“ Un osservatorio epidemiologico permetterebbe una programmazione sanitaria più adeguata per la regione”

dott baroneParla il dottor Gennaro Barone, Presidente Ordine dei Medici e Chirurghi e degli Odontoiatri .

Sanita’ riordino, ospedali e aumenti di malattie tumorali. Argomenti non nuovi, che abbiamo di volta in volta sviscerato con rappresentanti politici, di associazioni, con i cittadini. Abbiamo chiesto ed ottenuto un’intervista con il dottor Gennaro Barone, Presidente Ordine dei Medici e Chirurghi e degli Odontoiatri .

Dottor Barone ci piacerebbe sentire una sua analisi sulla situazione sanitaria in Molise.
Come Ordine dei Medici abbiamo stilato un documento sottoposto all’attenzione degli organi amministrativi e politici, che tenesse conto delle esigenze prevalentemente dei cittadini e non degli interessi politici. Abbiamo chiesto che nella razionalizzazione del sistema sanitario regionale si tenesse conto di una proiezione sul territorio dell’assistenza, potenziando in modo sostanziale gli ospedali della regione, quelli più importanti. Non chiediamo la chiusura degli ospedali, ma tenendo conto delle possibilità economiche regionali e soprattutto delle prospettive che ci attendono, ovviamente non si possono mantenere aperti tanti servizi con carenze di personale, ma incentrare i servizi in punti chiave del territorio“.
Qui entrano in campo i ” doppioni” sanitari, di cui tanto si è parlato.
Esattamente. Nel documento chiediamo di eliminare i doppioni, anche in ospedali vicini, e di potenziare quei reparti di cui la richiesta è maggiore. Vede si dovrebbe fare in modo che maggiori risorse fossero proiettate sul territorio. Poliambulatori posti in punti chiave del territorio. Con una razionalizzazione del genere si andrebbero ad aliminare o quantomeno a ridurre anche le liste d’attesa, un altro problema serio. Ma ancora avremmo favorito le fasce deboli della popolazione, non dimentichiamoci che il Molise ha un’alta incidenza di persone anziane, meglio ancora se si riuscissero a potenziare anche i servizi di assistenza domiciliare”.
E per quanto riguarda l’idea dell’integrazione fra sanità pubblica e privata?
Anche questo è un argomento che abbiamo affrontato nel nostro documento. Noi auspicavamo un’integrazione per esempio accorpando la Fondazione nel servizio pubblico. Collaborazione e non competizione, ci sono spazi della Fondazione che potrebbero ospitare reparti del Cardarelli. Sappiamo bene che la razionalizzazione del sistema sanitario molisano sarà dolorosa, implicherà altri tagli, situazioni di disagio per alcuni operatori sanitari, ma è inconcepibile come dicevo prima avere doppioni, e i pazienti che non riescono a fruire dei servizi sanitari idonei”.
Un eccesso di strutture, ma cosa è mancato allora?
” E’ mancato un’osservatorio epidemiologico, ultimamente è stato attivato, ma i risultati si vedranno tra qualche tempo. L’osservatorio epidemiologico è il perno della programmazione sanitaria, ci dice quali sono le esigenze della popolazione residente e in baseal risultato si programma la istituzione di reparti e di servizi, evitando di investire in cose di cui la popolazione non necessita”.
Non possiamo, con lei, non fare un accenno alla situazione del Pronto Soccorso.
Abbiamo sostenuto il personale che vi lavora anche perchè paga un pò lo scotto di uno squilibrio organizzativo della sanità molisana. Ritorno a ciò che le dicevo prima, una migliore attività territoriale ridurrebbe l’affluenza al pronto Soccorso, che a volte viene intasato anche per patologie non gravi tali da recarcisi.”
Dottore molti cittadini sono preoccupati dall’aumento di malattie tumorali. Esiste una relazione tra sostanze ” tossiche” e aumento delle patologie?
Si potrà parlare di una incidenza derivante da particolari situazioni quando avremo dati oggetivi. Certamente in alcune zone viene registratonun aumento di patologie neoplatiche ma mancano gli strumenti obiettivi. E’ acclarato d’altronde che alcune sostanze disperse nell’ambiente, che rientano nel ciclo alimentare che vengono rilasciate anche nell’aria o nell’acua, sono classificate come sostanze cangerogene, anche senza strumenti obiettivi possiamo comunque affermare che una correlazione esiste. Qui diventa fondamentale poter accedere ai dati di un Registro Tumori regionale”.
Come Ordine dei medici vi state occupando della questione?
Si, quello di occuparci delle problematiche legate alla salute e all’ambiente, interazione salute – ambiente è un nostro dovere deontologico. Il medico è quello che per primo tocca con mano l’incidenza dell’ambiente inquinato sulla salute dell’individuo.Esiste all’interno dell’ordine una Commissione Ambiente e in Molise anche la dese dell’ISDE, Associazione Medici per l’Ambiente. Abbiamo affrontato il tema con incontri formativi, abbiamo stimolato le amminsitrazioni a verificare lo stato del territorio. Vede da una parte la politica è stata poco accorta alla tutela dell’ambiente, dall’altra dobbiamo imparare come cittadini a non essere omertosi. Altre attività verranno messe in atto”.

MDL

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