“Rientro del disavanzo sanitario”, tema discusso in Consiglio regionale

La Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale del Molise, riunitasi nel pomeriggio, così come aveva disposto il Presidente, Vincenzo Niro, ha fissato due nuove sedute consiliari, per martedi prossimo, 9 dicembre, alle ore 10,00, e per il giorno 19 dicembre, alle ore 16,00. Per il Consiglio di martedi prossimo la Conferenza, così come aveva anticipato in aula il Presidente, ha iscritto anche la proposta di legge di iniziativa popolare concernente “Riduzione costi della politica e misure di razionalizzazione, controllo e trasparenza dell’organizzazione e dei servizi della Regione”.Nella seduta di venerdi 19 si parlerà di Consuntivo e Assestamento.

Intanto nella mattinata di ieri il Consiglio Regionale, presieduto sempre da Vincenzo Niro e con l’assenza giustificata, per impegni istituzionali del Governatore Paolo Frattura e dell’assessore Pierpaolo Nagni, ha affrontato alcuni punti iscritti nell’agenda dei lavori, subito dopo le consuete comunicazioni all’aula, in apertura, tra cui la presentazione di una proposta di legge, di iniziativa dei consiglieri Manzo e Federico concernente la “Istituzione dell’anagrafe pubblica regionale relativa alla gestione dei rifiuti solidi urbani”
E’ intervenuto poi il vice presidente, Monaco, per presentare un ordine del giorno, unitamente al consigliere Ciocca, sulla ^questione sanita’^, con il quale sono stati accorpati, così come preannunciato nella seduta di martedi scorso, i primi due punti in discussione, riguardanti appunto la sanità (una mozione a firma dello stesso Monaco sull’Ospedale S.Timoteo di Termoli e un’altra a firma Monaco e Ciocca tesa ad impegnare il Presidente della Giunta ad iniziative volte a modificare i programmi operativi 2013-2015 per l’attuazione del piano di rientro del disavanzo nel settore).
L’ordine del giorno, la cui iscrizione è stata votata alla UNANIMITA’ “impegna il presidente della Regione, anche nella sua qualità di Commissario ad acta per il rientro del disavanzo sanitario, a riferire in sede di Consiglio Regionale: – a chi spetta il compito di riorganizzare la sanità molisana, specificando meglio se è compito solo ed esclusivo del Commissario ad acta prendere decisioni nel merito della programmazione ed organizzazione del settore sanità, esautorando, de facto, il consiglio regionale; e se lo stesso vale per le direttive che giungono dal governo centrale; -cosa intende fare con i nosocomi presenti sul territorio della regione e, nello specifico, quali presìdi ospedalieri tenere in vita e quali condannare alla chiusura; – come garantire lo sblocco del turn-over a beneficio di nuove assunzioni”. Stante l’assenza del presidente Frattura non è stata richiesta la immediata discussione.
Si è passati, quindi, all’esame della proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale riguardante modifiche alle leggi regionali sulla finanziaria regionale 2014 e n.17 del 2013 (Riordino della disciplina in materia di tasse sulle concessioni regionali), con titolo variato in “Disposizioni in materia di tributi e di tasse sulle concessioni regionali”.
I contenuti della proposta li ha illustrati il relatore, consigliere Di Pietro che, ha affermato: “che la proposta ha due obiettivi: integrare una disposizione della legge finanziaria 2014 in materia di rimborso di tributi regionali e modificare la disciplina vigente in materia di tasse sulle concessioni regionali, per quanto riguarda le disposizioni che concernono le sanzioni in caso di mancato pagamento della tassa stessa. L’esigenza di integrare quanto disposto nella finanziaria 2014 – ha proseguito Di Pietro- nasce dalla richiesta del Governo di specificare che non si procede al rimborso di tributi regionali per importi fino a 12 euro, purchè tali importi non costituiscono una franchigia. La seconda esigenza è quella di armonizzare la disciplina delle sanzioni per il mancato pagamento della tassa di concessione regionale con la disciplina già prevista per questa fattispecie nellle leggi regionali di settore che riguardano particolarmente la raccolta di tartufi, l’esercizio della pesca e quello dell’attività venatoria. La soluzione da adottare è quella di ripristinare le sanzioni già previste per il mancato pagamento della tassa dalle leggi regionali che disciplinano la raccolta di tartufi, la pesca e la caccia”. In pratica, con le modifiche introdotte dalla proposta di legge, votata alla UNANIMITA’, si provvede a sostituire anche le tariffe che chiariscono gli importi della tassa sulle concessioni regionali per quanto riguarda l’abilitazione all’esercizio venatorio e per quanto riguarda l’esercizio della pesca nelle acque interne con le diverse tipologie comprensive della relativa sovrattassa.
