Un attestato di primo livello, per la qualifica di Emotional Manager (nuova attività professionale certificata CCNL, Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, condiviso con l’UGL Terziario) sostenendo un esame, duecento ore di lezione. E’ questo il valore aggiunto del corso di Self-Management e Self-Empowerment di UMDI e AEM che si tiene a Bojano, diretto da Mina Cappussi.“Se vogliamo essere in grado di guidare la nave della nostra vita – l’Emotional Manager Monica Paola MONACO, al termine della prima lezione del corso di Self-Management di UMDI e AEM – dobbiamo conoscerla: per condurre bene la nostra vita dobbiamo essere consapevoli sia dei nostri pregi che dei nostri difetti e da questi scoprire i nostri talenti e abilità.” Continua dunque con successo il percorso avviato nel quartiere Terre Longhe di Bojano: il 16 febbraio alle 18.00, presso la sede della redazione del quotidiano internazionale UNMONDODITALIANI (UMDI), Monica MONACO, Presidente di AEM Italia, e Mina CAPPUSSI, counselor e direttore di UMDI, terranno la seconda lezione del corso dedicato a tutti coloro che vogliono scoprire i propri talenti, i propri obiettivi, potenzialità, attitudini, e che desiderano programmare la propria vita con l’apertura di una corsia preferenziale per i giovani del Servizio Civile Nazionale e non solo.
Sapere chi siamo e dove andiamo può sembrare banale, ma è già un grande passo sulla strada del successo. Nella scorsa lezione le due insegnanti hanno introdotto il corso presentando il programma e spiegandone gli obiettivi: “Il percorso di crescita personale e manageriale – ci dice l’Emotional Manager – ha due obiettivi: il primo è fornire uno strumento per potersi inserire nel modo giusto nella vita sociale e nel mondo del lavoro in maniera positiva e prepositiva; il secondo è un fine più pratico, ma utilissimo nella società odierna, ossia, riuscire a realizzare il Curriculum Vitae perfetto, mettendo in evidenza quali sono i veri talenti”.
“I giovani, in particolare i molisani – spiega la direttrice del corso, Mina CAPPUSSI – spesso si sottovalutano: alla base c’è un’inconsapevolezza relativamente alle proprie doti, attitudini, peculiarità, inclinazioni e propensioni. I ragazzi non hanno la minima idea di quanto valgono e spesso non sanno che fare del proprio futuro. Non hanno ben chiaro quello che vogliono, di conseguenza non riescono a fissare i propri obiettivi per programmare strategie vincenti. Tutto questo è molto più semplice di quello che sembra, ma è necessario conoscere il metodo, per rendere produttiva la propria vita e far fruttare i propri talenti”.
Le due associazioni, AEM e UMDI, hanno deciso di offrire un’opportunità importante per i corsisti, quella dell’attestato di primo livello da Emotional Manager: questo sarà rilasciato al termine del corso, sostenendo un esame, solo dopo aver seguito almeno duecento ore del percorso. La qualifica di Emotional Manager consta di tre livelli (con l’ottenimento del terzo livello ci si può iscrivere all’Albo Internazionale) e costituisce una nuova attività professionale certificata CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) condiviso con l’UGL Terziario (Unione Generale del Lavoro Terziario). La figura dell’Emotional Manager rappresenta un nuovo professionista in grado di abbinare capacità manageriali, con la capacità di gestire risorse umane sotto l’aspetto emotivo-organizzativo.
“Dobbiamo imparare a conoscere anche il mare – continua la MONACO – e quello che ci riservano le onde, quando la nostra nave è nella tempesta. Dobbiamo avere una bussola sulla nostra imbarcazione; essa, all’interno del percorso formativo, rappresenta il modello AEM, il nostro navigatore emozionale.” Il modello AEM nasce dall’idea della MONACO e da Simone BARBATO, all’interno di un progetto di studio e ricerca sul benessere emozionale e manageriale. Il modello aiuta le persone a orientarsi e a gestirsi, sia sul piano privato, che su quello lavorativo, costituendo un strumento di management avanzato.