Proteste degli automobilisti per i disagi apportati dalla gara ciclistica internazionale Fondo molisana

Riceviamo e pubblichiamo
Il 2 marzo è partita da Termoli la 14/a gara ciclistica internazionale Fondo molisana valida come prima prova del Centro Italia Tour. Oltre mille concorrenti hanno attraversato Campomarino, Nuova Cliternia, S.Martino in Pensilis, Ururi-S.Croce di Magliano, Bonefro, Casacalenda, Larino per tornare a Termoli. Impegnati 140 volontari dell’associazione Team Termoli, 2 ambulanze, 2 medici, 12 motostaffette, di cui 4 della Polizia stradale.

Tale manifestazione seppure di grande rilievo non essendo stata pubblicizzata in modo appropriato ha arrecato tantissimo disagio agli automobilisti in viaggio presso le strade interessate dal blocco stradale. In particolare la chiusura al traffico della strada bifernina per circa due ore, autorizzata dal prefetto di Campobasso (così è stato riferito dalle forze dell’ordine), ha provocato non pochi disagi a centinaia di automobilisti bloccati su tale strada. È incomprensibile, come per salvaguardare gli interessi di alcuni cittadini, in questo caso sportivi, si calpesta l’altrui libertà.

Una giornata domenicale, che doveva essere una giorno di svago per tanti cittadini e/o un giorno per sistemare faccende lavorative (in colonna c’erano anche camion e furgoni autorizzati a trasporto di merce deperibile) si è trasformata in una giornata di rabbia collettiva, tant’è che qualcuno ha provato a forzare il blocco tenuto da polizia e carabinieri obbligati a far rispettare quest’assurda ordinanza contestata da tutti.

Tanto si comunica agli organi di stampa per rendere pubblico questo sopruso auspicando che, in prossimità di tali eventi , i cittadini vengano informati nei modi e nei tempi giusti affinché possano trovare percorsi alternativi o possano evitare di mettersi in viaggio.

Questo comunicato di lamentele rappresenta la stragrande maggioranza di cittadini che scesi dalle rispettive macchine hanno montato una vera e proprio protesta. Viene sottoscritto da Carmine Vasile che pure era fra questi automobilisti assai indignati per il sopruso subito.

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