A questo punto hanno chiesto, ed ottenuto, la parola i consiglieri Federico e Fusco Perrella, per presentare, ciascuno, una propria interrogazione, riguardante, però lo stesso argomento: “Cassa integrazione e mobilità in deroga per il 2014”.
Per entrambe si è votata la iscrizione e la immediata discussione, facendo però una unica discussione, accordata dal presidente Niro.
Le interrogazioni sono state illustrate dai rispettivi presentatori, Fusco Perrella ”vogliamo chiarezza sulla tematica particolarmente sentita” e Federico “i cittadini molisani devono sapere i motivi del ritardo e le problematiche emerse nell’incontro di Roma”. Con esse si chiede al Presidente della Giunta e al vice presidente Petraroia di conoscere “i motivi che hanno determinato il ritardo nella procedura concernente l’accesso alla cassa integrazione in deroga 2014 e se ci saranno conseguenze nei tempi di pagamento delle somme dovute ai 282 lavoratori e i contenuti dell’incontro presso il Ministero del lavoro dello scorso 27 novembre e quali azioni si intendono realizzare per il successivo incontro del 5 dicembre 2014 al fine di garantire gli strumenti di cassa integrazione e mobilità per i lavoratori stessi”.
La presentazione delle interrogazioni ha preso le mosse proprio dall’incontro del 27 novembre scorso tra la Regione Molise, il Ministero del Lavoro e la Direzione Nazionale INPS teso a verificare le modalità attuative delle nuove regole sulla casa in deroga e sulla mobilità in deroga, interessanti anche 282 lavoratori della nostra Regione. In seno a questa riunione l’assessorato al lavoro si è impegnato a trasmettere una nota di sintesi per chiarire le istanze avanzate dalla Regione Molise per l’anno 2014. L’incontro è stato interlocutorio ed è stato aggiornato – ha detto – il consigliere Federico – al prossimo 5 dicembre.
Ad entrambe le interrogazioni ha risposto, fornendo numerosi elementi, il vice presidente, Petraroia “anche per lanciare un messaggio di chiarezza – ha detto, tra l’altro – di rasserenamento, di tranquillizzazione ai lavoratori, che la questione oggettivamente ci sta a cuore, oltre che nei confronti delle aziende, che sono interessate e in attesa di ottenere il necessario riscontro…Il Governo ha deciso di disciplinare a livello nazionale la materia e la Regione Molise ha ottemperato correttamente ai propri compiti. La questione che abbiamo affrontato il 27 è riferito al fatto che l’INPS, in tutta Italia, attende, dopo l’emanazione del Decreto, una sorta di via libera per determinare i pagamenti, quindi sostanzialmente non c’è un ritardo della Regione nella trasmissione dei decreti. Appena l’INPS avrà le risorse potrà procedere alla liquidazione…Il problema si pone per la mobilità in deroga non per la Cassa. Abbiamo più cassa e meno mobilità”.
La risposta dell’assessore ha parzialmente soddisfatto la consigliera Fusco Perrella mentre il consigliere Federico si è riservato di esprimere la sua soddisfazione all’esito positivo della vicenda.
Il Consiglio si è poi occupato di una interrogazione del consigliere Cavaliere in merito al bando di aiuto a favore dei commercianti al minuto di prodotti ittici, già trattata in precedenti sedute. Le risposte degli assessori al lavoro, Petraroia, e alle attività produttive, Scarabeo (“la risposta scritta del dirigente del settore è esaustiva”) non hanno convinto pienamente il consigliere proponente che si è dichiarato insoddisfatto.
Anche la consigliera Manzo non si è dichiarata soddisfatta della risposta avuta dall’assessore Facciolla ad una interrogazione presentata unitamente al consigliere Federico sulla “Delibera di giunta regionale n.714 del 28 dicembre 2013, riguardante l’attività dell’Ente in liquidazione Comunità Montana ^Molise Centrale^”.
