Romano: con la vittoria della Fanelli finisce l’esperienza politica di Leva

masssimo romano cdIl duro attacco di massimo Romano all’ex segeretario PD Danilo Leva lasciato in un post su facebook

Con la vittoria della Fanelli si conclude l’esperienza politica di Leva (forse non solo quella di segreterio). Danilo ha preso un PD ridotto a zero (grazie alla nullità della Macchiarola e alle furbate egoistiche di Rut@) e lo ha condotto alla vittoria delle regionali, riuscendo nel capolavoro di farsi eleggere giovanissimo in Parlamento con il porcellum e diventando responsabile nazionale del dipartimento più prestigioso (quello della giustizia).

A fronte di risultati elettorali entusiasmanti (ha espugnato anche Isernia, tradizionale roccaforte di Iorio), in realtà politicamente Leva ha distrutto il PD, relegandolo a strumento nelle mani della storica ala affaristica di Forza Italia, capitanata da Frattura e Patriciello, e condannando a morte la sinistra molisana. Poco male, dal suo punto di vista, posto che il suo unico obiettivo era quello di entrare, insieme al suo sodale, in Parlamento. Obiettivo centrato senza neppure affiggere un solo manifesto con le loro facce. Ora tocca a Micaela dimostrare di non essere solo una serva devota di Frattura. Non ha molto tempo per provarlo, ma in compenso ha davanti una fantastica gamma di argomenti su cui misurarsi sin da subito per affermare un’identità di sinistra del Pd, e dunque del governo regionale (fino ad ora, con Leva, non pervenuta): dimezzamento delle indennità dei consiglieri regionali; stop al quinto assessore; reddito di cittadinanza; ripristino delle quote rosa in Giunta regionale; legge regionale sul conflitto d’interessi; ritiro immediato del piano sanitario che smantella la sanità pubblica; revoca della delibera bavaglio. Se ci riesce, farà il suo dovere e io, da cittadino, ne sarò felice. Se continuerà ad eccellere in doppiezza ed ignavia, come ha fatto in queste primarie, si condannerà all’oblio. Esattamente come il suo predecessore.

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