Protocollo d’intesa Regione-Unimol, l’intervento del Rettore

Riceviamo e pubblichiamo

Quando, nel non lontanissimo 2006, fu istituita la Facoltà medica di Unimol, non tutti colsero l’importanza e l’utilità di questa nuova struttura di formazione e ricerca. Anzi, il sentimento prevalente rispetto all’iniziativa, coraggiosamente promossa dalla governance di Ateneo e regionale dell’epoca, fu di scetticismo.
In dieci anni abbiamo laureato centinaia di giovani medici, poi specializzatisi, che ora prestano egregiamente servizio in Molise e altrove; abbiamo partecipato ad innumerevoli progetti di ricerca a livello nazionale ed internazionale con risultati talvolta eccezionali; abbiamo organizzato decine di convegni e seminari richiamando in Molise medici e ricercatori di eccellenza da tutto il mondo; in una fase critica del sistema sanitario regionale, bloccato dai vincoli del piano di rientro, abbiamo offerto un sostanziale contributo all’assistenza pubblica attraverso un manipolo di Colleghi che, con sacrificio e abnegazione, hanno offerto le proprie competenze ai cittadini molisani, pur senza una cornice di riferimento stabile e strutturata.
Mancava, tuttavia, un tassello decisivo. Il tassello che determina un salto di qualità, per l’Università e per l’assistenza sanitaria pubblica: quello che attiene alla definitiva integrazione tra le attività didattiche, scientifiche ed assistenziali di Unimol e dell’Azienda Sanitaria Regionale. Ed è il salto di qualità che oggi si determina per effetto della sottoscrizione di questo protocollo, già validato dal MEF e dal Ministero per la Salute.
Si tratta di un momento direi epocale nella giovane storia del Dipartimento Vincenzo Tiberio di Unimol e fondamentale anche per i gli utenti della sanità pubblica del territorio: vale a dire tutti i cittadini molisani.
Il processo di integrazione che oggi si avvia presenterà, come fisiologico, delle difficoltà che insieme supereremo. E’ un processo delicato. Lo sappiamo bene. Certo è che i colleghi, tutti esperti e qualificati, destinati a funzioni, oggi finalmente strutturate, nell’ambito del sistema sanitario regionale entreranno in punta di piedi e con grande rispetto, consapevoli
dell’indiscutibile valore di tanti professionisti medici e del personale assistenziale che operano con passione e capacità nelle diverse strutture della Regione, insufficienti per numero e non certo per qualità. Saranno colleghi che faranno squadra senza supponenza, ma al contrario con spirito di servizio, come alcuni hanno già dimostrato di saper fare.
Questo traguardo così importante, prima ancora che per l’Ateneo molisano e per i suoi studenti e ricercatori, per la gente di questo bellissimo territorio si deve alla tenacia ed al coraggio di tanti nel corso degli anni. Non posso nominarli tutti. Mi limito a citare il Direttore del Dipartimento Prof. Luca Brunese, lucido, ottimista ed instancabile. Il
ringraziamento a lui vale come ringraziamento a tutti i colleghi medici di Unimol di oggi e di ieri (penso al Prof. Oriani e Grasso) che hanno creduto nel progetto; il Direttore Generale dott. Valerio Barbieri e con lui il personale amministrativo. E un ringraziamento va, naturalmente, per la lungimiranza così dimostrata, al Presidente della Regione Paolo di
Laura Frattura, nonché ad altri nostri interlocutori quali il Direttore Generale dell’ASREM Gennaro Sosto, la dott.ssa Mina Gallo ed il Dott. Antonio Forciniti.
L’auspicio è che processi analoghi, nell’interesse di tutti, possano realizzarsi anche con strutture sanitarie private di eccellenza presenti in Molise: penso, in primis, alla Cattolica e a Neuromed.

Ufficio Comunicazioni e Relazioni Istituzionali

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