Presentazione del libro “Sebben che siamo donne, storie di rivoluzionarie” di Paola Staccioli

Venerdi 29 maggio 2015 alle ore 18, 30 presso il Blow Up Caffè, in via Guerrino D’Amico (ex Onmi) a Campobasso, si terrà la presentazione del libro “Sebben che siamo donne, storie di rivoluzionarie” di Paola Staccioli. Insieme all’autrice sarà presente ed interverrà Silvia Baraldini.

Dall’introduzione del libro:
Questo libro è nato per dare un volto e un perché a una congiunzione. Nel commando c’era ANCHE una donna, titolavano spesso i giornali qualche decennio fa. ANCHE. Un mondo intero racchiuso in una parola. A sottolineare l’eccezionalità ed escludere la dignità di una scelta. Sia pure in negativo. Nel sentire comune una donna prende le armi per amore di un uomo, per cattive conoscenze.

Mai per decisione autonoma. Al genere femminile spetta un ruolo rassicurante. In un’epoca in cui sembra difficile persino schierarsi «controcorrente», le «streghe» delle quali si racconta nel libro emergono dal recente passato con la forza delle loro scelte. Dieci militanti politiche (Elena Angeloni, Margherita Cagol, Annamaria Mantini, Barbara Azzaroni, Maria Antonietta Berna, Annamaria Ludmann, Laura Bartolini, Wilma Monaco, Maria Soledad Rosas, Diana Blefari) che dagli anni Settanta all’inizio del nuovo millennio, in Italia, hanno impugnato le armi o effettuato azioni illegali all’interno di differenti organizzazioni e aree della sinistra rivoluzionaria, sacrificando la vita per il loro impegno.

L’autrice Paola Staccioli ha pubblicato numerose opere sulla storia, cultura, tradizioni di Roma e vari reportage di viaggio. Dal 2003 ha sviluppato una proposta di “storia del presente”, per narrare, attraverso letteratura, teatro e altre forme di espressione artistica, le lotte sociali e politiche dal dopoguerra a oggi. Nell’ambito di questo progetto ha ideato e curato la realizzazione di quattro raccolte di racconti di vari autori tra i quali Pino Cacucci, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Erri De Luca, Francesco Guccini, Lidia Ravera, Stefano Tassinari. Nei quattro volumi pubblicati si ricordano i manifestanti di sinistra uccisi nelle piazze d’Italia negli anni settanta (In ordine pubblico), le manifestazioni e le lotte operaie e studentesche nella seconda metà del Novecento (Piazza bella piazza), si affronta il tema della resistenza e dell’antifascismo (La rossa primavera). In Per sempre ragazzo (Tropea, 2011), trenta scrittrici e scrittori italiani ricordano, attraverso testimonianze, racconti e poesie, Carlo Giuliani, il giovane ucciso a Genova da un carabiniere durante il G8 del 2001. Nell’ottobre 2011 è uscito un suo nuovo libro sulla storia di Roma declinata al femminile: 101 donne che hanno fatto grande Roma. Nel 2012 sono stati pubblicati altri suoi due libri. Fatto a mano. Un’insolita storia di Roma e dei suoi mestieri, raccoglie cento curiosità, guinness e personaggi. Il secondo è un libro di racconti: Non per odio ma per amore, scritto insieme a Haidi Gaggio Giuliani, la mamma di Carlo, e con la prefazione di Silvia Baraldini. Sei racconti (con le relative schede storiche) che descrivono la vita – e la morte – di altrettante donne internazionaliste che, a partire dalla seconda metà del ‘900, hanno dedicato la loro vita alla rivoluzione di un altro paese. E’ tra le fondatrici dell’Osservatorio sulla Repressione.

Silvia Baraldini, attivista politica, emigrata negli Stati Uniti, ha fatto parte del movimento rivoluzionario “Black Panther Party” che combatteva per i diritti civili dei neri.  Nel 1983 Silvia Baraldini fu condannata negli Usa per i reati di “concorso in evasione”, “associazione sovversiva”, due “tentate rapine” a cui non partecipò personalmente e “ingiuria al tribunale” per non aver fornito i nomi dei compagni. Dopo la condanna si sono sviluppati negli Stati Uniti e in Italia gruppi di appoggio che lottavano per la sua liberazione. Nel 1999 fu estradata in Italia e dopo alcuni anni di arresti domiciliari Silvia Baraldini è stata scarcerata il 26 settembre 2006 per effetto dell’indulto. In totale ha scontato circa 23 anni di reclusione. A lei il cantautore Francesco Guccini e il gruppo rapper AK47 hanno dedicato due bellissime canzoni; “Canzone per Silvia” e “056490872” (il numero di matricola in carcere di Silvia).

Inoltre sempre al Blow Up caffè si terrà nei giorni 29 e 30 maggio la rassegna #MaceroNo” dove è possibile scegliere tra centinaia di titoli e acquistare libri dell’editoria indipendente al prezzo di euro 4 cad.

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