Renzi firma il Patto per il Molise: 728 milioni di euro con 5 ambiti di intervento

Renzi firma il Patto per il Molise: Il documento  assegna risorse alla nostra regione per quasi 728 milioni di euro con 5 ambiti di intervento . Infrastrutture, innovazione, aziende, ambiente e turismo e lavoro: si tratta di fondi ordinari e straordinari che coinvolgeranno tutti i Comuni del Molise, concordati in precedenza con la Regione.

Il documento di 10 pagine, contiene 55 interventi suddivisi in 5 settori diversi, risorse per quasi 728 milioni di euro. E’ il Patto per lo sviluppo del Molise che oggi il premier Matteo Renzi e il governatore Paolo di Laura Frattura sottoscrivono a Campobasso. Palazzo Chigi e Palazzo Vitale hanno ragionato su queste cinque direttive: Ambiente e territorio, Sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, Innovazione formativa, Infrastrutture. Questi i principali interventi contenuti nel Patto.
1 – Ambiente e territorio. Collaudo e messa in sicurezza dell’Invaso del Liscione, consolidamento idrogeologico della frana storica di Petacciato, interventi di messa in sicurezza dell’alveo del fiume Biferno, consolidamento dei dissesti per la mitigazione dei rischi da frane e crolli nei comuni. Per il Sistema idrico fognario previsti interventi di completamento funzionale come quelli relativi ai depuratori del Consorzio industriale Val Biferno e Pozzilli-Venafro, il completamento della diga di Chiauci, in compartecipazione con l’Abruzzo, interventi legati al monitoraggio ed al telecontrollo delle acque. Quindi il Sistema della Qualità dell’aria con interventi di abbattimento dell’inquinamento atmosferico in due aree particolari: il Comune di Venafro e il Consorzio Industriale della Valle del Biferno. E ancora: completamento della mappatura dei siti contenenti amianto da bonificare. Infine interventi sul ‘sistema mare’ (tra questi la valorizzazione della pineta di Campomarino e delle principali emerge ambientali lungo la costa come dune, pinete e parchi fluviali) e sull’efficientamento energetico con aiuti ai soggetti pubblici per rendere efficienti una parte dei propri patrimoni edilizi, gli impianti di pubblica illuminazione, l’uso delle fonti rinnovabili. Per questo settore stanziate risorse per oltre 226 milioni di euro.
2 – Sviluppo economico e produttivo. Previsto un “rinforzo” alle azioni che saranno attivate con l’Area di Crisi Industriale complessa, con azioni sulle risorse umane: dottorati innovativi e mobilità di giovani ricercatori, attivazione di un centro di ricerca collegato ad un centro di rilevanza internazionale per realizzare applicazioni industriali innovative su un materiale nuovissimo e “per il quale si prevedono mille opportunità di utilizzo”, il grafene; sistemazione di infrastrutture strategiche all’interno dei nuclei industriali e dei piani di insediamento produttivi dell’area, pacchetti integrati di bonus fiscali, contributi alle imprese anche in una logica di politiche attive del lavoro. Poi due interventi di innovazione, “ripartire” dalla Cittadella dell’Economia e dal polo Fieristico di Campobasso e realizzare un Borgo delle idee “per sperimentare incubatori ed acceleratori di processi digitali per i giovani”. In questo settore previsti fondi per oltre 76 milioni di euro.
3 – Turismo e Cultura. “Ripensiamo la promozione ed il marketing – si legge nel documento congiunto -, lo modernizziamo con le app, il coordinamento della attività, il portale unico, l’innovazione smart per la fruizione e le informazioni nelle città e nei borghi, la auto narrazione per una ospitalità partecipata, l’economia sociale, il turismo culturale e del paesaggio, il racconto del paesaggio attraverso i droni”. Altri interventi: l’ospitalità creativa in borghi per manifestazioni ed eventi, il potenziamento del sistema dell’albergo diffuso, “il Molise che diventa un unico sito archeologico”, il sistema dei castelli e dei palazzi nobiliari, la valorizzazione di edifici di culto di interesse artistico, la mobilità turistica sostenibile lungo la costa, gli itinerari di interesse nelle aree interne, la valorizzazione ricreativa dei sistemi della montagna e dei laghi, le reti dei comuni per gli eventi e le valorizzazioni culturali e museali, l’impiantistica sportiva con poli integrati con l’offerta scolastica. Investimenti complessivi per quasi 109 milioni.
4 – Innovazione Formativa. “Sono servizi formativi evoluti, quelli di alternanza scuola lavoro con sfide alle migliori eccellenze da impiegare nelle imprese, nei settori di sviluppo deL patto, di costruzione ed attrazioni ed eventi di turismo scolastico e sociale, di avvicinamento guidato dalla scuola all’Università, di sostegno all’Università”. Investimenti per 23 milioni di euro.
5 – Infrastrutture. La banda ultralarga sarà completata per l’intera regione e per tutti i comuni. Il sistema ferroviario con il miglioramento ed elettrificazione, in cofinanziamento con Rfi, del tratto Roccaravindola-Isernia, che insieme al tratto Isernia-Bojano potrà utilizzare risorse in Contratto di programma al di fuori del patto e Bojano-Campobasso, in corso di realizzazione con risorse regionali di Fsc, per ridare qualità al tratto più importante di collegamento regionale. Anche i porti, con il dragaggio del porto di Termoli ed interventi di miglioramento funzionale da prevedere. Per il sistema viario: il riadeguamento dei due viadotti sulla diga del Liscione, la realizzazione del tronco di collegamento tra Venafro e la A1, all’altezza di Mignano Montelungo. Nel patto ci sono pure interventi di viabilità minore che al momento non avrebbero trovato copertura e “che potranno invece dare una speranza in più” ai collegamento con i centri minori. E poi i collegamenti fondovalle Fresilia e Castellelce, la sistemazione della Fondovalle Tappino, tanti interventi nell’Apq viabilità. Le risorse per questo settore sono 293 milioni di euro.

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