Un anno ricco di soddisfazioni per il karate al Cus Molise sotto la guida attenta e professionale di Lisa Sandonnini

Sta per volgere al termine il 2019. Un anno ricco di soddisfazioni per il karate al Cus Molise sotto la guida attenta e professionale di Lisa Sandonnini. Domenica alcuni elementi del Cus Molise hanno preso parte ad un allenamento congiunto con atleti di altre società. Poi prima di Natale, sarà svolto l’esame per il passaggio di cintura, in attesa del novo anno che potrebbe portare alcuni karateki del Cus, quelli più grandi, a gareggiare fuori regione. “Il lavoro svolto nel corso degli anni ha dato i suoi frutti – spiega la Sandonnini – infatti c’è stato un incremento di adesioni rispetto al recente passato, segno che le basi gettate sono diventate solide. Questo è stato possibile grazie a Marco Sanginario e al Cus Molise che ci hanno messo a disposizione un nuovo tatami e una nuova sala nella quale lavorare. Con questi cambiamenti abbiamo incrementato il numero di iscritti”.

Tanti bambini di età diverse divisi in due gruppi. Che sensazioni si provano a lavorare con loro?

“Lavorare con i bambini mi è sempre piaciuto, è stimolante e gratificante. Abbiamo due turni. Quello delle ragazze più grandi che stanno proseguendo il lavoro svolto già lo scorso anno e si cimenteranno in alcune gare che le faranno crescere sotto il profilo della formazione e dell’esperienza. Per quanto concerne i più piccoli sono alle prime armi, si affacciano adesso a questa disciplina e il mio compito è quello di farli appassionare il più possibile al karate”.

Prossimo appuntamento sarà l’esame per il passaggio di cintura in programma proprio a ridosso del Natale.

“Esatto. L’esame ci sarà il 21 dicembre e poi verrà ripetuto nel mese di giugno 2020. I bambini dovranno mettere in pratica, davanti a una commissione, tutto ciò che hanno imparato in questi mesi. Una volta terminati gli esercizi, con esito positivo, riceveranno la nuova cintura”.

Per il 2020 quali le ambizioni e gli obiettivi?

“L’auspicio è quello che anche i bambini più piccoli riescano ad affrontare alcune gare in modo da poter vivere nuove esperienze con i pari età di altre palestre e altre regioni. Stessa cosa anche per le più grandi con l’intenzione di continuare a crescere sotto il profilo del rendimento”.

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