pianisi sarà rappresentata la commedia “A liett stritt cucchet miez”

Si esibirà questa sera alle ore 20,30 nel palazzetto dello Sport di Sant’Elia a Pianisi, “La Bottega dell’Attore”, la compagnia teatrale diretta da Roberto Sacchetti, che ha conquistato il pubblico, ottenendo riconoscimenti e premi anche in Toscana. Dopo le varie rappresentazioni nel Molise, tra cui il Parco San Giovanni di Campobasso e le due repliche al Teatro Savoia di Campobasso (entrambe le volte si è registrato il “tutto esaurito”), la compagnia riproporrà lo spettacolo “A liett stritt cucchet miez”. Un’iniziativa promossa dall’Associazione Genitori che opera deal 2005 sul territorio.
Nell’ambito di “Proscenio Aggettante”, il Festival di Teatro Sociale organizzato dalla FITEL (Federazione Italiana Tempo Libero), che quest’anno è giunto alla sua sedicesima edizione, “La Bottega dell’Attore” ha visto assegnarsi due premi e una menzione speciale: il premio come miglior attrice protagonista è stato assegnato ad Antonella Giordano, autrice e protagonista della commedia; il premio Diaz, destinato ai giovani attori esordienti, è stato destinato ad Andrea Diodati; a Rossella Menotti, invece, è stata conferita una menzione speciale per l’interpretazione data al personaggio.
Questa compagnia teatrale, che fa capo all’Associazione Vivi il Tuo Quartiere Colle dell’Orso di Campobasso, è nata circa cinque anni fa, grazie alla ferma volontà del presidente dell’associazione, Salvatore Molinaro, che da sempre s’impegna nell’interesse del quartiere Colle dell’Orso, sia dal punto di vista culturale (attraverso corsi di teatro, cabaret, danza, spagnolo, chitarra e tanto altro), sia attraverso attività sociali e di volontariato.
“La commedia – spiega Rossella Menotti – scritta da Antonella Giordano, campobassana di origini napoletane, ha come titolo un antico proverbio napoletano, “A liett stritt cucchet miez”, che significa appunto che anche in un letto stretto, per dare ospitalità a chi ne ha bisogno, ci si può accontentare del posto più scomodo. La scelta viene dal fine primo che è sempre stato dell’associazione: accoglienza e solidarietà, anche se con sacrificio”. Questa è una caratteristica che contraddistingue questa associazione di quartiere, secondo quanto asserito a questo riguardo dalla Giordano: “La prima applicazione di questo intento è stata proprio mettere in scena una commedia con ben venti personaggi, per non escludere nessuno di quanti, al momento della stesura del testo, erano gli iscritti al gruppo teatrale. Non è stato facile conciliare gli impegni lavorativi, di studio o sociali di tutti con la preparazione della commedia e tanti erano i miei timori e perplessità che si sono trasformati in profonda emozione per il successo che la commedia ha registrato nelle sue rappresentazioni e di questo , come autrice, devo ringraziare proprio tutti, dal presidente Salvatore a quanti, seppur nell’ombra delle quinte, hanno sempre dato il loro supporto perchè tutto funzionasse alla perfezione”.
La commedia, ambientata in una casa napoletana, la cui porta d’ingresso è sempre aperta per permettere il facile avvicendarsi a tutta una serie di personaggi – dai parenti alla portiera, dai vicini di casa ai venditori ambulanti – racconta le vicissitudini di una famiglia e il modo di affrontare la quotidianità da parte dei suoi componenti: c’è chi si affida alla fortuna giocando al lotto, chi all’intervento divino, chi aspetta il lavoro che fa per lui e chi ha la consapevolezza del proprio ruolo e capacità di guidare la famiglia, chi fa il grillo parlante e chi il tè. Si tratta di un elogio all’onestà e al riconoscimento che ognuno è indispensabile in una società, a prescindere dal proprio ruolo o professione.

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