Voucher formativi e assunzioni a tempo indeterminato: bandi a sostegno delle imprese

Nelle edizioni odierne del Bollettino Ufficiale della Regione Molise n. 12 e n. 13, sono stati pubblicati rispettivamente il bando per 600 mila euro di finanziamenti di Voucher formativi finalizzati ad assunzioni a tempo indeterminato nelle imprese molisane e per 2 milioni di euro per bonus fino a 13 mila euro in favore di aziende che assumono lavoratori con contratti a tempo indeterminato, stabili e sicuri. Due strumenti operativi che potranno essere attivati dalle imprese molisane presentando domanda entro il 15 giugno alle preposte strutture regionali secondo i moduli allegati ai bandi e coinvolgendo per il primo Avviso anche gli Enti di Formazione Professionale che risultano accreditati ai sensi di legge.
Con la previsione del voucher formativo vincolato alla trasformazione obbligatoria in assunzione a tempo indeterminato si sperimenta un’innovativa misura di politica attiva del lavoro che mira a migliorare le competenze di partenza dei disoccupati e agevolarne l’inserimento stabile nel mercato del lavoro, di soggetti ricompresi nelle fasce di età tra 18 e 65 anni.
Con il bonus, in base alle norme nazionali si potranno garantire incentivi ai giovani fino a 35 anni (non compiuti) con un massimo di 8 mila euro annui innalzati a 9 mila euro per gli iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio.
Per i disoccupati profilati nel Piano Europeo della Garanzia Giovani si potranno cumulare i benefici fino ad un massimo di 12 mila euro annui innalzati a 13 mila euro per i diversamente abili di età pari o inferiore ai 29 anni.
Grazie a questi provvedimenti concreti, tempestivi ed operativi della Regione Molise si potranno sostenere assunzioni a tempo indeterminato di una fascia di disoccupati ricompresa tra 500 e 700 unità variabile in ragione del numero di contratti part-time, rispondendo alle aspettative di chi è alla ricerca di impiego ma favorendo le piccole e medie imprese private che rappresentano la parte preponderante dell’economia regionale capace di reggere con le proprie forze sul mercato e in grado di competere e assicurare un futuro al nostro territorio.
Imprese a cui le istituzioni hanno prestato poca attenzione in passato commettendo l’errore strategico di orientare i finanziamenti nei pozzi senza fondo dell’economia assistita.

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