I due rappresentanti del movimento cinque stelle chiedevano alla Giunta “se in base a tutte le normative citate nella interrogazione, la Comunità Montana ^Molise Centrale^, ente in liquidazione, possa stanziare 10 milioni di euro di risorse per un piano di opere pubbliche e 7,5 milioni di euro per il progetto di investimento previsto nella delibera e riguardante l’impianto sito nel comune di Montagano di proprietà della stessa Comunità Montana, quindi unico di proprietà pubblica nel territorio regionale, che consentirà l’aumento della quantità della frazione organica trattata sino a 50mila tonnellate per anno”.Lunghissimo l’intervento di risposta dell’assessore Facciolla che, tra l’altro, in conclusione, per rispondere ad un interrogativo, ha fatto riferimento ad “una validazione puntuale del piano regionale dei rifiuti. Al quale – ha aggiunto – dobbiamo rimandare per decidere anche dove allocare le nuove discariche. Le nuove discariche, nel senso che se approviamo un nuovo piano regionale di rifiuti e sapendo che la discarica di Montagano al 2018, forse al 2020, avrà esaurito le sue capacità di implementazione, mi sembra evidente che dobbiamo determinare altri spazi per poter costruire una discarica e gestire quella post mortem….Immagino che voi non vogliate continuare a pensare che Montagano debba agire da discarica. Le discariche si esauriscono per ciclo naturale delle stesse e Montagano sta per andare ad esaurimento. Ma noi siamo l’unica regione che non ha un impianto serio di valorizzazione della frazione umida. Chi ha fatto interventi per valorizzare la frazione umida sono due soggetti privati. I Comuni hanno l’obbligo di conferire nell’ambito territoriale ottimale assegnato, quindi non ci potrebbe essere una trasmigrazione di rifiuto. Non può neanche esserci all’interno della stessa Regione. Chi produce rifiuti a Campobasso deve andare obbligatoriamente a Montagano. Per la frazione organica lo stabilisce la legge….Quindi siccome…noi avevamo 3 discariche, Guglionesi, Montagano e Valerio a Isernia e una solamente di queste era pubblica, quella della Comunità Montana, al fine di abbattere i costi del conferimento della frazione organica e fare in modo che ci fosse un minimo di concorrenzialità, si è pensato all’investimento da effettuare da parte della Comunità Montana o soggetto che dovesse subentrare nella titolarità della gestione della discarica…L’interesse principale che ha la Regione è consentire per tutti i comuni la raccolta differenziata”.
Soddisfazione, invece, ha espresso la consigliera Fusco Perrella per la risposta fornita dal vice presidente Petraroia alla sua interrogazione sulla situazione della “società Korai srl e delle dodici unità lavorative impiegate in essa.
Nella richiesta, sottoscritta anche dagli altri consiglieri di opposizione , si voleva sapere “come il Presidente della Giunta e la Giunta intendono procedere per tutelare la condizione dei lavoratori interessati, elaborando un piano per rilanciare l’azienda oppure reinserendoli nell’attuale governance del turismo”.
“La società Korai – ha detto la consigliera Fusco Perrella-costituita nel 1997 per accedere a finanziamenti comunitari e nazionali, nacque dalla necessità di valorizzare a fini turistici il patrimonio culturale del mezzogiorno….La vertenza è in una situazione di stalo e i dipendenti non percepiscono più né retribuzione, né vengono messi in condizioni di operare. Finora nessuna soluzione è stata trovata alla denuncia dei lavoratori”.
L’assessore al lavoro, Petraroia, in risposta,ha proposto “una opportunità di incontro in Commissione dei lavoratori anche se loro non sono d’accordo per riattualizzare la vicenda, vista che la interrogazione è dello scorso anno”.
I lavori si sono conclusi con una nuova interrogazione dei consiglieri del Movimento cinque stelle, Manzo e Federico, ad oggetto “Intervento di bonifica relativa alla cessazione dell’amianto presso i capannoni della ditta ^Fasolino Carni^ in località Selva di Campodipietra”.
La risposta dell’assessore Facciolla, questa volta, ha convinto la consigliera Manzo che si è dichiarata soddisfatta.
“Il capannone – ha detto Facciolla – è oggetto di una procedura giudiziaria e c’è un curatore fallimentare. Siccome l’autorità sanitaria precostituita per legge sul territorio è il Sindaco del Comune, con lui ho concordato un percorso che verosimilmente ci potrebbe portare, nel rispetto della norma e dei ruoli, a bonificare quest’area senza inficiare in nessun modo la legittimità della procedura”.
Nel pomeriggio, come detto, la conferenza dei capigruppo per programmare le prossime sedute.

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