Gli organizzatori del Presepe Vivente di Cecemaggiore, tenutosi il 26 dicembre scorso, manifestano piena soddisfazione per la splendida riuscita dell’evento. Il Convento di Santa Maria della Libera, per la prima volta destinato a un manifestazione del genere, si è rivelato la cornice ideale per l’allestimento delle numerose scene ambientate tra il XV e il XVII secolo.
Il percorso ha riattraversato le trappe salienti della storia del Convento della Libera, sottolineando in particolare il fervore di attività nei secoli: questo luogo, difatti, in cui il cardinale Orsini (futuro papa Benedetto XIII) amava trascorrere molta parte del suo tempo, nei secoli ha ospitato la scuola, la farmacia, vi si è insegnato musica, ha attirato artisti che hanno decorato gli ambienti del convento e della chiesa. Ma maggiormente questo santuario è stato nei secoli luogo di fede e di preghiera.
IL Presepe ha voluto esaltare tutto questo, rivelandosi un affascinante e commovente viaggio nella storia, nell’arte e, soprattutto, nella fede.
La Natività, allestita nella Chiesa ai piedi della preziosa trecentesca statua lignea della Madonna, si è ispirata, nei costumi e nella scenografia, alle Natività quattrocentesche di Filippo Lippi e del Ghirlandaio.
I personaggi che hanno animato le varie scene sono stati circa 150, oltre ai tanti collaboratori, rivelando, ancora una volta, quanto profondo sia lo spirito di partecipazione del popolo di Cercemaggiore. A essi va la riconoscenza del Comune, della Pro Loco e di tutte le associazioni che hanno partecipato all’organizzazione. Gratitudine ai Padri Domenicani che non solo hanno spalancato le porte del Convento rendendo fattibile un progetto altrimenti irrealizzabile, ma si sono resi parte attiva nella preparazione. Grazie anche al trio Miele che ha scandito tutta la durata dell’evento con brani seicenteschi, e all’Ensamble Spiritus che ha accompagnato la scena della Natività.
Successo per il Presepe Vivente di Cecemaggiore, soddisfatti gli organizzatori
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